Numeri alla mano, l'attaccante polacco è una macchina da guerra: adesso è anche il miglior marcatore di sempre della sua Nazionale
Robert Lewandowski è appena entrato nella storia della Polonia calcistica: con la tripletta firmata nel roboante 6-1 contro l'Armenia, l'attaccante del Bayern Monaco è diventato il miglior marcatore della storia della sua Nazionale. Meglio anche di Wlodek Lubanski, una leggenda del calcio polacco capace di realizzare 48 gol in 75 presenze con i biancorossi. Lewandowski lo ha superato mettendo a segno il 47esimo, 48esimo e infine 49esimo gol nella sua 89esima presenza in Nazionale. Non solo, è anche diventato il più prolifico attaccante nella storia delle qualificazioni ai mondiali con 15 gol in 9 partite. Numeri pazzi che rendono sempre più attuale la domanda: “Robert Lewandowski è il centravanti più forte al mondo?”.
La risposta non è così ovvia e scontata, verrebbe da dire immediatamente che mostri sacri come Messi e CR7 non possono essere nemmeno paragonati e stanno due o tre gradini sopra tutti. È sicuramente vero, ma non incarnano lo stereotipo della prima punta come il buon Robert e dunque non possono essere inclusi nella categoria “Centravanti”. E allora chi ci può stare? Gente che sa fare ‘solo' quello di mestiere: insomma, gente come Higuain, Icardi, Suarez, Cavani, Kane. E appunto Lewandowski. Allora partiamo con il nostro casting e cerchiamo di rispondere al quesito.
ROBERT LEWANDOWSKI
Di lui abbiamo già detto tutto: numeri stratosferici, qualità eccezionali. Un gol ogni partita e mezzo in tutta la sua carriera, l'unico giocatore ad aver segnato 5 gol nel giro di 9 minuti (Bayern Monaco-Wolfsburg 5-1, era appena subentrato con la squadra bavarese sotto di un gol). E poi quel poker in semifinale contro il Real Madrid che i tifosi del Borussia Dortmund, nonostante il tradimento del passaggio ai rivali del Bayern, ricorderanno ancora a lungo. Nonostante il suo metro e ottantacinque, mostra anche ottime capacità tecniche e di testa è molto probabilmente il migliore al mondo.
GONZALO HIGUAIN
Forse l'ultimo periodo non depone a suo favore, soprattutto dopo la seconda mancata convocazione in Nazionale consecutiva (anche se, senza di lui l'Argentina non riesce più a segnare). Ma il curriculum del Pipita parla per lui: ovunque sia andato ha sempre segnato. In più la terza stagione a Napoli è semplicemente da guinnes dei primati, con 36 gol in 35 partite di Serie A e record di Nordahl frantumato dopo 66 anni. L'anno scorso determinante per la vittoria dello scudetto della Juventus con 24 centri e per il raggiungimento della finale di Champions con la doppietta in semifinale. Inoltre fuori l'area si muove come pochi: fa della protezione palla un'arma praticamente letale ed è utilissimo a far risalire la squadra.
MAURO ICARDI
Partiamo da un assunto: metterlo in questa lista è quasi una provocazione. Mauro Icardi non ha ancora raggiunto la piena maturazione come gli altri. Basti pensare che non ha ancora collezionato una presenza in Champions League. Però in prospettiva potrebbe benissimo diventare il migliore e i suoi numeri sono già adesso sorprendenti. Nato nel 1993, nella stagione 2014/2015 è già capocannoniere della Serie A con 22 centri (il più giovane dal 1978, quando alla stessa età vinse Paolo Rossi). Nel campionato italiano con i nerazzurri ha già collezionato 77 gol in 131 presenze e se aggiungiamo i 10 segnati con la maglia della Samp fanno 87 gol. Con Spalletti poi la sua crescita potrebbe diventare esponenziale.
EDINSON CAVANI
“E il matador chi è?”. A Napoli erano tutti pazzi di lui (e forse lo sono ancora): Cavani ha conquistato l'Italia e gli italiani a suon di gol. Tra il capoluogo campano e la sua parentesi al Palermo, l'uruguaiano ha messo a segno 112 gol in Serie A, vincendo la classifica capocannonieri nel 2012/2013 con la maglia azzurra (29 reti). Ma il meglio, come si suol dire, doveva ancora arrivare. Infatti al Psg è arrivata la consacrazione: prima la difficile convivenza con Ibrahimovic, poi l'exploit incredibile con 35 centri in 36 presenze nella passata stagione. Fisicamente devastante, da buona punta moderna è anche capace di adattarsi e dare una mano alla fase difensiva. Un centravanti completo che tutti vorrebbero avere in rosa.
LUIS SUAREZ
Chi pensa che la sua presenza qui è immotivata, legga le statistiche: in 101 match con la maglia blaugrana ha realizzato 87 centri. Non solo, nella stagione 2015/2016 è stato in grado di realizzare 40 reti in 35 presenze di Liga, staccando i due fenomeni Ronaldo e Messi. Ma quello che sorprende di più è che in quella stagione realizzò anche 15 assist (secondo miglior assistman della stagione dietro Messi a 16). Capacità di segnare dunque, ma anche di vedere il gioco come pochi attaccanti. Inoltre è il miglior realizzatore della Nazionale uruguaiana con 46 centri. Il carattere lo ha un po' penalizzato di fronte all'opinione pubblica, ma se lo chiamano ‘el pistolero' un motivo c'è. Certo, altri lo chiamano ‘il Cannibale‘, ma quella è tutta un'altra storia.
HARRY KANE
In Inghilterra ormai sono tutti pazzi di lui. Da quelle parti ormai lo chiamano tutti “Hurricane” (Uragano) per l'assonanza con il suo nome ma soprattutto per il suo essere devastante in campo. È diventato un attaccante dai numeri mostruosi con la maglia del Tottenham. Coetaneo di Icardi (anche lui è del 1993), ha vinto per 2 anni consecutivi la classifica capocannonieri della Premier League: 25 reti in 38 presenze nel 2015/2016 e 29 reti in 30 presenze nel 2016/2017). Ciò che sorprende di più è la sua ecletticità: 1,88 metri al servizio della squadra. Tanti gol ma anche tanti movimenti, numeri di alta scuola e rapidità da non credere per uno della sua stazza.
ADESSO TOCCA A VOI DECIDERE CHI È IL PIÙ FORTE
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Fonte foto: twitter.com/FCBayern