L'ex Sampdoria rilascia la prima intervista da tecnico rossonero e parla delle proprie sensazioni sul club e sul campionato che verrà
La Champions è sfuggita per un solo punto in classifica, ma ora è già tempo di guardare avanti. Il Milan ha infatti già iniziato a programmare la prossima stagione con gli annunci di Ricky Massara come direttore sportivo e soprattutto Marco Giampaolo come allenatore della prima squadra.
Il tecnico abruzzese ha parlato oggi per la prima volta da quanto riveste il suo nuovo incarico nel club rossonero e lo ha fatto ai microfoni di Milan TV, soffermandosi sulla grande opportunità ricevuta entrando a far parte del Diavolo e sul prossimo campionato di Serie A.
Come cambia il Milan con l'arrivo di Giampaolo
Le parole di Giampaolo
Sulla nuova avventura: “Ho lavorato sodo, mi sono impegnato tanto per ottenere questa chance. Il Milan è tra i club più titolati e importanti d'Europa, per me è una grandissima opportunità. Sono felice e motivato, il percorso sarà lungo perché non ci sarà mai fine. Ma per il momento sono contento di iniziare e di essere in questo grande club. Sono motivato e già riposato, non vedo l'ora d'iniziare“.
Su Boban e Maldini: “Serietà, competenza e passione. Loro trasmettono cosa significa giocare nel Milan o far parte di questo club. Persone di livello, di spessore. Una delle cose che ho detto a loro è che ci conosceremo lavorando insieme. Ora possiamo raccontarci tutto, ma le esperienze sul campo affinano le interazioni tra gli uomini. La loro storia racconta molto e la loro passione è stata contagiosa“.
Sul rapporto con il rossonero: “In passato ci perdevo spesso con il Milan, ultimamente ho ottenuto anche qualche risultato perché probabilmente h allenato club più competitivi. Giocare a San Siro è sempre un'emozione, da avversario mi ha trasmesso questo e non a caso è la Scala del calcio, lo stadio migliore in Italia“.
Sul campionato: “Negli ultimi anni è stato sempre più competitivo, quest'anno ancor di più con i ritorni di Sarri e di Conte. C'è stata un'inversione di tendenza, un cambio di mentalità da parte di tante squadre. Anche le piccole ora hanno l'ambizione di andarsela a giocare a San Siro. Le differenze sono sottili, spostate da piccole cose che possono fare la differenza. Lo ritengo un campionato impegnativo“.
Sul suo Milan: “La storia del Milan racconta di un club che ha sempre ricercato la bellezza e l'estetica, oltre al risultato. O meglio, raggiungere il risultato attraverso il gioco. Il Milan ha la cultura del gioco, ha vinto titoli proponendo calcio. La mission è questa, vogliamo giocare un calcio appetibile e affascinante e, attraverso questo, vincere le partite. In quanto a cultura, penso di essere in un club dove c'è conoscenza di cosa significa giocare a calcio“.
Rebus Suso: dove potrà giocare nel 4-3-1-2 di Giampaolo?
Su Milanello: “Sono curioso di entrarci, ne ho sempre sentito parlare bene. Probabilmente anticiperò di qualche giorno la data del raduno per prendere conoscenza con l'ambiente rossonero il prima possibile“.