La Lega Serie A ha assegnato i diritti per trasmettere le partite del massimo campionato italiano per il quinquennio 2024/29
Si è tenuta nel corso della mattinata l'assemblea della Serie A per l'assegnazione dei diritti tv del massimo campionato italiano per il quinquennio 2024/29. Diritti che rimangono a DAZN e Sky anche per il prossimo quinquennio, votazione avvenuta con 17 voti favorevoli, un astenuto e due voti contrari.
Serie A, assegnati i diritti tv del quinquennio 2024/29
Nelle ultime settimane si stava parlando con insistenza della creazione di un canale tematico sul quale trasmettere tutte le partite di Serie A, alla fine ad avere la meglio è stata l'accoppiata formata da DAZN e Sky, che si è aggiudicata i diritti del quinquennio con una offerta da 900 milioni di euro di media a stagione. Un totale di 4,5 miliardi di euro per i cinque anni. Come accennato prima sono 17 i voti favorevoli, contro i tre non favorevoli. Tra questi tre troviamo il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, il presidente della Salernitana Danilo Iervolino e Joe Barone della Fiorentina. In particolare i primi due spingevano per il canale tematico della Lega.
🔄 𝐝𝐚 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐧 𝐥𝐨𝐨𝐩 😵💫 Super @13Szczesny13! #MilanJuve pic.twitter.com/hpOH5Siab8
— Lega Serie A (@SerieA) October 23, 2023
I 900 milioni di euro sono di media, perché per i primi due anni i pagamenti saranno più bassi, cresceranno solamente dal terzo anno in poi, per un totale appunto di circa 4,5 miliardi. Inoltre i venti club saranno partner di Dazn nella condivisione dei ricavi: avranno diritto a revenue sharing sull’incremento degli abbonamenti della tv in streaming e senza un tetto massimo.
Serie A, come sono ripartiti i diritti tv del quinquennio 2024/29
La ripartizione rimarrà identica a quella che stiamo vedendo anche nel corso di questo campionato. Ogni weekend DAZN trasmetterà tutte e dieci le partite della giornata, gli abbonati a Sky (senza estensione DAZN) continueranno a vedere tre partite per turno. Ogni tre o quattro giornate ci sarà però la possibilità di mandare in onda un big match, a differenza di quanto accade per ora.