L'agente italo-olandese si schiera di nuovo contro la dirigenza rossonera, minacciando addirittura lo scioglimento del contratto
Non è più estate, anzi, siamo in pieno dicembre. Eppure una cosa non è cambiata: la querelle tra il Milan e Donnarumma è sempre viva. Dopo qualche mese di tregua, infatti, Raiola è tornato all'attacco sfoderando le sue armi migliori, tra cui la minaccia di annullamento del contratto.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera ci sarebbero addirittura gli estremi per una causa legale tra società e entourage del giocatore. Sembra infatti che il portiere rossonero abbia firmato il rinnovo dopo una serie di forti pressioni psicologiche, giunte quasi al grado di violenza.
Se Raiola e i legali dei Donnarumma riuscissero a dimostrare la “violenza psicologica” perpetrata nei confronti del giocatore, in base all'articolo 1435 del codice civile si potrebbe ricorrere anche all'annullamento del contratto, che porterebbe il portiere ad essere nuovamente in scadenza.
Ma non è l'unica incertezza sul contratto di Donnarumma: la clausola fissata dalla società rossonera per trattenere il giocatore non è stata depositata in Lega Calcio. Ma non tanto per negligenza della dirigenza: non erano presenti le firme né del portiere né di Raiola. Viene dunque da chiedersi se gli sforzi per evitare l'addio di quello che è passato da Paperumma – sua caricatura operata dal fumetto Topolino – a Dollarumma nel giro di qualche mese siano stati vani sin dall'inizio.
? Pillola di Fanta
Qualora Donnarumma dovesse andare in scadenza o annullare il contratto, Raiola avrebbe in mano una carta vincente da giocare sul tavolo dei maggiori club europei, come Real Madrid ma soprattutto Paris Saint-Germain. La domanda ora è chi sarà l'erede tra i pali rossoneri? Escludendo che i rossoneri possano andare avanti con i soli Storari e Antonio Donnarumma, ci sarebbero già un paio di portieri giovani pronti al grande salto. I loro nomi? Sportiello e Cragno. Ma occhio a Perin. ALTERNATIVE