Il regolamento sui giocatori extracomunitari in Serie A: tutto quello che devi sapere alla luce del nuovo avvicendamento sui calciatori britannici diventati comunitari
Cambiano ancora le regole della nostra Serie A, nella speranza che anche stavolta questa modifica del regolamento possa garantire maggior libertà di movimento alle squadre e di conseguenza portare più campioni nel campionato italiano.
In queste ore, infatti, il Consiglio Federale ha ufficialmente approvato una sostanziale modifica al regolamento per quanto riguarda il tesseramento dei calciatori britannici (quindi non solo inglesi). Da oggi infatti, e dunque già valido per la stagione 2023/24, come richiesto dalla Lega, le squadre di Serie A potranno tesserare liberamente i calciatori britannici come giocatori comunitari – nonostante l'uscita dall'Europa da parte della Gran Bretagna per via del discorso Brexit.
E adesso? Più slot liberi per chi ha giocatori britannici in rosa o per chi decide di acquistarli a titolo definitivo in questa sessione di mercato. Ma come funziona esattamente il tesseramento dei giocatori extracomunitari in Italia? Ecco la spiegazione di tutto ciò che devi sapere.
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Serie A, tesseramento giocatori extracomunitari: la spiegazione del regolamento
Il regolamento della Lega Calcio lascia ancora un po' a desiderare, ci sono alcuni punti che non solo molto chiari. Cerchiamo però insieme di analizzare gli aspetti salienti che interessano alle squadre di Serie A in termini di calciomercato.
Innanzitutto, bisogna distinguere le rose delle squadre in 3 gruppi: chi al termine della stagione 2022/23 aveva 3 o più giocatori extracomunitari in rosa, chi ne aveva esattamente 2 e chi invece ne aveva solo 1 o addirittura nessuno. A questo proposito, è bene chiarire che per la Lega Serie A sono considerati – da oggi – giocatori comunitari (quindi tesserabili liberamente perché all'interno dell'Unione Europea) tutti quei ragazzi aventi i passaporti delle seguenti nazionalità: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Rep. Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Inghilterra, Scozia, Irlanda del Nord, Galles, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Irlanda, Svizzera, Islanda, Norvegia, Lichtenstein, San Marino e Città del Vaticano.
Squadre con 3 o più giocatori extracomunitari al termine della stagione 2022/23
In questo caso, le squadre possono acquistare nella sessione estiva di calciomercato che ci porta alla stagione 2023/24 solo altri 2 giocatori extracomunitari provenienti dall'estero. I giocatori extra-comunitari che già giocano in Serie A e passano da una squadra italiana all'altra non rientrano infatti in questo conteggio.
Questi 2 nuovi giocatori extracomunitari devono però rispettare determinati parametri:
- almeno uno dei due deve aver presenziato (quindi in campo o in panchina) con la propria nazionale estera ad almeno 5 partite, indipendentemente dal livello e grado della squadra – nazionale maggiore, under 23, under 21, eccetera. In alternativa, deve aver presenziato ad almeno 2 gare della propria nazionale di categoria nell'ultimo anno;
- almeno uno dei due deve esser tesserato obbligatoriamente al posto di un altro giocatore extracomunitario in uscita – cioè ceduto all'estero, svincolato o che abbia acquisito il passaporto comunitario (come sta tentando di fare Cuadrado da tempo) fra il 31 gennaio e il 5 giugno del 2023. A differenza dell'altro, però, questo giocatore non presenta vincoli in termini di partite con la propria nazionale di categoria.
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Squadre con 2 giocatori extracomunitari al termine della stagione 2022/23
In questo caso, le squadre possono acquistare fino ad un massimo di altri 2 giocatori extracomunitari provenienti dall'estero, ma con limitazioni differenti rispetto a chi presenta già 3 o più profili extracomunitari nella propria rosa.
Le condizioni sono le stesse alle precedenti, ma con un'unica variante: al giocatore che viene tesserato “senza la sostituzione” con un altro nuovo calciatore extracomunitario che non fa più parte del club (il primo caso descritto per intenderci) non è richiesto alcun particolare vincolo legato alle presenze in nazionale.
Squadre con nessuno o 1 giocatore extracomunitario al termine della stagione 2022/23
Notevole libertà infine per le squadre che fino all'anno scorso non avevano nella propria rosa alcun giocatore extracomunitario o che ne avevano al massimo 1. In questo caso, infatti, i club possono acquistare per la stagione 2023/24 tanti giocatori extracomunitari fino ad arrivare ad un massimo di 3 profili in rosa. Inoltre, questi giocatori non sono vincolati da alcuna condizione in particolare circa la propria nazionale.
Ciò significa che la squadra che aveva 1 solo calciatore extracomunitario, potrà tesserarne liberamente 2 quest'estate senza vincoli; la squadra che invece non presenta alcun giocatore extracomunitario, potrà addirittura acquistarne fino a 3 nelle prossime settimane.
Ufficiale: i calciatori con cittadinanza britannica sono equiparati a tutti gli effetti a quelli comunitari. La disposizione si applicherà a partire dalla stagione corrente. Il Milan oltre a Chukwueze potrà tesserare un altro extra perché Loftus ora è considerato comunitario 💣 pic.twitter.com/PZX0olXqcS
— Felix (@FeliceRaimondo) July 26, 2023