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Roma-Soulé, intervento duro di Juric: “È un equivoco totale”

Roma-Soulé, intervento duro di Juric: “È un equivoco totale”
IMAGO / Giuseppe Maffia

Dopo due vittorie consecutive in campionato (3-0 contro l'Udinese e 2-1 contro il Venezia) e il pareggio in Europa League contro l'Atheltic Bilbao (1-1), alla sua quarta panchina in giallorosso Ivan Juric ha conosciuto per la prima volta la sconfitta nella sua avventura con la Roma. Ieri sera i capitolini hanno infatti subito una sconfitta inaspettata contro l'Elfsborg, squadra che ha terminato al quinto posto l'ultimo campionato svedese, rimanendo ancorati a quota 1 punto dopo le prime due partite nella competizione.

I molteplici cambi di Juric tra Venezia ed Elfsborg non hanno aiutato i giallorossi, e molti dei giocatori “non titolari” hanno deluso ancora una volta le aspettative. Tra questi c'è Matias Soulé, lanciato dal 1′ sulla trequarti insieme a Baldanzi, che ha ricevuto una pesante bocciatura da tutti i principali quotidiani sportivi e non: 5 per La Gazzetta dello Sport, 4.5 per Il Messaggero e addirittura 4 per il Corriere dello Sport. Al termine del match il tecnico croato, interpellato sulla prestazione dell'argentino, si è lasciato andare a un duro sfogo ai microfoni di Sky Sport e in conferenza stampa.

Roma, le parole di Juric su Soulé

Ivan Juric non ci sta. Dopo la deludente prestazione di Soulé contro l'Elfsborg, l'allenatore della Roma ha parlato così al termine del match: “Secondo ma si dà da fare, ha qualità ma è solo al secondo anno in Serie A: non riesce a esprimere tutto il suo talento però cerca sempre il contatto con la palla e si fa vedere. Vuol dire che non sente la pressione. Sono convinto che crescerà. Ha fatto un anno di Serie A Frosinone, bisogna essere tranquilli. Bisogna farlo crescere. Oggi mi è piaciuto di più per le posizioni, bisogna lavorare ma sono fiducioso“.

Continua il tecnico: “Non si nasconde, chiede la palla e vuole giocare, questo vuol dire che ha fiducia. Non soffre la pressione, altrimenti si nasconderebbe e non si farebbe vedere. In questo momento non è determinante come vorrebbe, ma c'è un equivoco totale: stiamo parlando di un ragazzo che ha fatto un anno a Frosinone, è venuto subito a Roma e le aspettative sono enormi come è giusto che sia. Ma diamogli anche tempo, cerchiamo di lavorare a livello fisico, sulle posizioni, cerchiamo di farlo crescere altrimenti non va bene. In questo momento non è determinante come vorrebbe ma ci sono tante cose che mi piacciono, una di queste è che non si nasconde mai e si fa vedere, anche troppo in alcune situazioni“.


Mattia Gigliano

Sud pontiniano, 24 anni, malato di calcio, fantacalcio e pallacanestro. Amo scrivere, raccontare, informare.. e il rumore dei tasti premuti freneticamente che scheggia il flusso di parole nella mia testa.

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