A pochi giorni di distanza dall'inizio del calciomercato, che ha aperto ufficialmente i battenti lo scorso 1 luglio, cominciano ad arrivare i primi botti dell'estate. Dai clamorosi ritorni di Lukaku e Pogba ai nuovi volti del nostro campionato come Origi e Di Maria, passando per gli addii di Perisic, Insigne e Kessié, le venti squadre della Serie A 2022/2023 iniziano a prendere forma.
Tra le società più attive di queste prime bollenti settimane di mercato c'è senza dubbio la Fiorentina, che tornerà a giocare una competizione europea – in Conference League, playoff in programma il 18 e il 25 agosto – dopo cinque stagioni di assenza e più di duemila giorni dall'ultima volta (ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League contro il Borussia Monchengladbach del 23 febbraio 2017); proprio in vista del grande ritorno in Europa il patron Rocco Commisso sembrerebbe essere deciso a rinforzare la rosa con diversi giocatori di caratura europea, come dimostrano i tre acquisti già definiti dalla dirigenza viola e i nomi rimasti sul taccuino del ds Pradè.
Calciomercato Fiorentina, fatta per Jovic: cifre e dettagli della trattativa
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La telenovela è conclusa: Luka Jović sarà un nuovo giocatore della Fiorentina. Dopo aver chiuso per Gollini e Mandragora, e aspettando il terzino dello Shaktar Dodô, Vincenzo Italiano ha il suo nuovo attaccante. Il serbo classe '97 sarebbe dovuto inizialmente arrivare in prestito secco, ma alla fine le due società hanno optato per una formula particolare.
Jović verrà liberato a zero dal Real Madrid pagando una buonuscita pari a 5 milioni suddivisa in due anni, permettendo così alla Fiorentina di acquistare il giocatore a titolo definitivo; il contratto, invece, sarà un biennale da 2,5 milioni di euro a stagione, al termine del quale Jović potrà decidere se rinnovare al doppio (5 milioni di euro a stagione) per altri due anni o lasciare la Fiorentina.; il nuovo accordo permette inoltre ai Blancos di riservare per sé una percentuale su un eventuale rivendita, pari al 50% del costo futuro del cartellino. Le visite mediche e la firma di Jović con la Fiorentina, invece, sono in programma il prossimo 9 luglio.
Fiorentina, arriva Jovic: la carriera e i numeri del nuovo attaccante
Attaccante serbo classe 1997, alto 182 cm per 75 kg, Luka Jović gioca prevalentemente da punta centrale, ed in patria è conosciuto come Serbian Falcao (il Falcao serbo) per la sua somiglianza – in campo – con il colombiano Radamel Falcao, oggi in forza al Rayo Vallecano, da sempre suo idolo indiscusso.
Dopo aver trascorso tutto il periodo delle giovanili con la Stella Rossa, nel 2014 fa il suo esordio in prima squadra a soli 16 anni, 5 mesi e 5 giorni; nella stessa partita segna anche il suo primo gol in prima squadra, che sancisce la vittoria del titolo nazionale per i biancorossi e con il quale diventa il più giovane marcatore della storia del club superando Dejan Stankovic.
Dopo due stagioni in madrepatria è il momento del grande salto per Jović, che nella sessione di calciomercato invernale del 2016 passa al Benfica per circa 2 milioni di euro: in Portogallo, però, non lascerà mai il segno, e in un anno e mezzo raccoglierà appena 4 presenze in prima squadra e 4 reti in 18 presenze nella squadra B delle Águias. Nell'estate del 2017 arriva un'altra opportunità per il serbo, che viene acquistato dai tedeschi dell'Eintracht Francoforte in prestito con diritto di riscatto (a circa 22 milioni di euro, esercitato nell'estate 2019); in Germania il talento di Jović esploderà definitivamente, e dopo aver segnato 9 reti in 27 presenze il primo anno la stagione successiva sarà quella della definitiva consacrazione: 17 gol e 6 assist in 32 partite in campionato, 10 gol in 14 match – secondo miglior marcatore dietro Olivier Giroud – in Europa League, dove il sogno dei tedeschi si infrangerà in semifinale contro il Chelsea poi vincitore della competizione.
Con le straordinarie prestazioni in maglia Eintracht Jović attira le attenzioni di numerose big europee, tra cui il Real Madrid che lo preleverà dai tedeschi per una cifra intorno ai 60 milioni di euro + bonus; con la camiseta blanca, però, l'attaccante serbo non riesce a confermarsi: in 51 presenze – suddivise in tre stagioni – colleziona soltanto 1563 minuti con un bottino di tre reti e cinque assist; in mezzo un'altra parentesi in prestito semestrale all'Eintracht, che decide di non riscattare il giocatore (al prezzo concordato di circa 40 milioni di euro) dopo le 4 reti segnate in 18 partite.
In nazionale, invece, Jović rappresenta il proprio paese sin dalle giovanili. Tra la Serbia under 16 e la Serbia under 21 colleziona 44 reti in 62 partite, mentre in nazionale maggiore – dove fa il suo esordio in un match amichevole contro il Cile – mette a segno 9 gol in 26 partite.
Fantacalcio, Jovic è della Fiorentina: cosa cambia in attacco al fantacalcio
Come cambia, quindi, l'attacco della Fiorentina in ottica fantacalcio con l'acquisto di Jović? Nella rosa dei toscani l'attaccante proveniente dal Real Madrid andrà a sostituire il posto lasciato libero da Piatek, sul quale la dirigenza ha deciso di non esercitare il diritto di riscatto fissato a 15 milioni; il reparto offensivo della Viola – salvo altri movimenti di mercato – dovrebbe quindi essere composto da Nico Gonzalez, Sottil, Saponara, Ikoné, Cabral e lo stesso Jovic, oltre a Kouamé (rientrato dal prestito all'Anderlecht) e Kokorin che, a meno di clamorosi ribaltoni, dovrebbero essere fuori dal progetto e pertanto alla ricerca di una nuova sistemazione.
Nel 4-3-3 di Vincenzo Italiano ci sarà, però, spazio per uno soltanto tra il nuovo acquisto e Arthur Cabral, arrivato lo scorso inverno dal Basilea per una cifra intorno ai 15 milioni di euro. Negli ultimi due anni in A, alla guida prima del neopromosso Spezia e nella stagione d'esordio con la Fiorentina poi, abbiamo imparato a conoscere Italiano come un allenatore che non riconosce un undici titolare, ma preferisce sfruttare la profondità della propria rosa e cambiare interpreti a seconda della partita e del momento di forma dei suoi; è molto probabile, quindi, che almeno per i primi mesi il serbo e il brasiliano si alterneranno spesso sia dall'inizio che a partita in corso nel ruolo di prima punta, e che una vera e propria gerarchia potrà definirsi – sempre che venga definita – soltanto a stagione inoltrata.