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Maignan gela il Milan: “Devo essere il migliore. Se la mia squadra non vince, è un problema”

Maignan gela il Milan: “Devo essere il migliore. Se la mia squadra non vince, è un problema”
Iconsport / LaPresse

Dichiarazioni scottanti del portiere titolare rossonero a poche settimane dall'inizio della nuova stagione. Cosa ne penserà ora mister Pioli?

Uno dei punti fermi e delle certezze del Milan di quest'ultimo periodo è sicuramente Mike Maignan. Il portiere francese, che nel frattempo è anche diventato il titolare della nazionale, ha portato il club rossonero a vincere lo scudetto due anni fa, mentre invece l'anno scorso – nonostante i problemi fisici – ha fatto la differenza sia in campionato che soprattutto in Champions League, ritagliandosi un ruolo da protagonista fino alla semifinale persa contro l'Inter.

Dopo l'addio di Tonali e Ibrahimovic, come sottolineato dallo stesso mister Stefano Pioli, Maignan è ora uno dei pilastri e leader di questo Milan. A 360°. Nonostante il suo ruolo, lontano da tutto e da tutti e spesso solo, gli impedisca di essere vicino ai propri compagni e di aiutarli con una corsa o una voce. Il ragazzo trova comunque il modo di farsi sentire e seguire, grazie non solo alle sue abilità come portiere ma anche con la sua fortissima personalità.

D'altronde, a detta dei più, per fare l'estremo difensore serve qualcosa di diverso, serve una mentalità che non c'entra molto con quella di un calciatore vero e proprio. Non è un caso infatti se molto spesso negli anni, anche in Serie A, si sono visti portieri eccentrici, fuori dalle righe, a dir poco esuberanti. Maignan non è proprio uno di questi, ma neanche lui è esattamente un “profilo tranquillo”.

Lo dimostra anche l'ultima intervista rilasciata in questi giorni all'agenzia “Excellence Sport Nation”, nell'ultimo episodio di “ESN Talks”. Di seguito le sue parole a dir poco interessanti in ottica Milan e futuro.

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Milan, le dichiarazioni scottanti di Maignan

Maignan ha esordito parlando del ruolo del portiere e della mentalità che serve. “Per stare in porta la mente è fondamentale. Devi avere personalità, essere creativo. L'obiettivo? Essere il numero 1. Lo vogliamo tutti. Ma attenzione: essere il miglior portiere per un anno è facile, il difficile è essere continui. Quindi bisogna lavorare molto da un punto di vista mentale, servono motivazioni per non arrendersi mai. Non importa i soldi che guadagni, bisogna continuare a dare il massimo. E io in questo sono solo all'inizio. Qui al Milan sto lavorando sui dettagli, cerco sempre di fare qualcosa in più: mi chiedo sempre cosa potrei fare in una determinata situazione o dove sto sbagliando. L'aspetto tecnico e tattico sono importanti, ma come dicevo la mente viene prima di tutto. Devo essere qualche secondo avanti rispetto all'attaccante, in questo modo so già cosa accadrà e non avrò pressioni in campo”.

Poi il portiere passa a descrivere la sua posizione al Milan e gli allenamenti.Io qui voglio sempre essere il migliore. Al termine dell'allenamento al Milan devo sentirmi più forte di prima e migliore rispetto ai miei compagni: giochiamo nella stessa squadra solo nel weekend, ma nel mezzo della settimana per me gli altri sono avversari. Voglio sempre vincere, anche in allenamento: in partitella, se la mia squadra non vince è un problema. Se faccio un errore e subisco un gol, cerco di capire dove ho sbagliato riguardando video e parlandone con il mio preparatore; se invece è un mio compagno che sbaglia, cerco di capire cosa potevo dirgli per aiutarlo”.

E il rapporto con la stampa? A volte divento pazzo. Non leggo molte cose perché so che vengono dette tante sciocchezze, tipo che ci sono portieri migliori di me. E queste cose non mi piacciono perché non sono vere. Quando mi arrivano queste voci, anche se è sera tardi, mi alzo e vado in palestra ad allenarmi. Anche se ho già faticato tanto durante la giornata e la partita si avvicina. Mi riposo solo quando ho messo fuori gioco il mio avversario. Questo perché mi piace dimostrare alla gente che si sbaglia quando dà un giudizio negativo su di me. La stampa aspetta solo che io fallisca, ma so che questo non accadrà. Io vado avanti per la mia strada”.

Infine Maignan conclude sul suo futuro. “Non mi piace molto parlare di sogni, sono una persona oggettiva. Voglio solo continuare a crescere, aprirmi tutte le porte per guadagnare di più, diventare sempre più forte”.


Matteo Zinani

Nome: Matteo. Cognome: Zinani. Classe: poca. Passione: sport. Calciatore di Serie A mancato, voglio essere il tuo punto di riferimento in termini di calcio e fantacalcio. Questo perché amo lo sport in ogni sua sfaccettatura: lo vivo e lo pratico da sempre.

Probabili formazioni Serie A

Classifica Serie A

Serie A
# Squadra G V P S +/- Punti
1 Atalanta

Atalanta

15 11 1 3 21 34
2 Napoli

Napoli

15 10 2 3 11 32
3 Inter Milan

Inter Milan

14 9 4 1 19 31
4 Fiorentina

Fiorentina

14 9 4 1 18 31
5 Lazio

Lazio

15 10 1 4 13 31
6 Juventus

Juventus

15 6 9 0 14 27
7 AC Milan

AC Milan

14 6 4 4 8 22
8 Bologna

Bologna

14 5 7 2 2 22
9 Udinese

Udinese

15 6 2 7 -4 20
10 Empoli

Empoli

15 4 7 4 -1 19
11 Roma

Roma

15 4 4 7 -3 16
12 Torino

Torino

15 4 4 7 -4 16
13 Genoa

Genoa

15 3 6 6 -11 15
14 Parma

Parma

15 3 6 6 -4 15
15 Cagliari

Cagliari

15 3 5 7 -10 14
16 Lecce

Lecce

15 3 4 8 -18 13
17 Como

Como

15 2 6 7 -12 12
18 Verona

Verona

15 4 0 11 -19 12
19 Monza

Monza

15 1 7 7 -6 10
20 Venezia

Venezia

15 2 3 10 -14 9

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