L'ormai ex enfant prodige rossonero potrebbe ripartire dalla Serie C, in cerca di un rilancio per la sua carriera
È strano che un giocatore acquisisca la nomea di “finito” a 20 anni appena compiuti. Eppure nell'opinione di molti appassionati di calcio, questo è il destino toccato ad Hachim Mastour. L'italo-marocchino era considerato il miglior prospetto del settore giovanile del Milan, mentre il web si riempiva di video che illustravano l'enorme potenziale tecnico del baby attaccante. Qualcosa però è andato storto. Le motivazioni portate via via da opinionisti, tifosi, addetti ai lavori sono state le più svariate. C'è chi, come Gattuso, ha parlato di sovraesposizione mediatica, mentre altri hanno trovato la causa nell'atteggiamento mentale inadeguato del giocatore.
Nemmeno cambiare aria ha aiutato Mastour. I prestiti al Malaga e al PEC Zwolle ne hanno ulteriormente inabissato la carriera. Il mesto bilancio di due anni all'estero ammonta a 6 presenze, 155 minuti giocati e un cartellino giallo. L'ultima stagione a Milanello lo ha fatto definitivamente sparire da quei riflettori che ne avevano causato l'esplosione mediatica. Nemmeno nella Primavera rossonera è riuscito a imporsi, raccogliendo solo due caps. Ora per il giocatore è necessario un bagno di umiltà, che potrebbe iniziare già dall'inizio di luglio.
A fine mese, infatti, scade il contratto di Mastour con il Milan. Sono già arrivate diverse offerte da squadre tedesche, ma la pista che si sta aprendo nelle ultime ore porterebbe il baby attaccante a rimanere in Italia. Si parla infatti di un interesse del Trapani, squadra che milita in Serie C e che punta ad una risalita in B. La nuova proprietà del club siciliano sarebbe infatti tentata dalle qualità tecniche e dalla voglia di rivalsa dell'italo-marocchino.
? Pillola di Fanta
Hachim Mastour si è rivelato un vero e proprio flop per il Milan. Ad aggravare il fallimento c'è anche la questione economica: il giocatore era stato acquistato per una cifra superiore ai due milioni di euro dalla Reggiana nel 2012. Il suo primo contratto da professionista, firmato nel 2014, lo ha portato poi a guadagnare 500mila euro per 4 anni. Insomma, non noccioline. COSTOSO