Conferenza stampa pre partita per Gasperini, in vista della sfida dell'Atalanta contro il Parma. Dall'insidia gialloblù alla rinascita di Ilicic
Il 2021 dell'Atalanta è iniziato più che bene: nel primo match dell'anno i ragazzi di Gasperini hanno rifilato un 5-1 al Sassuolo di De Zerbi. E' di nuovo Serie A e il 6 gennaio 2020 si giocherà il match Atalanta-Parma al Gewiss Stadium alle ore 20:45.
I bergamaschi infatti si trovano al settimo posto con 25 punti: sette vittorie, quattro pareggi e tre sconfitte sono il bottino incassato finora. Gennaio è mese da otto (o nove, qualificandosi in Coppa Italia) partite in 29 giorni: la rincorsa ad un’altra qualificazione Champions passa da una striscia positiva che il calendario e il Gewiss Stadium possono aiutare.
Ultima chiamata invece per il Parma di Liverani che deve provare in tutti i modi a fare punti: il sedicesimo posto in classifica fa male. Essere a quota 12 poi, un solo punto sopra la zona retrocessione e la sconfitta contro il Torino, ha acceso un campanello d'allarme per i gialloblù.
Verso Atalanta-Parma
Il match contro il Parma di Liverani può rappresentare l'opportunità di fare bene ma può anche rappresentare una trappola. Gasperini è sicuro del buon momento dei suoi ma non si lascia ingannare, visto che i gialloblù arrivano da una pesante sconfitta contro il Torino e hanno disperato bisogno di punti.
“Dobbiamo essere pronti anche a vincere con il minimo scarto: il risultato finale nel caso dell’Atalanta, che in questo senso ha abituato bene, condiziona molto più della prestazione della squadra, che per me è buona da diverso tempo, al di là di come abbiamo vinto. Contro il Parma è una partita da interpretare bene: dobbiamo sapere che le squadre in difficoltà danno sempre qualcosa in più. Ogni partita è diversa, in Italia c’è sempre un livello di difficoltà alto: poi possono diventare facili, ma succede dopo. Detto questo, è vero che attraversiamo un buon momento: siamo molto concentrati sul campionato e abbiamo voglia di dare continuità alla nostra striscia positiva, sappiamo che è importante. Non bastano due-tre partite per determinare la classifica che è molto corta, anche dietro. E soprattutto, le big non sbagliano: sarà una gara di resistenza, a eliminazione”.
Turnover? Non se ne parla
Il mese di gennaio sarà pieno di incontri da disputare, fra Serie A e Coppa Italia infatti i nerazzurri giocheranno otto se non nove, se riescono a qualificarsi in Coppa Italia. Nonostante i numerosi impegni, il tecnico piemontese non ha intenzione di far riposare nessuno:
“Non ho molta voglia di variare, anche perché con cinque sostituzioni il turnover non va fatto per accontentare chi è in rosa: si può fare anche in partita, altrimenti rischi di creare false attese. Poi è vero che questa squadra a volte tende a esaltare uno, a volte un altro: quello che non manca mai è un nocciolo duro che garantisce competitività alla squadra, la mentalità forte è in difesa e a centrocampo. Poi in attacco ho tante soluzioni, che a turno sono decisive per la squadra”.
La rinascita di Ilicic
Otto presenze, un gol e tre assist: Josip Ilicic ha piano piano recuperato le forze e sta riuscendo a tornare al centro del progetto Atalanta. Gasperini è soddisfatto del rendimento del numero 72 e dice di lui:
Tutta la forza dei titolarissimi
Squadra che vince, non si cambia: oltre alla giovane età, la forza dell'Atalanta sta anche nella solidità di gioco data da grandi titolari come Malinovskyi, Pessina, Pasalic e Caldara. Gasperini ha parole da spendere per ognuno di loro:
“Malinovskyi ha sempre una bella carica, anche se entra dopo. A volte al posto di Ilicic, a volte più centrale: sono due modi di muoversi diversi, ma può fare entrambe le cose. Per il momento gli riescono meglio le soluzioni offensive: in mezzo ha avuto meno tempo di provare, ma può crescere anche in quel ruolo. Pessina? Non so se giocherà sempre dietro le punte, ma si è adattato bene, aiutando molto la squadra. Potrebbe servire pure in mezzo, dove ora siamo un po’ tirati: spero che Pasalic recuperi in fretta. Come sta facendo Caldara: dopo l’operazione non ha più fitte al ginocchio nei movimenti: sta molto meglio, ora deve solo ricominciare a giocare”.