Alla vigilia della finalissima di Champions League tra Manchester City ed Inter, in conferenza stampa ha parlato il tecnico del club inglese Josep Guardiola
È tutto pronto per la finale di Champions League che vedrà di fronte Inzaghi vs Guardiola, scontro tra i due Re di coppe. Manchester City – Inter è una partita che promette spettacolo, equilibrio e tensione, tra due squadre che vogliono coronare la loro stagione con il trofeo più ambito. Il City cerca la sua prima Champions League della sua storia, dopo aver vinto Premier League e FA Cup. L’Inter cerca il suo quarto trionfo europeo, dopo quelli del 1964, 1965 e del 2010. A meno di 24 ore dal fischio d’inizio, il tecnico spagnolo Guardiola ha parlato in conferenza stampa, rivelando le sue sensazioni, le sue strategie e i suoi obiettivi.
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La conferenza stampa di Josep Guardiola
Champions, un'ossessione o un sogno?
“È un sogno. È sempre un sogno vincere dei trofei. Anche la parola ossessione è una parola positiva, ma decisamente è un sogno per noi“.
Che partita sarà? Tutti vi vedono favoriti…
“Non posso controllare cosa dicono o pensano le persone. Tutto dipenderà da noi e dall'Inter. La squadra più forte sarà la vincitrice: se alzerà la coppa, l'Inter è più grande del City. Ora conta solo la partita“.
Quanto sarà importante l'atmosfera?
“Spero che sarà una serata fantastica, è la competizione più bella del mondo. Siamo qui, pronti a supportare la UEFA in questa competizione, ad aiutare i tifosi a divertirsi“.
Quali saranno le chiavi della partita?
“Sono tante. L'Inter è una squadra abituata non solo a difendere. C'è la convinzione che le squadre italiane sappiano solo difendere, ma l'Inter sa fare tante altre cose. Acerbi, Darmian, Bastoni e Onana sono molto efficaci nel far ripartire la squadra. E tutti gli attaccanti, da Lautaro a Correa, sanno essere pericolosi. L'Inter ha la capacità di tenere la palla e di finalizzare, sa attaccare dal centro e dalle fasce. Cercheremo di difendere il meglio possibile, sia alti che bassi“.
Haaland nelle ultime occasioni ha avuto poche occasioni.
“Non sono qui per discutere della sua capacità di convertire gli expected goals in gol. Domani sarà pronto per aiutarci a vincere la Champions“.
Quali sono le cose importanti per avere il suo successo. La lezione che dà ai giovani?
“Avere ottimi giocatori. Avere Messi prima e Haaland ora. Ridete? Non sto scherzando“.
A livello tattico quanto cambia affrontare una squadra che gioca con due attaccanti?
“Cambia tanto, così come giocare con quattro o cinque in difesa. Noi dovremo gestire bene le transizioni“.
Che pensa di Lautaro?
“Per come sta giocando nelle ultime settimane, cosa posso dire? È un campione del mondo, è un giocatore speciale: sa portare palla, sa essere pericoloso in area. Stiamo parlando dell'attaccante di una squadra che giocherà una finale di Champions“.
Chi sarà il giocatore decisivo per l'Inter domani?
“Per come giocano, Onana è fondamentale. Bastoni è eccezionale in quello che fa, aiuta ad avere una connessione migliore con gli attaccanti. Detto questo, dovremo cercare di difendere nel migliore dei modi e, quando avremo la palla, di attaccare creando problemi all'avversario“.