Intervista a tutto campo per Hamsik, che spazia dal mancato approdo in Cina allo scudetto sfumato all'opinione su Cristiano Ronaldo
Hamsik, capitano del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista al “Corriere dello Sport” in cui ha parlato della sua mancata partenza verso la Cina, del suo rapporto con la città e di quello con Sarri. Non potevano mancare, però, anche le considerazioni su Ancelotti, sull'ormai famosissima Fiorentina-Napoli, sulla squadra e sull'affare Cristiano Ronaldo
Hamsik ha raccontato di cosa lo stava spingendo ad accettare la Cina e della prima volta che ha ricevuto un'offerta dall'estremo Oriente: “Sarei andato in Cina per sistemare la famiglia. Ma anche la curiosità di conoscere un nuovo mondo: rimasi incuriosito quando andammo a giocare la finale di Supercoppa nel 2012. Se entro la data del ritiro non fosse successo, non ci sarebbero state più altre possibilità. La scadenza era il 9 luglio. Non era la prima volta in cui nasceva una possibilità del genere. La prima volta fu due anni fa, dopo l’Europeo, arrivò un segnale preciso e netto e io dissi di no, subito, troncando ogni possibilità”.
Hamsik ha poi proseguito parlando del suo rapporto con la città e del rapporto con Sarri, concluso non benissimo a causa delle tre panchine consecutive nelle ultime tre giornate di campionato: “Dopo questo mese di incertezza non è cambiato né il mio rapporto con la gente, né quello dei tifosi con me. L’orgoglio e il senso di appartenenza da parte mia non sono evaporati nel nulla; e l’affetto di questi giorni è stato eguale e anzi superiore a quello del passato”.
Su Sarri: “Le tre panchine consecutive mi hanno fatto male, ma Sarri ci ha dato tanto, nessuno può negarlo, né vuole. Abbiamo sognato insieme, abbiamo divertito”.
Non poteva mancare la considerazione su Inter-Juventus e Fiorentina-Napoli, le due partite che, probabilmente, hanno deciso il campionato: “La sensazione di Firenze è stata dolorosa. Inter-Juventus in tv ci ha lasciato dentro qualcosa che non siamo riusciti a contrastare e il giorno dopo, quando a Firenze avremmo comunque dovuto vincere, siamo rimasti subito in dieci. Il campionato, più che vincerlo la Juventus lo abbiamo perso noi. In quel week-end si sono miscelate due situazioni che hanno contribuito a demoralizzarci. E’ vero che abbiamo avvertito il mondo caderci addosso. Ci è mancato il carattere per fronteggiare una situazione psicologicamente estrema”.
Il capitano azzurro ha parlato anche dell'affare Cristiano Ronaldo-Juventus: “Un giocatore, uno solo, non vince mai niente. Anche se sei il più forte al Mondo. Anzi: se non sei Maradona, non vinci da solo”.
Considerazioni anche su Ancelotti, nuovo allenatore del Napoli, sul nuovo ruolo e sulle differenze con Sarri: “Il Napoli ha preso l’allenatore più vincente in circolazione, un uomo di una qualità assoluta e di conoscenze internazionali quasi uniche”.
Sul nuovo ruolo da regista: “Mi incuriosisce molto. E mi intriga anche. E’ una nuova esistenza, mi ci calo con interesse e con ottimismo. Non so se mi allungherà la carriera e non ci penso neanche. Quando Ancelotti mi ha detto che avrebbe voluto provarci, m’ha dato altri stimoli”.
Sul confronto tra Sarri e Ancelotti: “Sono diversi, anche nella metodologia di lavoro e dunque nella distribuzione dei carichi”.
Partendo dalla difesa dei top-player di De Laurentiis, Hamsik ha detto, ruolo per ruolo, quali sono i top del Napoli: “Questa è una squadra che è andata vicinissima al sogno per due volte, che è di nuovo in Champions ed è protagonista. Insigne è il più forte giocatore italiano in circolazione, in questo momento, Koulibaly mi pare che venga valutato cento milioni di euro e vedrete Zielinski cosa diventerà: stiamo parlando di un talento allo stato puro. Senza dimenticare Mertens: uno che segna una cinquantina di reti in un paio di stagioni cosa volete che sia se non un top player”.
Il capitano ha chiuso con qualche considerazione sul suo futuro: “Visto che ci sono, blindo tutti i record, così per il prossimo secolo nessuno li può battere. Dopo la scadenza del contratto mi vorrò divertire con i bambini, con le scuole calcio. Ma non ho fretta di lasciare, non ho date, non ho riferimenti precisi. Prima di lasciare vorrei vincere lo scudetto con la maglia del Napoli”.
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?Pillola di fanta
Respiro di sollievo per i tifosi napoletani e per i fantallenatori. Uno dei centrocampisti migliori del campionato continuerà a giocare in Serie A. Nonostante una stagione difficile ha comunque segnato sette gol e realizzato un assist, superando il record di Maradona. ORO DI NAPOLI