Era il 30 Settembre 1987 quando il Napoli di Ottavio Bianchi ospitava il ritorno dei sedicesimi di finale di Champions League contro il Real Madrid. I partenopei, freschi campioni d'Italia, facevano il loro esordio casalingo nell'allora Coppa dei Campioni contro la squadra più blasonata del mondo: il Real Madrid. Nella partita d'andata, svoltasi due settimane prima, gli azzurri erano stati sconfitti per 2-0 (Michel e autogol di De Napoli) in un Santiago Bernabeu completamente deserto causa squalifica.
Il 30 Settembre 1987 la città attendeva con trepidazione la partita. Tutti credevano nell'impresa di Maradona&Co. I tifosi si riversarono fuori lo stadio fin dalla mattina. Una volta aperti i cancelli, l'entusiamo alle stesse e il tifo spinsero i giocatori partenopei fin dai primissimi minuti a sfiorare l'impresa. Nove minuti e Francini la insacca per l'1-0. Careca sfiora il raddopiio con un colpo di testa, fuori di poco. Al minuto 44 la beffa: Butragueno firma il gol del pareggio. Vani i tentativi del Napoli di portare a casa la vittoria, il risultato resta sull'1-1 fino al triplice fischio.
Quella partita si disputava davanti a 83.827 spettatori, un record nella storia del calcio napoletano. Questo numero dimostra quanto la città ci credesse e sperasse nel miracolo. Un primato, purtroppo, inavvicinabile oggi per via degli adeguamenti previsti dalle attuali leggi. Alcuni tifosi che all'epoca c'erano ci hanno svelato il prezzo dei biglietti. "Dalle 28.000 lire delle curve alle 35.000 dei distinti". Oggi per vedere Napoli-Real Madrid si dovranno sborsare 50 euro per le curve e 100 per i distinti. Diverso, dunque, il costo di un seggiolino al San Paolo. Ma stesso entusiasmo e stessa voglia di impresa.