L'Atalanta espugna l'Olimpico e blinda il quarto posto. Disastrosa la partita del brasiliano della Lazio, mentre il Papu è il cervello orobico
L'Atalanta batte 3-1 la Lazio allo stadio Olimpico blindando il terzo posto e complicando l'obiettivo europeo dei padroni di casa. Al vantaggio di Parolo rispondono Zapata e Castagne, mentre il sigillo finale di una prestazione abominevole lo mette nella propria porta Wallace.
Subito Lazio in vantaggio dopo soli tre minuti, con Parolo che in allungo di sinistro approfitta di un campanile in area orobica stoppato in terra da Caicedo e bacia il palo alla destra di Gollini prima di gonfiare la rete. Immobile impegna Gollini al 14′, Zapata spara alto tre giri d'orologio più tardi vanificando una buonissima occasione ma si rifà al 22′ intercettando la conclusione di Freuler e mandando in buca d'angolo la rete del pareggio. L'Atalanta sfiora il sorpasso prima della mezz'ora con Ilicic, che strozza però troppo la conclusione dopo un bellissimo inserimento, poi il ritmo cala leggermente e negli spogliatoi si va sull'1-1.
La ripresa si apre con un doppio guizzo: prima Ilicic salta secco Bastos e incrocia bene col destro, poi però arriva anche la risposta reattiva di Strakosha in angolo. Al 58′ Gomez sfrutta un errore in disimpegno di Wallace e, proprio quando l'occasione sembrava persa, dalle retrovie arriva Castagne che firma il 2-1 nerazzurro. Marusic spedisce larga una conclusione allettante al 71′ (anche se al Var il gol sarebbe stato annullato per fuorigioco), poi cinque minuti più tardi Djimsiti mette dentro di testa il 3-1 su angolo di Gomez. La Dea espugna l'Olimpico e blinda il quarto posto, la Lazio complica la qualificazione alle prossime competizioni europee.
Tutti i tabellini della 35^ giornata di Serie A
Lazio-Atalanta : le pagelle
Lazio
Strakosha 6: in controllo nel primo tempo, quando non può nulla a tu per tu con Zapata, straordinariamente reattivo ad inizio ripresa sul destro di Ilicic. Anche sugli altri gol c'è poco da fare.
Wallace 3: il brasiliano va un po' in difficoltà quando si attacca da quella parte o quando vi si defila Zapata, ma soprattutto tiene in gioco lo stesso colombiano in occasione dell'1-1 senza neanche pensare di andare poi quantomeno a mettergli pressione e poi commette un gigantesco errore in disimpegno in occasione dell'1-2. Indovinate chi manda in rete il 3-1 nerazzurro? Distrazioni, pigrizie, leggerezze a un autogol: non si priva di nulla oggi. Certo non lo aiutano i fischi assordanti che accompagnano ogni pallone da lui gestito da metà gara in poi.
Acerbi 6: ha un avversario ostico come Zapata con il quale ingaggia un duello individuale spesso e volentieri, non demeritando in linea di massima. Senza di lui, la difesa biancoceleste naufragherebbe in un attimo.
Bastos 5,5: da quella parte inizialmente soffre Ilicic e ogni qualvolta la metta sul piano fisico finisce con l'eccedere in irruenza (vedi ammonizione già al 25′). Col passare del tempo fa spesso l'esterno aggiunto, proponendosi in avanti in progressione ma mostrando anche un piede da sgrezzare.
dal 79′ Neto s.v.
Romulo 5,5: quando ha palla al piede dimostra di avere grande facilità nel dribbling e nel controllo della sfera, ma alla fine quello che gli manca è l'incisività. Arriva sul fondo e si trova sempre il amrcatore davanti, non riuscendo ad andare al cross pericoloso.
Parolo 6,5: bravo a sbloccare subito il match con il mancino sfruttando al meglio una situazione peculiare nell'area nerazzurra. Si rivede oggi il Parolo degli anni passati, bravissimo negli inserimenti senza palla.
Leiva 5,5: è da un suo spunto sulla destra che nasce il gol del vantaggio, poi però va spesso in difficoltà per mettere una toppa agli spazi lasciati dai compagni e ricorre a scorrettezze che rischiano, unite al suo nervosismo, di fargli chiudere la gara in anticipo.
dal 78′ Badelj s.v.
Luis Alberto 5: lo spagnolo non dà continuità ai pochi spunti che prova a proporre e a lunghi tratti svanisce completamente.
Marusic 5,5: ha una grande occasione nella ripresa per riscattare una stagione non molto positiva e la manda alle stelle, ma ci sarebbe stato fuorigioco. Partita mediocre per il resto.
Caicedo 5: si rende subito protagonista del match domando un campanile nell'area avversaria e permettendo così a Parolo di sbloccare il match, ma col passare dei minuti cala la sua incisività. Sicuramente non agli stessi livelli della scorsa settimana, quando aveva stradominato.
dal 55′ Correa 6: sfoggiando la nuova capigliatura, il Tucu prova a dare un impulso al momento del suo ingresso ma deve arrendersi a un'Atalanta irrefrenabile.
Immobile 5: prova lo spunto personale al 14′ quando deve arrendersi alla respinta di Gollini. Se nel primo tempo a livello associativo prova qualche buono scambio, nella ripresa non ha molte palle giocabili.
All. Inzaghi 5: qualche assenza di troppo ha certamente condizionato la partita dei biancocelesti, che avrebbero però dovuto certamente gestire meglio la situazione di vantaggio. Con questa partita, si complica fortemente l'obiettivo europeo.
Atalanta
Gollini 6,5: sul tiro di Parolo ha poche possibilità di intervenire, bravo a respingere la conclusione di Immobile al 14′.
Djimsiti 6,5: l'albanese compie qualche buon intervento e si dimostra tutto sommato sicuro difensivamente, venendo privato della gioia del gol solo dall'autorete di Wallace.
Palomino 6: non riesce ad avere la meglio fisicamente contro Caicedo nell'occasione del gol di Parolo, ma per il resto risponde con sicurezza quando chiamato in causa.
dal 46′ Mancini 6,5: entra con la grinta giusta e lo dimostra subito in un duello sulla linea di fondo.
Masiello 6: come l'argentino, non è perfetto nell'occasione del vantaggio laziale, ma si rifà con un paio di chiusure provvidenziali già nel primo tempo.
Hateboer 6: nelle ultime uscite le sue prestazioni sono vistosamente calate, e con esse sembrerebbe esser calata anche la sua forma fisica. È meno coinvolto e meno velenoso da quella parte, tanto che spesso gli orobici passano invece per la corsia opposta, ma non mette in campo neanche una prestazione insufficiente.
De Roon 6,5: ordine e presenza fisica. Questo è chiamato a fare, questo fa.
Freuler 6: lo svizzero entra spesso e volentieri nelle trame di gioco orobiche, anche se ogni tanto si abbandona a scelte piuttosto scontate.
Castagne 6,5: sulla sinistra è un po' limitato nelle scelte offensive visto che quasi sempre nel momento clou sterza per portarsi la palla sul destro. Sempre presente però nell'accompagnare l'azione, tanto da trovare il gol del 2-1 evitando che un'occasione gigantesca venisse sprecata malamente dai suoi.
Gomez 7: è il vero cervello dei bergamaschi. Corre tantissimo per farsi trovare sia in zona pericolosa che a impostare all'altezza dei due mediani, riuscendo sempre ad inventare qualcosa. È lui a far nascere l'azione del 2-1 pressando Wallace e poi anche a confezionare l'assist (pur non volendo indirizzare il pallone esattamente per Castagne).
Ilicic 6: mette in difficoltà Bastos quando ha la palla al piede e a inizio ripresa sollecita la reattività di Strakosha dopo un bel dribbling sullo stesso angolano. In generale non la miglior prestazione di sempre.
dal 65′ Pasalic 6: nelle ultime gare aveva inciso nettamente, stavolta il suo ingresso non cambia granché una partita che si mette comunque sui binari giusti.
Zapata 6,5: spreca la prima grande occasione orobica, ma trasforma in oro la seconda a metà primo tempo intercettando la conclusione di Freuler e trasformandola in un assist vincente. Notevole il suo apporto dinamico e di lotta.
All. Gasperini 7: la sua Atalanta cresce stagione dopo stagione e più che una sorpresa è ormai una grande del nostro campionato.