Diego Perotti, ala della Roma, ha parlato in conferenza stampa dal ritiro di Pinzolo
Si parte dal ritiro e dal nuovo ruolo: “Stiamo lavorando molto bene, il mister è stato chiaro, i preparatori ci fanno lavorare fisicamente per una stagione lunga. Dobbiamo essere tutti al 100%, ci stiamo allenando molto bene, anche i giovani. Il mister mi chiede di non essere sempre aperto, mi piace prendere palla, mi chiede di accentrarmi, di prendere palla tra le linee, di mettermi vicino all'attaccante. Mi farà migliorare nel modo di giocare, farò meglio per la squadra.”
Sulle similituduni Di Francesco-Spalletti e su Monchi: “Di Francesco? Sicuramente è presto per fare un'analisi. Quello che sento è che gli allenamenti sono intensi, chiede molta velocità, non tenere la palla e perdere tempo. Gli piace molto attaccare, lo facevamo anche con Spalletti, vedo un'intensità similare. Monchi? Lo conosco molto bene, a Siviglia ha fatto un lavoro incredibile prendendo sconosciuti e rivendendoli poi a prezzi enormi. Mi fido molto di lui, se gli verrà dato il tempo di cui ha bisogno farà una squadra competitiva che possa lottare contro tutti.”
Sulla Champions e sulla distanza con la Juventus: “Mio gol decisivo? Ne sono consapevole, feci un gol importantissimo anche con la maglia del Siviglia. So cosa significa per la società, non solo a livello economico. Abbiamo fatto una stagione positiva, anche se potevamo fare di più. Quello però è il passato, abbiamo chiuso bene lo scorso campionato e siamo comunque contenti. Distanza con la Juve? L'abbiamo ridotta anche lo scorso anno, dobbiamo imparare a vincere tutte le partite che sulla carta sembrano facile. I bianconeri non lasciano punti contro le piccole.”
Sulla scorsa stagione e sull'obiettivo Mondiale: “All'inizio è andato tutto bene, poi nella sfida di andata contro il Genoa mi sono fatto male, il mister ha cambiato modulo e sono stato penalizzato. Quando sono entrato ha sempre cercato di fare bene e alla fine, anche se non per tutta la gara ho sempre giocato con continuità. Vorrei sempre giocare titolare, ora è arrivato un nuovo allenatore e dobbiamo dimostrare di essere all'altezza. Mondiale? È una motivazione in più ma sono sei anni che non vado in Nazionale. Sarà difficile, anche se ogni volta che cambia un commissario tecnico si riaccende la speranza. Penso solo a fare bene con la Roma, perché solo così potrò avere più possibilità.”
Sulla maglia numero 10 e sull'obiettivo minimo per la prossima stagione: “Sicuramente mi piacerebbe, è un numero che mi è sempre piaciuto, ma penso che quella maglia sarà sempre di Francesco. Non so se qualcuno potrà mai indossarla, mi piacerebbe ma non lo chiederei mai. Mi sembrerebbe una mancanza di rispetto. Io rigorista? Non ero io, lo decidiamo partita dopo partita a seconda da chi se lo sentirà e dalle situazioni. I rigoristi cambieranno. Obiettivo stagionale? Per la squadra che siamo dobbiamo puntare a tutto. Sarà una stagione lunga, dura e difficile, ma credo che sarà anche bella. Le altre si stanno rinforzando e credo che la Serie A tornerà a essere competitiva come in passato, quando ero bambino.”
Pillola di Fanta
Buona la stagione di Diego Perotti. L'argentino, in 45 apparizioni con la Roma ha totalizzato 10 gol e 10 assist. La prossima stagione, con il nuovo tecnico, potrebbe trovare ancora più spazio. COMPLETO