Il gol “Olimpico” ha sempre affascinato gli appassionati di calcio per rarità e difficoltà. Ecco i 10 gol più belli da calcio d'angolo
Segnare direttamente da calcio d'angolo, riuscire ad entrare nella storia del calcio grazie ad uno dei modi più difficili e geniali per scrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori. Nel corso degli anni sono stati molti, specialmente in Sud America, a cimentarsi in questo difficilissimo fondamentale: dai pionieri Cesàreo Onzari e Marcos Coll, passando per gli indimenticabili Massimo Palanca, Alvaro Recoba e Roberto Baggio, sino ad arrivare a Roberto Carlos e David Beckham. Tutti questi giocatori, in ogni epoca, sono legati da un invisibile filo rosso che li unisce sotto il nome dell'estro, della qualità e della capacità di unire popoli interi sotto il sacro nome del Dio pagano per eccellenza: il calcio.
In nessuna lingua esistente al mondo il gol segnato direttamente da calcio d'angolo ha un nome proprio che lo definisce per antonomasia, solamente in spagnolo. “Olimpico” perchè in un match tra Argentina e Uruguay del 2 ottobre 1924 l'attaccante argentino Cesàreo Onzari segnò, al 15′, un gol direttamente da calcio d'angolo. Il primo gol direttamente da calcio d'angolo. L'Uruguay era fresco campione olimpico di Parigi e quella medaglia d'oro, in un'epoca dove non esisteva ancora un campionato mondiale, rappresentava il massimo trofeo calcistico raggiungibile a livello globale; per questo l'eccezionalità della rete fu subito ribattezzata come gol “Olimpico”.
Sicuramente qualcuno prima di Onzari fece scalpore segnando da corner, ma la storia ha fatto sì che l'attaccante argentino arrivasse puntuale al suo appuntamento in quanto l'international board aveva legalizzato il gol direttamente da calcio d'angolo, prima di allora era considerato fallo qualora la palla avesse varcato la linea di porta senza alcun tocco, modificando il regolamento nel giugno del 1924, pochi mesi prima. Da quel lontano 2 ottobre 1924 sono stati molti i gol “Olimpici” messi a segno.
Ecco i 10 gol da calcio d'angolo più belli
- Cesàreo Onzari, Argentina-Uruguay del 1924. Perchè la storia la scrivono sempre i vincitori ed il primo in assoluto merita di vincere.
- Marcos Coll, Colombia- Unione Sovietica. Nel rocambolesco 4-4 tra le 2 nazionali al mondiale del Cile del 1962, l'attaccante colombiano supera Lev Yashin grazie al primo e sinora unico gol segnato direttamente da calcio d'angolo durante un'edizione del mondiale.
- Massimo Palanca, Roma-Catanzaro del 1979. “O'Rey di Catanzaro” diventa immortale segnando il primo dei diversi gol da corner che il giocatore più rappresentativo della storia del club calabrese abbia siglato.
- Roberto Baggio, Lecce-Brescia del 2001. Non poteva mancare il “Divin codino” in questa speciale classifica grazie ad uno dei pochissimi gol da calcio d'angolo segnati sul primo palo.
- Dejan Petkovic, Flamengo-Atletico Mineiro del 2009, il calciatore europeo più brasiliano che ci sia mai stato. Il fantasista serbo, con una fugace apparizione nel Venezia, ha passato gran parte della sua carriera in Brasile. Risultato? Di gran lunga il calciatore europeo più amato in terra brasiliana e record man nella storia del calcio per segnature direttamente da calcio d'angolo. Questo del 2009 è il suo ottavo e ultimo della carriera.
- Roberto Carlos, Corinthians-Portuguesa del 2011. Una difesa sconsiderata, un compagno di squadra scaltro e soprattutto uno dei piedi sinistri più incredibili della storia del calcio.
- Thierry Henry, New York Red Bulls- Columbus Crew del 2012. Un gol straordinario da un giocatore straordinario che anche negli “States” ha saputo incantare le platee con tutta la sua classe.
- Alvaro Recoba, Nacional Montevideo- Liverpool Montevideo del 2012. Il “Chino” durante tutta la sua carriera ci ha abituati, sin dal suo esordio con l'Inter, a traiettorie tanto impossibili quantoinimitabili. Anche stavolta, a 36 anni suonati, ci dà un saggio della sue tecnica eccelsa.
- Michael Bradley, Panama-Stati Uniti del 2015. Il centrocampista ex Chievo Verona e Roma, tornato troppo presto in patria rinunciando ad un'ottima carriera nel calcio europeo, dimostra il suo livello di gioco superiore con questa parabola velenosa che sorprende tutti, compagni di squadra compresi.
- Alejandro Gomez, Atalanta-Carpi del 2015. Il “Papu” ci fa stropicciare gli occhi con l'ennesimo coniglio uscito dal suo cilindro. Pura meraviglia estetica.