Sabato prossimo i rossoneri apriranno il loro campionato con i partenopei: per Ancelotti non può essere una gara come le altre, ma neanche per il “Pipita”
Il campionato di . Carletto ritrova il “suo” Milan, ma saranno emozioni forti anche per Higuain: l'attaccante argentino ritorna infatti in quello stadio in cui ha giocato per 3 anni prima di trasferirsi alla Juventus. Insomma, per tanti protagonisti non sarà una notte come tutte le altre.
La prima di Ancelotti contro il “suo” Milan
Il tecnico di Reggiolo ha vinto tutto quello che era possibile vincere con il Diavolo: uno scudetto, una Coppa Italia, una Supercoppa Italiana, 2 Supercoppe Europee, un Mondiale per Club e – soprattutto – 2 Champions League, prima nel 2003 e poi nel 2007. Carletto è diventato uno dei più grandi allenatori della storia del calcio proprio grazie ai colori rossoneri, con cui ha saputo farsi amare e rispettare in tutto il mondo sportivo. Ancelotti ha lasciato il Milan nell'estate del 2009, alla fine di un ciclo. Si è trasferito in Inghilterra, dove ha vinto con il Chelsea. In seguito ha viaggiato altri 3 paesi, vincendo ovunque: Real Madrid, Paris Saint Germain e Bayern Monaco. In tutti questi anni, però – complice il complicato momento europeo del Milan – non ha mai affrontato il “suo” Diavolo. Per fortuna, perché sarebbe stato davvero emozionante per lui. Mai, fino ad'ora. Ancelotti è tornato in Italia accettando la sfida chiamata Napoli, e sabato sera avrà luogo il suo “incubo” peggiore: al San Paolo arriva proprio il Milan, allenato oltretutto – per ironia della sorte – da Gennaro Gattuso, uno dei suoi pupilli in campo fino a 10 anni fa. Sarà sicuramente una notte particolare per lui che vedrà di fronte nuovamente il rossonero, ma stavolta dalla panchina avversaria. Indipendentemente da come andrà, l'esordio stagionale di questo Milan sarà qualcosa di unico.
Higuain torna al San Paolo
Con l'arrivo di Leonardo e Maldini nella dirigenza, il mercato del Milan ha spiccato il volo nelle ultime settimane. Tra gli altri, sono infatti arrivati dalla Juventus Gonzalo Higuain e Mattia Caldara. L'attaccante argentino voleva riavere un ruolo da protagonista, consapevole che con l'acquisto di Cristiano Ronaldo ciò sarebbe stato impossibile alla Vecchia Signora. Ecco quindi il Diavolo, che ha così finalmente un centravanti con la “C” maiuscola da poter mettere al centro dell'attacco. Il “Pipita” sarà la punta di diamante del 4-3-3 di Gattuso, che conterà sull'ex Real Madrid per finalizzare il gioco corale da lui richiesto. Ma, prima di tutto, l'argentino è un ex Napoli. Lasciata la Spagna, infatti, De Laurentiis è stato il primo a credere in lui nell'estate del 2013. A Napoli, Higuain ha fatto innamorare una città intera: in 3 stagioni con la maglia partenopea, il classe 1987 ha totalizzato – fra tutte le competizioni – 146 presenze, 91 gol e 26 assist. Due anni fa però ha lasciato il San Paolo per la Juventus, e gli azzurri non l'hanno per niente presa bene. In due stagioni ha vinto campionato e Coppa Italia, cosa che non era mai riuscito a fare prima. Come se non bastasse, in 6 sfide tra campionato e coppa contro la sua ex squadra ha segnato 5 gol – esultando sempre. Ecco dunque spiegato il motivo per cui nemmeno il ritorno di Higuain a Napoli – sebbene ora con i colori rossoneri e non più bianconeri addosso – può essere una partita come tutte le altre. Ci sarà tensione e nervosismo, ma anche tanta emozione. Da entrambe le parti.
Fonte foto: twitter.com/FCBayern