Thiago Motta ha lasciato il club rossoblu dopo averlo portato in Champions League: ma chi lo sostituirà? Ecco 5 possibili nomi
Il Bologna ha fatto una stagione strepitosa. Nessuno se lo aspettava alla vigilia del campionato, ma il club rossoblu è arrivato con pieno merito in Champions League. Gli emiliani hanno chiuso la propria Serie A in 5^ posizione, e in virtù del regolamento Uefa potranno giocare la prossima competizione dalle grandi orecchie. L'ultima volta era stata oltre 60 anni fa, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni.
Gran parte del merito, sia in termini di risultati che di prestazioni, va chiaramente attribuito a Thiago Motta. Il mister ha saputo interpretare al meglio il gioco moderno, istruendo i propri giocatori con principi tattici estetici e funzionali. E l'esito è stato meraviglioso.
Ma come qualsiasi cosa bella, anche questa deve finire. Sulla bocca di tutti, Thiago Motta ha scelto di lasciare Bologna; d'altronde, all'apice della sua carriera da tecnico, ha la possibilità di fare un ulteriore step in avanti e di scegliere praticamente qualsiasi piazza. L'italo-brasiliano sembra aver scelto la Juventus: manca ancora l'annuncio ufficiale, ma sembra davvero fatta.
Ecco quindi che Thiago Motta è il passato per il Bologna, che fino a settimana scorsa lo festeggiava in piazza con la città intera. Il presidente Saputo, insieme alla dirigenza, è alla ricerca del nuovo allenatore; servirà un profilo importante, capace di allenare un gruppo di giovani che giocherà la Champions League, quindi che sappia anche gestire il doppio impegno. Ma chi potrebbe essere il profilo adatto?
Bologna, 5 possibili nomi per il nuovo allenatore
Uno dei nomi più caldi del momento a Casteldebole è quello di Vincenzo Italiano, che ieri sera ha perso con la Fiorentina la sua seconda finale di Conference League consecutiva. Il tecnico ha fatto bene in questi anni a Firenze, risollevando una squadra che ormai lottava per non retrocedere e portandola a giocarsi stabilmente le posizioni europee – oltre al fatto appunto che ha giocato 2 finali negli ultimi 2 anni. Italiano inoltre ha già detto addio alla Viola, e con il Milan su Fonseca e il Napoli su Conte è facile ipotizzare che la sua destinazione sia proprio l'Emilia.
Alla presidenza piace anche Maurizio Sarri, ex allenatore fra le altre di Empoli, Napoli, Chelsea, Juventus e Lazio. Il tecnico toscano è senza panchina da qualche mese, ma non vede l'ora di tornare per la sua ultima esperienza. Con la Champions League appena conquistata, l'ambiente bolognese – ancora da “provinciale” – potrebbe essere l'ideale per lui. Sarri ha vinto uno scudetto con la Juve e un'Europa League con i Blues. Ergo: con lui il Bologna alzerebbe ulteriormente il tiro.
Si segue anche Raffaele Palladino, che in questi due anni ha fatto un lavoro strepitoso a Monza. Il tecnico ha preso in mano la squadra brianzola alla prima esperienza in Serie A della storia ed ha chiuso a metà classifica in entrambe le stagione, salvandosi con ampio anticipo e mostrando a tratti anche un bel gioco. Palladino – che avrebbe già dichiarato di voler cercare una nuova esperienza – proseguirebbe la linea verde dettata dalla dirigenza felsinea e sarebbe senza dubbio un profilo economico, ma sarà pronto per la Champions League?
A questi si aggiunge, con un velo di romanticismo, l'ex Stefano Pioli. Vincitore dello scudetto con il Milan solo due anni fa, il mister ha fatto un lavoro incredibile in queste stagioni al Diavolo: con una squadra normale, oltre a diventare campione d'Italia e conquistare 2 secondi posti, l'ha riportata anche fino alla semifinale di Champions League. Pioli è libero da subito visto che il Milan ha deciso di cambiare guida tecnica, e potrebbe essere l'ideale per una piazza calda come Bologna appena qualificatasi in Champions League.
Infine l'ultimo nome, che più che altro pare essere un sogno: Roberto De Zerbi. L'ex allenatore del Sassuolo ha appena lasciato Brighton dopo aver entusiasmato tutti con un gioco spumeggiante ed essersi tolto bellissime soddisfazioni, come la qualificazione in Europa League – prima volta nella storia sua e del club. Il mister ha terminato la sua esperienza inglese dopo 2 anni, ma ha già dichiarato che non gli dispiacerebbe rimanere in Premier League: il Manchester United, ad esempio, potrebbe avere presto la panchina libera. I Red Devils sono i Red Devils, ma non giocheranno la Champions League. Ecco quindi che è lecito sognare; un giorno anche De Zerbi tornerà ad allenare in Serie A.