Il ds Ausilio incontra il Cagliari per il classe '97 e tenta il colpo grosso dal Tottenham: il danese è un sogno realizzabile
Il progetto dell'Inter è ambizioso, difficile confutare questa tesi. Lo prova la crescita degli ultimi anni, lo prova la scelta di Antonio Conte come allenatore – il quale, dal canto proprio, aveva rifiutato altre offerte proprio perché mancavano i giusti presupposti per vincere – lo provano i nomi sui quali gli uomini mercato nerazzurri si stanno orientando. Dopo aver chiuso con larghissimo anticipo l'arrivo di Godin e aver trovato un accordo di massima con Dzeko, i meneghini pensano ora a come puntellare il proprio centrocampo con due colpi formidabili: Nicolò Barella e Christian Eriksen.
La Roma prova a inserire una contropartita di un certo “peso” nell'affare Dzeko
Barella si avvicina: doppio incontro a Milano
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, la serata di ieri è stata cruciale per la definizione della trattativa che porterebbe Nicolò Barella a Milano. Proprio nel capoluogo lombardo si sarebbero infatti consumati due incontri: al primo avrebbero preso parte i due ds Piero Ausilio (Inter) e Marcello Carli (Cagliari), mentre per il secondo – immediatamente successivo – si sarebbero uniti anche tutti gli agenti interessanti allo sviluppo della trattativa.
Sì, tutti gli agenti interessati. Perché oltre ad Alessandro Beltrami, procuratore di Barella, hanno preso parte a questo meeting anche Tullio Tinti e Giuseppe Riso, il primo per Alessandro Bastoni ed Eder e il secondo per Federico Dimarco, ovvero proprio i giocatori offerti dalla Beneamata come contropartita (chi a titolo definitivo e chi temporaneo) per abbassare il costo del cartellino del centrocampista rossoblu. L'operazione è in via di definizione.
La richiesta del Cagliari per il cartellino di Barella
Tentazione Eriksen
Barella è a un passo, ma l'Inter vuole fare ancora di più. Ecco perché gli uomini mercato nerazzurri starebbero provando a regalare ad Antonio Conte un pezzo da novanta come Christian Eriksen, reduce dalla recente finale di Champions League persa dal suo Tottenham contro il Liverpool. I Baùscia hanno incontrato gli Spurs nella fase a gironi della stessa competizione e il danese aveva segnato un gol all'andata e uno al ritorno, compromettendo con quest'ultimo la qualificazione meneghina agli ottavi di finale.
“Mi sento in un momento della mia carriera in cui potrei voler provare qualcosa di nuovo“. Eriksen ha un contratto coi londinesi in scadenza nel 2020 e sembra non avere intenzione di rinnovarlo. Per questo motivo, la valutazione del suo cartellino potrebbe aggirarsi sui 60-70 milioni, una cifra importante ma non inarrivabile per l'Inter, che investirebbe oltretutto su un giocatore che importante lo è senza dubbio. Il Real Madrid è stato a più riprese accostato al trequartista scandinavo, ma le Merengues non hanno mai affondato il colpo. I nerazzurri, invece, hanno da tempo chiesto informazioni a Martin Schoots, il suo procuratore. Non si tratta di un sogno idilliaco, ma di un interesse concreto.
Chi rischia il sacrificio
Tra motivi di Fair Play Finanziario e di equilibrio tecnico all'interno di una rosa, di certo non si può però pensare di comprare vari giocatori senza venderne nessuno, soprattutto se arrivano profili occupanti una zona simile di campo. Ecco perché nel caso in cui l'Inter riuscisse realmente a metter le mani su Eriksen, sempre secondo la rosea, i nerazzurri potrebbero decidere di privarsi dopo un solo anno di Radja Nainggolan.
Il belga è a bilancio per 29,4 milioni di euro, fattore che rende la separazione complicata dal punto di vista economico-finanziario, ma d'altra parte l'addio non si può escludere. In questa stagione Nainggolan ha trascorso lunghi periodi in infermeria e non sempre ha saputo incidere quanto l'Inter sperasse quando invece è stato a disposizione del tecnico. A proposito, a volere fortemente in nerazzurro il centrocampista ex-Roma è stato come noto Spalletti, dal quale però i meneghini si sono separati. Con il sistema di gioco di Conte finirebbe per pestarsi i piedi con Eriksen, senza dimenticare che Barella è per ammissione degli stessi diretti interessati il giocatore più simile a Nainggolan nel panorama calcistico italiano.
Le idee tattiche di Conte: difesa a tre e intensità
I consigli per il fantacalcio
Barella è dei tre probabilmente il meno allettante in ottica fantacalcio. Il centrocampista del Cagliari è un aficionado dei cartellini (34 tra gialli e rossi in tre stagioni di Serie A) e, dopo un 2017-18 da sei reti, nella stagione appena conclusa il gol è stato solamente uno. Di positivo c'è stata però l'affidabilità in quanto a presenze, fattore mancato invece quest'anno a Nainggolan. Undici le partite saltate per infortunio in stagione, anche se i sei gol e tre assist realizzati sono stati un discreto risarcimento per i fantallenatori. Per Eriksen l'unico dubbio è quello di un eventuale rapido adattamento al calcio italiano, perché per il resto è un giocatore che non può esser messo in discussione. Da quando è al Tottenham (parliamo del 2013-14), solo al primo anno non ha totalizzato almeno 35 presenze in Premier League e di bonus ne ha sempre portati a montagne. Otto gol e dodici assist nel 2018-19, per un totale di +36 punti bonus.