Il VAR (Video-Assistant-Referee) è stato fin dalla prima partita protagonista indiscusso di questa prima giornata di Serie A
Si è conclusa la prima giornata di Serie A. Il Napoli ha risposto fin da subito alla vittoria della Juventus, Milan e Inter hanno tenuto il passo. Protagonista indiscusso di questa prima giornata, però, non è stato un bomber bensì il VAR. In un calcio moderno, caratterizzato principalmente da velocità e immediatezza, abbiamo assistito al sopravvento della tecnologia.
Senza aspettare alle gare della domenica, il VAR ha deciso di fare il suo esordio nel match dell' Allianz Stadium . Al minuto 37, un contatto in area tra Alex Sandro e Cop è stato giudicato inizialmente regolare, con conseguente assegnazione di un semplice calcio d'angolo in favore dei sardi. Dopo qualche attimo di attesa l'arbitro Maresca, dopo aver visionato le immagini a bordo campo, ha assegnato il rigore. Sul dischetto Farias è stato ipnotizzato da Gigi Buffon. Una parata significativa, come se il vecchio volesse spazzare via il nuovo, la tecnologia. Sul gol del 2-0 per i bianconeri siglato da Dybala, l'arbitro lascia correre giudicando il controllo della Joya regolare e non viziato da fallo di mano. In questo caso il VAR non è intervenuto perche evidentemente la decisione del giudice di gara è stata giudicata corretta.
VAR protagonista anche nell'altro anticipo di Serie A tra Verona e Napoli, terminato 3 a 1 in favore dei partenopei. Sul gol del vantaggio degli azzurri, il Verona protesta per un fallo sul portiere. Il direttore di gara Fabbri decide in questo caso di non utilizzare il VAR: decisione superficiale in quanto l'autogol di Souprayen è viziato da un netto fallo di Koulibaly sul portiere veronese. Al minuto 61, il gol del raddoppio del Napoli. Il Verona chiede l'utilizzo del VAR ma l'arbitro convalida direttamente: Mertens non fa fallo su Nicolas. Sul rigore assegnato al Verona, con conseguente espulsione di Hysai, l'arbitro decide di non avvalersi dell'uso della tecnologia. Il veronese Bessa trattiene la maglia del giocatore partenopeo. Con l'utilizzo del VAR l'arbitro avrebbe potuto cambiare la sua decisione.
Protagonista indiscussa negli anticipi, la tecnologia ha deciso di dire la sua anche nelle partite della domenica. , il VAR non perde tempo è già al minuto 5 del primo tempo risulta essere decisivo. Ceccherini atterra in area di rigore il milanista Cutrone: ammonizione e rigore per il Milan. Consultato il VAR, l'arbitro Mariani conferma il rigore ed opta per il rosso diretto lasciando il Crotone in dieci uomini per quasi tutta la partita. In Inter-Fiorentina, l'arbitro decide, consultato il VAR, di non assegnare un rigore ai viola per un contatto in area tra Miranda e Simeone. Per Tagliavento, che in precedenza aveva assegnato impassibile un rigore all'Inter, è tutto regolare.
. Sul risultato di 1-1, a 6 minuti dalla fine, viene annullato un gol regolare ai granata. A mandare in porta Belotti è un tocco di Destro, non di Rincon come dedotto dal segnalinee. Alzata la bandierina, l'arbitro Massa ferma il gioco. Vano il tocco all'indietro di Belotti e la rete del giovane Berenguer. In questo caso l'uso della tecnologia è inutile. Tutto ciò che accade dopo il fischio dell'arbitro non è passibile di VAR. Inutile rammentare la rabbia del tecnico Mihajlovic a fine partita. Nel match tra Sampdoria e Benevento, il VAR interviene sul gol del pareggio di Quagliarella e conferma la posizione di partenza regolare dell'attaccante doriano.