Il padre del giovane talento rossonero racconta il processo di crescita del figlio nel settore giovanile e si sofferma sul grande momento vissuto in prima squadra. Le sue parole
Patrick Cutrone è senza dubbio una delle migliori sorprese di questo inizio di stagione altalenante per il Milan. Tanti gol e prestazioni al servizio della squadra per Cutrone, che però ha rischiato, in passato, di vestire un'altra casacca, come svelato dal padre del giocatore. Ecco le sue dichiarazioni, rilasciate al portale calciomercato.com.
Sul gol in: “Ero allo stadio e devo dire che è stata una emozione davvero molto forte. Segnare negli ultimi secondi dopo un pareggio piuttosto particolare ha un valore doppio. C'è stato un calo, credo più mentale che fisico, ma non sono io l'allenatore per dire se l'uno o l'altro. Patrick è stato bravissimo a tramutare in rete una delle pochissime occasioni che ha avuto durante la partita. Ne ha fatti diversi così nel settore giovanile del Milan, fa parte del suo repertorio. Sicuramente il fatto che si stia allenando da tanti mesi con la prima squadra aiuta molto, e la presenza di Montella che è stato un grande centravanti gli ha permesso di migliorare quei difetti che aveva e che ci sono ancora. Ma mio figlio è fatto così: è talmente testardo che vuole raggiungere i suoi obiettivi con determinazione”.
Sul rapporto con mister Montella: “Non posso esprimermi molto, lui non mi racconta mai quello che succede negli allenamenti o quello che gli dice l'allenatore. Sono cose di campo che restano in campo. Credo che ci sia un certo feeling e questo è dovuto da diversi fattori. Il credo calcistico di Montella ben si sposa con quelle che sono le sue qualità, poi Patrick è uno disponibile e sa farsi volere bene. Da padre, penso sia normale che questi elogi facciano piacere, ma va bene elogiare senza dimenticare quelli che sono gli equilibri di squadra che vanno sempre mantenuti. Non bisogna mai esagerare con gli elogi e nemmeno nelle critiche”.
Sulle critiche: “Noi siamo una famiglia molto equilibrata, non ci siamo montati la testa all'inizio quando i titoli dei giornali erano tanti e non ci siamo abbattuti dopo le critiche ricevute dopo la sconfitta contro la Lazio. Io credo che in quella gara non aveva delle colpe specifiche, alcune cose che abbiamo letto o sentito non ci hanno fatto piacere. A volte ci si dimentica che ha solo 19 anni, alcune cose non erano obiettive. Io sono sempre per le critiche costruttive, quelle distruttive non le digerisco”.
Sulle esultanze: “Di solito bacia un tatuaggio che rappresenta la famiglia: è una sua esultanza personale, lo fa da diverso tempo. E' tutta farina del suo sacco. Però mi ha promesso di non farsi più tatuaggi. E deve mantenere questa promessa”.
Sull‘influenza dei mass media: “Non è cambiato assolutamente e forse questo può sembrare strano. Lui è sempre lo stesso, quando finisce la partita ha già la testa alla prossima, se non fa gol si arrabbia. A volte lo rimprovero perché non si gode mai il momento della serata, dovrebbe farlo. Sinceramente anche a lui non erano piaciute certe critiche dopo la Lazio, ci era rimasto male. A volte si punta il dito verso il giocatore italiano per evitare critiche su quello straniero. Questo è uno dei motivi per il quale i giovani italiani fanno fatica ad emergere nel nostro campionato”.
Sul rinnovo contrattuale: “Siamo molto contenti per questo. Possiamo dire che era stato fatto in tempi non sospetti, lontano dai riflettori come piace a noi. Lunedì invece è arrivato l'adeguamento e di questo ringraziamo la società e i suoi procuratori. Patrick non pensa al denaro. Inestate c'erano altre possibilità di giocare in altre squadre, e ringraziamo anche questi club per la stima. Patrick si era detto anche disponibile per andare a giocare, diciamo per farsi le ossa, ma il Milan non lo ha voluto dare”.
Sul prossimo derby con l'Inter: “Patrick aveva sostenuto un provino con l'Inter, ed era andato anche bene. Poi non li ho più sentiti e siamo andati a farne un altro con il Milan, dove è piaciuto subito a Bianchessi. C'è stata una stretta di mano da signori vecchio stampo. Più che la firma, è bastata quella. Più che cercare una rivincita, spero che giochi. Se poi segnasse, tanto meglio”.
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Che Cutrone sia un ragazzo intelligente e perspicace nell'arco della partita è confermato dal suo score in ottica malus: per lui solo 6 ammonizioni e un'espulsione, rimediata lo scorso campionato Primavera. Se riuscisse a mantenere questa media anche in prima squadra, sarebbe un'ulteriore dimostrazione del grande talento che ha alla base e che deve essere solo “modellato”. PREDESTINATO