In una conferenza stampa a 360 gradi, il mister serbo parla anche dello stato del calcio italiano. Senza dimenticare l'importante sfida di domani
Il Torino sta andando ancora a rilento, contando che l'obiettivo sembra essere il raggiungimento della zona Europa League. Contando che il Milan sarà oggi di scena al San Paolo contro il Napoli, l'occasione casalinga contro il Chievo è ghiotta.
Ma Mihajlovic non sottovaluta i veronesi: “Sarà una partita più importante e più complicata di quella contro l'Inter, sarà difficile confermarsi. Bisognerà mettere in campo lo stesso atteggiamento visto coi nerazzurri, il resto dovrà farlo la nostra tecnica. Il Chievo è una buona squadra, fisica e a un solo punto di distacco da noi. Nei calci piazzati sono pericolosi, tra Birsa che calcia bene e i saltatori: Dainelli, Castro, Meggiorini, Cesar…dovremo farli crossare il meno possibile“.
Sarà poi la prima gara del riscatto per Belotti: “Il mio cuore batte per la Serbia, ma sono italiano da anni. Mi dispiace molto per l'eliminazione, sembra irreale. Sarà un vuoto per tutti gli sportivi, mi dispiace per il Gallo e per chi ha dato tanto come Buffon, Barzagli e De Rossi. Belotti comunque non è ancora in forma, ma i gol arriveranno. Si è visto che non è ancora al massimo“.
Sinisa ha voluto dire la sua anche sullo stato del calcio italiano: “C'è molto da fare, ma non è compito mio giudicare. Posso parlare della mia esperienza: ho fatto il ct con la Serbia, ho voluto fare un cambio generazionale e ho avuto carta bianca. Ho cambiato quasi tutti i giocatori, eravamo la nazionale più giovane d'Europa. Non mi sono qualificato e ho dato le dimissioni perché sapevo che qualcuno avrebbe raccolto i frutti del mio lavoro. Oggi la Serbia è al Mondiale con molti dei calciatori che ho fatto esordire“.
Non ha invece rilasciato giudizi anche sul suo predecessore sulla panchina granata: “Non voglio partecipare al processo contro Ventura. Lui è consapevole che la Nazionale è fuori e che è una batosta per tutti. A San Siro però si poteva vincere. Mi spiace dal punto di vista umano, gli faccio un in bocca al lupo“.
Si torna poi sulla gara col Chievo, partendo dalla formazione: “Le gare dopo le soste sono un'incognita, abbiamo gente che ha viaggiato. L'importante è che siano tutti a disposizione. Fa piacere avere tanta concorrenza, come ad esempio tra Lyanco e Burdisso. Fa piacere anche avere delle conferme come Valdifiori e Rincon. Ljajic non so se giocherà tutti e novanta i minuti, in caso lo sostituirò. Niang è tornato giovedì dalla nazionale, non si è allenato fino ad oggi. Ogni tanto ha qualche botta che lo frena, soprattutto di testa“.
? Pillola di Fanta
Che il Chievo abbia buoni saltatori è risaputo, in particolare potrebbe essere la giornata di Inglese, uno dei migliori colpitori di testa del campionato. Ecco perché forse sarebbe meglio per il Toro schierare Lyanco, visto i suoi 188 centimetri di altezza. INSUPERABILE