Il meglio e il peggio della settimana calcistica appena trascorsa. Dal record di reti di Hamsik agli scontri tra tifosi del Partizan
Voto 10 a Marek Hamsik. Lo aspettavamo dall'1 ottobre, giorno del suo 114esimo gol con la maglia del Napoli contro il Cagliari. Finalmente contro il Torino sabato sera è arrivata , il che vuol dire aver raggiunto il record di Diego Armando Maradona. Lo slovacco è dunque ora a una sola realizzazione dal diventare il miglior marcatore della storia del Napoli. Complimenti Marekiaro!
Voto 9 all'ennesimo titolo del Real Madrid. Anno solare 2017, anno migliore della storia del Real Madrid. Poche storie: questa squadra ha vinto tutto. Ma proprio tutto. Liga, Champions League, Supercoppe (spagnola ed europea), Mondiale per Club. Per Zidane l’ottavo titolo in 23 mesi di carriera da allenatore sulla panca dei Merengues, praticamente un trofeo ogni 14 partite. Per Ronaldo – – l’ennesimo traguardo. Ora Cristiano è: il miglior marcatore nella storia della Champions League, il miglior marcatore degli Europei, il miglior marcatore di tutte le competizioni europee, il miglior marcatore della storia del Real Madrid, il miglior marcatore del Mondiale per Club. Senza limiti.
Voto 8 agli Hearts. Dopo 69 risultati utili consecutivi è crollata la striscia positiva del Celtic in Scottish Premier League. Gli autori dell’impresa gli Heart of Midlothian, che con un netto 4-0 hanno piegato la squadra di Brendan Rodgers. Gli Hearts, riaprono dunque un campionato dove il Celtic ha ora solo 2 punti di vantaggio – e una partita in più – sul sorprendente Aberdeen.
Voto 7 al Club Brugge. Con un solo successo negli ultimi 12 anni, la squadra belga si è riaffacciata da un paio di stagioni ai vertici del campionato e in questo campionato appare lanciatissima. Il Brugge si è imposto domenica con un clamoroso 5-0 sui rivali diretti dell’Anderlecht, ora lontani 13 punti dalla vetta. Che il vento sia definitivamente cambiato? Sta di fatto che l’Anderlecht una sconfitta così in Belgio non la subiva da ben 17 anni.
Voto 6 agli infortuni di Gasparetto e Signorini. Sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo, nei pressi dello stadio, i due difensori della Ternana Andrea Signorini e Daniele Gasparetto in seguito alla partita con i rosanero. Ai due calciatori sono stati applicati molti punti di sutura: 20 a Gasparetto (palpebra destra) e 12 a Signorini (arcata sopraccigliare sinistra). La curiosità? I due calciatori si sono scontrati tra di loro dopo appena un quarto d'ora di gioco.
Voto 5 all'espulsione di Ranieri. Per una volta non è stato il gentleman che tutti conoscono, anche se in realtà la sua forma di protesta era assolutamente non violenta. Claudio Ranieri ha rimediato “credo la seconda espulsione della mia carriera“, come ha detto lo stesso tecnico del Nantes. Circostanza davvero inusuale: dopo un fallo subito da un suo giocatore, Ranieri ha mimato l'accaduto mettendo appunto le mani e le braccia in testa al quarto uomo. Un gesto assolutamente non violento, volto a spiegare il tipo di fallo per il quale stava protestando. Ma l'ufficiale di gara non l'ha presa bene e ha richiamato l'arbitro, che è arrivato e ha spiegato: “Signor Ranieri, queste cose non si possono fare“. E l'ha espulso. Con lui cacciato anche il preparatore dei portieri Orlandoni. Ranieri si è accomodato in tribuna, a pochi seggiolini di distanza dalla panchina: “La sanzione è giusta perché ho toccato il quarto uomo per mostrargli il fallo che un giocatore avversario aveva commesso su uno dei nostri. Mi dispiace, mi scuso. È la prima volta che tocco un arbitro“.
#premiumsport#Ligue1 – "Questo non lo puoi fare": #Ranieri, ma che espulsione è? #NantesAngers https://t.co/t4JLlXt9pU
— PremiumSportHD (@PremiumSportHD) December 17, 2017
Voto 4 all'esonero dell'allenatore del Chieti. Chieti nel caos: giovedì mattina c'è stato l'annuncio da parte della società che ha scelto Carmine Esposito come nuovo allenatore, ma poche ore dopo è arrivata la separazione a sorpresa tra il club e l'ex attaccante dell'Empoli. Giovedì pomeriggio, poco prima dell'inizio dell'allenamento, alcuni tifosi sono arrivati al campo di Cepagatti e hanno chiamato il capitano Fabio Lalli oltre ad alcuni senatori della squadra. Al loro ritorno i giocatori hanno parlato con il presidente Giulio Trevisan, e poco dopo è arrivato l'addio dell'allenatore. “Non so cosa sia successo, cosa si siano detti, ma da parte mia non ho avuto problemi con nessuno, i giocatori erano contenti del mio arrivo“, ha spiegato Esposito, “Il problema non era con me, ma con la società. Di fronte a questo sono stato io a voler prendere la mia borsa e tornare a casa“.
Voto 3 a Lucho Gonzales. In molti Lucho Gonzales se lo ricorderanno come un ottimo centrocampista, al Porto tanta sostanza mista a qualità, e anche qualche gol. Non è però il motivo per cui è tornato alla ribalta, dopo essere rincasato in Sudamerica (all’Atletico Paranense in Brasile) per concludere la sua carriera. Stando a quanto scrive Globo Esporte, notizia poi passata anche da Marca in Spagna, è infatti stato accusato di tentato omicidio nei confronti della moglie. Lo scorso 8 dicembre avrebbe infatti tentato di ucciderla dopo una diverbio degenerato in aperta e ingiustificata violenza. “Mio marito ha cercato di uccidermi dopo una discussione avuta con lui – ha detto Andreia da Silva Marques Gonzales, la moglie – Ha cercato di soffocarmi e tagliarmi i polsi, facendo vedere ai nostri figli in che condizioni mi aveva ridotta”. Non solo: “A un certo punto ha anche iniziato a gridare che mi avrebbe ucciso. In più ha svuotato casa prendendo tutti i gioielli e rubando tanto denaro, a me e anche ai nostri dipendenti”. Il calciatore non potrà vedere i figli per 3 mesi e dovrà stare ad almeno 500 metri dalla moglie.
Voto 2 alla rissa tra Sannella e Tacopina. Episodio davvero incredibile quello avvenuto venerdì sera in occasione dell'anticipo di Serie B tra Sannella e Tacopina, presidenti di Foggia e Venezia. La gara, terminata 2-2 con la rete del pareggio rossonero arrivato allo scadere, ha visto proprio nei minuti finali i due arrivare alle mani, scatenando una furibonda rissa in tribuna. Ad accendere la miccia sarebbe stata l'esultanza di alcuni dirigenti rossoneri dopo la rete nei minuti di recupero: una gioia che il patron del Venezia non avrebbe gradito. Davanti a molti testimoni oculari, sono dunque volate parole grosse seguite poi da schiaffi e spintoni: un episodio censurabile, per il quale c'è voluto l'intervento delle forze dell'ordine.
La nota della società in merito a quanto successo ieri sera allo stadio Zaccheria di Foggia. https://t.co/fEyfLkghFN
— Venezia FC (@VeneziaFC_IT) December 16, 2017
Voto 1 agli scontri tra tifosi del Partizan. E' noto a tutti che il derby di Belgrado tra Partizan e Stella Rossa è una delle partite più sentite al mondo. Uno dei match più caldi, contrassegnato come spesso accade da scontri tra tifosi e da alcuni definita come “la partita più cattiva al mondo”. Mercoledì si è disputato il match in casa del Partizan e gli scontri non sono mancati. Questa volta, però, sono avvenuti tra gli stessi tifosi di casa in quella che sembra essere stata una resa dei conti per il controllo della curva tra due gruppi bianconeri: i Grobari e i Zabranjieni. Quest’ultima è una nuova fazione nella quale sono confluiti altri gruppi tra cui gli Young Boys, South Family, Vandal Boys, Koalicija, Fontana, Grobari Beograd e Juzni Front). I Zabranjieni, così è stato scritto, si sarebbero infiltrati in Curva Sud e avrebbero bruciato una bandiera degli Alkatraz, il principale sottogruppo dei Grobari che attualmente controlla la curva. Sempre secondo quello che riporta la stampa serba a vincere la battaglia sarebbero stati i Grobari che sono riusciti a denudare gli Zabranjieni e a cacciarli dalla Curva Sud.