Alla vigilia della partita contro lo Zurigo valida per i sedicesimi di finale di Europa League, in conferenza stampa per il Napoli hanno parlato Carlo Ancelotti e Lorenzo Insigne
Messa ormai alle spalle l'eliminazione dalla Champions League, il Napoli è pronto a fare bene in Europa League e – perché no – anche a vincerla. Alla vigilia della partita contro lo Zurigo, valida per i sedicesimi di finale, in conferenza stampa per i partenopei hanno parlato Carlo Ancelotti e Lorenzo Insigne.
Si parte con il tecnico, che presenta la sfida contro gli svizzeri: “Andare avanti in Europa League potrebbe certificare il fatto che la stagione è positiva, poi vincerla la renderebbe indimenticabile ma non è facile perchè è molto lunga. Siamo soddisfatti di quanto fatto, possiamo fare di più e quel poco può aiutarci a vincere la coppa. Allenatore Zurigo? Non lo conosco, ho visto che la sua squadra ha una mentalità positiva, propositiva, è difficile per me dire cosa fare un altro allenatore. Per migliorarsi serve la passione, poi è inevitabile migliorare“.
La cessione di Hamsik è ormai questione di ore: “Io sono rimasto a giovedì scorso, l'ho salutato, poi non l'ho più rivisto. Non è ancora tutto definito, ma credo andrà come preventivato“.
Nonostante gli ultimi risultati negativi, le prestazioni non sono state da buttare: “Io voglio essere autocritico, ma le prove ci sono sempre state, poi non sempre abbiamo concretizzato, soprattutto fuori con Milan, Inter e Fiorentina. Le abbiamo messe sotto, ma senza trovare il risultato. Non so se è un problema psicologico, ma con più efficacia il risultato sarebbe stato diverso“.
Per la porta ancora qualche dubbio, l'obiettivo è vincere per andare avanti: “Scelta portiere? È legata a condizioni fisiche, Ospina non s'è allenato, se si allena e sta bene gioca lui, altrimenti Meret. Siamo soddisfatti di quanto fatto, possiamo fare di più e quel poco può aiutarci a vincere la coppa“.
La parola passa ad Insigne, che parte dai cali di forma e dall'eliminazione dalla Champions: “Un po' di delusione c'è stata, passare il turno è diverso che retrocedere in Europa League. Ci sono stati un po' di alti e bassi, ma è normale in una stagione ed ora dobbiamo ripartire da quelle prestazioni perché noi siamo quelli. Lavoriamo duro per affrontare ogni gara al meglio. A Firenze abbiamo sbagliato delle occasioni, dobbiamo stare tranquilli perché siamo forti. Scudetto? ci proveremo fino all'ultima gara. Noi non siamo da meno, abbiamo lasciato punti per strada che fanno male, ma psicologicamente non ha influito tanto perchè mettiamo sempre cattiveria e non molliamo mai“.
Adesso però l'obiettivo è vincere l'Europa League: “Siamo concentrati, non è la Champions, ma ci teniamo, siamo il Napoli e dobbiamo onorarla arrivando fino in fondo. Gli stimoli ci sono, domani scenderemo in campo con la giusta cattiveria per fare risultato e poi giocare il ritorno a Napoli per andare avanti. Lo meritiamo, in Champions abbiamo fatto un grande girone contro grandi campioni e vogliamo onorare l'Europa League“.
Con la partenza di Hamsik Insigne diventerà a tutti gli effetti il capitano del Napoli: “È motivo d'orgoglio, ma anche di responsabilità. Io l'ho sempre avuta però perché sono napoletano ed il primo tifoso che vuole dei trofei. Quando sbaglio qualche gol sono il primo a rimanerci male, meritiamo dei trofei perché da anni facciamo bene ma non vinciamo nulla. Ora c'è l'Europa League e possiamo arrivare in fondo, vincerla e portare un trofeo a Napoli che manca da tanto“.
Tutto su Zurigo-Napoli: orario, probabili formazioni e dove vederla
La pillola di Fanta
La prima parte di stagione di Insigne è stata molto positiva. Per l'esterno campano sono infatti arrivati otto gol e cinque assist in 20 presenze stagionali, che lo hanno fatto diventare sempre più leader di questo Napoli. TUTTOFARE