Dopo l'ultima partita giocata con i Phoenix Rising, Didier Drogba ha deciso di ritirarsi dal calcio. In vent'anni di carriera ha vinto quasi tutto, diventando l'idolo di tantissimi tifosi
Questa volta è davvero finita: Didier Drogba – quarant'anni compiuti lo scorso marzo – ha deciso di chiudere la sua carriera da calciatore professionista. Lo ha annunciato tramite un post su Instagram, correlato da una foto che immortala un giovanissimo Drogba schierato in posa con i suoi compagni di squadra dell'epoca (1989). Da lì è iniziato tutto e attraverso quel momento Didier ha deciso di ufficializzare il suo ritiro. Nella sua lunga e strepitosa carriera Drogba ha incantato e fatto innamorare i tifosi di quasi tutti i continenti, ha indossato 11 maglie, segnato 362 gol tra club e Nazionale e vinto 17 trofei. Con i suoi gol e il suo sorriso ha incantato tutti, dentro e fuori dal campo.
Gli inizi in Francia
La carriera di Didier Drogba inizia in Francia nel 1998, anno in cui firma il suo primo contratto da professionista con il Le Mans. Con i giallorossi, in tre anni e mezzo, colleziona 64 presenze e 12 gol. A gennaio del 2002 passa al Guingamp e debutta in Ligue 1, dove lascia il segno grazie ai suoi gol, 20 in 45 partite. Successivamente viene acquistato dall'Olimpique Marsiglia e il suo nome inizia a circolare in Europa. Con i bianco azzurri debutta in Champions League, perde una finale di Coppa UEFA (2003/2004) e segna 19 reti in 35 partite. La Francia è il paese che lancia il giovane Drogba nel calcio che conta. In Inghilterra invece diventa grande.
Il passaggio al Chelsea e il rapporto con Mourinho
Nel 2004 il Chelsea acquista Drogba e da quel giorno inizia la parte più esaltante della sua carriera. Didier resta a Londra fino al 2012 e con la maglia dei Blues colleziona 164 gol in 381 partite, diventa l'idolo della tifoseria e vince quasi tutto: 4 Premier League, 3 Coppe di Lega Inglese, 2 Community Shield, 4 Coppe d'Inghilterra e una Uefa Champions League, la prima e unica nella storia del Chelsea. Vince, inoltre, due volte il titolo di Capocannoniere della Premier, nel 2006/2007 (20 gol) e nel 2009/2010 (29 gol) e diventa il giocatore del Chelsea ad aver segnato più reti nelle competizioni UEFA per club (35).
Londra è anche la sede di uno dei sodalizi più belli nella storia del calcio, quello tra José Mourinho e Didier Drogba. Un'amicizia nata durante il secondo anno di Didier al Chelsea, anno particolarmente difficile per l'ivoriano, in piena crisi e ad un passo dal lasciare Londra. In quell'occasione Mourinho gli disse :“Se vuoi essere l'unico re, torna nella squadra dove stavi giocando prima e segna 100 gol. Ma qui al Chelsea ci sono 22 re, quindi devi accettarlo e lavorare insieme. oppure andare via”. Grazie alle parole e agli incoraggiamenti dello Special One, Drogba divenne il talento che tutti noi abbiamo ammirato per anni.
In giro per il mondo
Dopo aver vinto tutto con il Chelsea, Drogba decide di non rinnovare il contratto. Da quel giorno per Didier inizia un lungo peregrinare in giro per il mondo. Nel 2012 gioca in Cina, nello Shanghai Shenhua. Una breve parentesi prima di sbarcare in Turchia, nelle file del Galatasaray. Con i turchi Didier vince un campionato, una Coppa di Turchia e una Supercoppa di Turchia. Nel 2014, poi, torna nuovamente al Chelsea, in concomitanza proprio con il ritorno di Jose Mourinho sulla panchina dei Blues. A Londra segna altri quattro gol, gli ultimi in Europa. Nel 2015 passa infatti al Montréal Impact e nel 2017 al Phoenix Rising, club di cui diventa co-proprietario e nel quale decide di terminare la sua carriera da calciatore.
In Nazionale
Drogba è uno dei simboli della sua Nazionale, la Costa d'Avorio. In 104 partite ufficiali ha segnato ben 65 gol ed è diventato il miglior capocannoniere in assoluto della storia della nazionale africana. Con la maglia degli Elefanti, però, Drogba non è riuscito ad ottenere quanto avrebbe meritato. Con lui in squadra la Costa d'Avorio ha perso per due volte la finale di Coppa d'Africa (2006 e 2012) ed è stata eliminata al primo turno dei Mondiali del 2006.
Dopo vent'anni di gol e di grandi giocate, di trofei e premi individuali, Didier Drogba ha deciso che è arrivato il momento di ritirarsi e l'ha fatto nel migliore dei modi, ha ringraziato tutti, ha ricordato il giorno in cui tutto ebbe inizio e ha lasciato un monito a tutti i ragazzini che sognano una carriera come la sua: “Se qualcuno vi dirà che i sogni sono troppo grandi, dite grazie e lavorate più duramente e con intelligenza, per trasformarli in realtà. Credeteci sempre”. Se lo dice Drogba, possiamo fidarci.