Il meglio e il peggio della settimana calcistica appena trascorsa. Dalla tripletta di Icardi nel derby alle botte tra tifosi in Grecia
Voto 10 a Mauro Icardi. Il numero 9 dell'Inter ha letteralmente vinto da solo il derby di Milano numero 218. Con una tripletta fantastica l'attaccante argentino ha messo a nudo i molteplici problemi difensivi della squadra di Montella, incapace di marcare a dovere il capitano nerazzurro. Con questa vittoria la squadra di Spalletti si candida apertamente come alternativa a Napoli e Juventus per la vittoria del campionato, in attesa della gara al San Paolo della prossima settimana.
Voto 9 al miracolo Panama. Panama parteciperà per la prima volta alla fase finale di un Mondiale. In Russia, tra poco meno di un anno, ci sarà anche una nazionale che di calcio ne sa poco e niente. Ma adesso, dopo aver avviato un programma per il rilancio dello sport più popolare al mondo, è riuscita nell'impresa. Un percorso fatto di vittorie e gioie, con un momento chiave. Minuto 88 del match contro la Costa Rica: Roman Torres calcia di destro e supera il portiere Pemberton. È il gol del 2-1. Un’immagine che rimarrà alla storia. Terzo posto nel girone centroamericano e pass conquistato a discapito degli Stati Uniti (Voto 2), che non andranno in Russia dopo aver perso contro il Trinidad e Tobago e per il gol fantasma, quello dell’1-1 assegnato ai panamensi. Storie che ormai appartengono al passato.
Voto 8 all'ultima di Arjen Robben. Non serviva un'impresa, ci voleva un miracolo. Per qualificarsi ai playoff Mondiali di Russia 2018, l'Olanda doveva battere 7-0 la Svezia. Il match dell'Amsterdam Arena è finito 2-0 per gli Orange che chiudono mestamente al terzo posto nel Gruppo A. Il successo lo ha firmato l'uomo più atteso della serata, Arjen Robben, alla sua ultima gara con la maglia della propria Nazionale. Prima il rigore trasformato con un “cucchiaino” – chi ha visto capirà – e poi il raddoppio con un sinistro dei suoi, magnifico. Due gioie effimere che gli hanno permesso di raggiungere quota 34 gol in Nazionale, su 96 presenze, e agganciare Dennis Bergkamp al quarto posto della classifica dei marcatori olandesi (comanda van Persie con 50 davanti a Huntelaar con 42 e Kluivert con 40).
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Voto 7 alla prima gioia di Gabigol. Dopo quasi due mesi dal suo approdo al Benfica, con il trasferimento in prestito dall'Inter all'ultimo giorno di mercato, Gabigol ha trovato il suo primo goal con la nuova maglia, anche se fino ad ora non aveva trovato tanto spazio, soprattutto tra i titolari. Lo scenario è quello della Coppa, la Taça de Portugal: nella sfida contro l'Olhanense vinta per 1-0 dal Benfica grazie al goal proprio del giocatore di proprietà dell'Inter. Un lancio in profondità da parte di un compagno, Gabigol ha stoppato il pallone ruotando su sé stesso e poi ha scavalcato il portiere con un pallonetto delizioso, degno di un vero brasiliano.
Meu primeiro gol por esse grande clube! Obrigado Senhor! ??❤️?⚪️ @SLBenfica #VamosBenfica pic.twitter.com/pIpRIf5O5Z
— Gabriel Barbosa (@gabigol) October 14, 2017
Voto 6 allo sfogo di Sannino. Dopo la vittoria di lunedì scorso contro la Fermana per 3-0, Giuseppe Sannino, allenatore della Triestina si è sfogato duramente con i giornalisti in conferenza stampa. L'ex allenatore di Siena e Palermo era stato fortemente contestato a causa degli scarsi risultati ottenuti nelle prime giornate di campionato.
Voto 5 a Fabio Rochemback. L'ex giocatore Barcellona, Sporting Lisbona e Middlesbrough, caduto letteralmente nel dimenticatoio ha trovato un bizzarro modo per far parlare di sé. Appesi gli scarpini al chiodo a 33 anni, nel 2014, dopo una buona carriera con anche 7 gettoni nella nazionale verdeoro, il brasiliano è stato arrestato in settimana nell'ambito di un'operazione della polizia del suo paese, che stava sventando un traffico di galli da combattimento. Tutto ciò è avvenuto nello stato del Rio Grande: 89 galli sono stati venduti per una cifra che si aggira intorno ai 100mila dollari, anche se il padre di Rochemback ha dichiarato che il figlio non era presente al momento del sequestro degli animali. Chiaramente i combattimenti di galli sono fuori legge in Brasile: la polizia ha arrestato 37 persone in questa operazione, tra cui anche l'ex Barcellona.
Voto 4 al Chelsea. Crollo davvero inaspettato del Chelsea di Conte che perde contro il fanalino di coda Crystal Palace 2-1. Incredibile se si pensa che fino a sabato la squadra di Hodgson non aveva ancora segnato una rete in campionato ed era ancora ferma a 0 punti. Sfida decisa dall'ex Manchester United Wilfred Zaha, tornato da un infortunio al ginocchio che lo ha costretto ai box in questa prima fase di stagione. I Blues ora distano 9 lunghezze dalla capolista Manchester City e 7 dallo United.
Voto 3 alla morte di Choirul Huda. Una tremenda notizia sconvolge il mondo del calcio indonesiano e mondiale. Choirul Huda, portiere del Persela Lamongan, è deceduto un’ora dopo lo scontro di gioco avvenuto col compagno di squadra Ramon Rodrigues. Il portiere 38enne, al Persela dal 1999, al 45′ minuto della partita contro il Semen Pedang, ha perso i sensi dopo il fortissimo impatto ricevuto alla testa. Circa un’ora dopo è arrivata la tragica notizia della sua morte dall’ospedale Soegiri Lamongan, dove era stato trasportato d’urgenza. Le parole del medico, il dottor Zaki Mubarok hanno spiegato le cause del decesso: “E’ deceduto a causa della forte collisione alla testa e dietro il collo”. Il classe ’79 in carriera aveva vestito solamente una maglia, quella appunto del Persela Lamongan, diventandone capitano e vera e propria bandiera.
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Voto 2 alla protesta dei giocatori del Bosna. Episodio ai limiti del comico accaduto in Bosnia, per la precisione in serie B, dove i giocatori del Bosna Visoko hanno inscenato una clamorosa protesta contro l'arbitro Sanel Silic. A loro avviso il direttore di gara avrebbe indirizzato il match in favore dei padroni di casa del Zvijezda, arrivando persino a irridere la panchina del Bosna, espellendo anche un calciatore seduto. Ecco allora la decisione della squadra ospite di fermarsi e sedersi a terra sul punteggio di 1-0 in favore degli avversari. I padroni di casa realizzeranno altre due reti.
Voto 1 alla follia di alcuni tifosi greci. Si sa la rivalità tra Olympiakos e Panathinaikos è forse una delle più sentite al mondo, un derby sentitissimo 365 giorni l'anno. E anche quando le due squadre non si affrontano, ogni piccola scintilla può essere pretesto per far partire risse o scontri tra tifosi. E' ciò che accaduto durante Grecia-Gibilterra, gara decisiva per la nazionale ellenica per conquistare l'accesso ai playoff. Un tifoso greco ha pensato bene di presentarsi allo stadio Karaiskakis di Atene, casa dell'Olympiakos con la maglia verde del Pana. Apriti cielo. Il ragazzo è stato brutalmente picchiato da decine di tifosi dell'Olympiakos presenti, costretto a togliersi la maglia e obbligato alla fuga dallo stadio.