
Tutte le trattative di questa sessione estiva di calciomercato dei biancocelesti: Lotito e Tare bloccano i centrocampisti, dubbio Ilic
La stagione 2022/23 della Lazio è iniziata con la partita contro il Bologna di domenica scorsa, vinta per 2-1 dalla squadra di Sarri grazie all'autorete di De Silvestri e al puntuale centro di Immobile. In campo sono scesi – tra titolari e subentranti – ben cinque degli otto nuovi acquisti ufficiali biancocelesti, ovvero Maximiano, Provedel, Romagnoli, Vecino e Cancellieri, mentre bisognerà aspettare una nuova occasione per assistere agli esordi di Gila, Casale e Marcos Antonio.
Alla chiusura di questa sessione estiva di calciomercato mancano ormai solamente due settimane di tempo, nelle quali potrebbero esserci ancora movimenti in entrata e soprattutto in uscita, dove i capitolini hanno certamente ancora giocatori da piazzare per non rischiare di continuare a pagare stipendi a calciatori che non saranno comunque parte del progetto tecnico della stagione appena cominciata. Uno di questi, invece, è stato già piazzato nel corso della settimana ed ha addirittura già esordito in Serie A con i suoi nuovi colori.
Calciomercato estivo Serie A: tabellone acquisti cessioni 2022
La cessione ufficiale e le prese di posizione a centrocampo
Circa una settimana fa, appena dopo l'uscita del nostro appuntamento settimanale di recap del mercato biancoceleste, la società ha annunciato la cessione a titolo temporaneo, ma con diritto di riscatto, di Escalante alla Cremonese. Il centrocampista spagnolo è sbarcato in grigiorosso e, dopo alcuni allenamenti coi suoi nuovi compagni, è subito sceso in campo nella gara contro la Fiorentina, persa 3-2 al 95′ dopo che lo stesso Escalante aveva lasciato i suoi in dieci al 43′ del primo tempo. Non un esordio memorabile.
Nel frattempo, in casa Lazio hanno preso posizione sul mercato in uscita sia il presidente Lotito che il direttore sportivo Tare, che hanno voluto mettere in chiaro soprattutto le situazioni legate alle uscite di Milinkovic-Savic e Luis Alberto. Sul serbo, il patron ha detto chiaramente che una valutazione da 50 milioni non rispecchia il valore reale del calciatore, e che quindi “a quelle cifre non lo vendo“. Sullo spagnolo, invece, i due dirigenti hanno affermato in coro: “Alla fine, Luis Alberto non si muoverà da qui“.
Queste mancate partenze – soprattutto quella dell'andaluso, che aveva espresso la volontà di tornare nella sua Siviglia – fanno sospirare di sollievo i propri tifosi, ma bloccano anche dei potenziali innesti che erano stati accostati al club capitolino negli scorsi giorni, o addirittura nelle scorse settimane. Recentemente si è parlato dell'opportunità di rilevare dal Tottenham in prestito con diritto di riscatto fissato a 17 milioni il centrocampista Lo Celso. Su di lui c'era anche l'interesse di Fiorentina e Villarreal (dove ha giocato gli ultimi mesi), e infatti la scelta alla fine è ricaduta proprio sul Submarino Amarillo.
Ben più longevo è invece il corteggiamento nei confronti di Ilic, classe 2001 dell'Hellas Verona, con cui la Lazio da tempo ormai avrebbe trovato l'intesa sui 15 milioni di euro. Di lui si è sempre parlato come alternativa a Luis Alberto, eppure le parti si sarebbero incontrate anche negli ultimi giorni. Prima, però, delle dichiarazioni rilasciate su quest'ultimo. Resta dunque da capire se i biancocelesti possano decidere comunque di puntare sul serbo o se la trattativa si sia definitivamente arenata date le ultime contingenze.
Mercato finito o c'è dell'altro?
Tra le dichiarazioni rilasciate dal presidente Lotito, ne spicca soprattutto una: “Il nostro mercato, così, è completo e finito“. Vero, sono state rilasciate nel momento in cui veniva messa la parola fine alle telenovele Milinkovic e Luis Alberto, ma semplicemente il messaggio sembrerebbe non vero.
In entrata, il dubbio riguarda il terzino sinistro che Sarri sembrerebbe volere davvero tanto. Il candidato principale è Emerson Palmieri, già allenato ai tempi del Chelsea, che – dopo aver comprato Cucurella – sarebbe disposto a lasciarlo partire anche in prestito con diritto di riscatto fissato a 8-10 milioni. Tre gli ostacoli: lo stipendio da 4,5 milioni annui, che l'italo-brasiliano sembrerebbe però disposto a ridursi, la concorrenza di squadre a lui accostate da media nazionali e internazionali come Atalanta, Juventus e soprattutto Nottingham Forest, West Ham e Nizza e l'uscita di un pari ruolo dalla rosa biancoceleste.
Il nome individuato ormai da diverse settimane è quello di Hysaj, fedelissimo di Sarri che però non ha convinto al suo primo anno alla Lazio. Il problema è che il Valencia di Gattuso non sembrerebbe intenzionato ad affondare il colpo, e per l'albanese non parrebbe esserci esattamente la fila.
Il mercato in uscita, poi, sarebbe in realtà ancora ricco di almeno tre protagonisti da dover piazzare il prima possibile. Innanzitutto c'è Acerbi, la cui separazione dai biancocelesti era ormai risaputa già da prima della conclusione dell'ultimo campionato. Il difensore, però, ha rifiutato la corte del Monza – che ha virato su Pablo Marì – e starebbe continuando invano ad attendere un'offerta da squadre nel giro delle coppe europee. Sopravvive l'accostamento all'Inter, ma non sappiamo ancora per quanto. La richiesta è di 4 milioni, l'ingaggio da 2,5.
Sempre in ottica cessioni, la Lazio ha poi fretta di piazzare due centrocampisti come Akpa Akpro, che ha ricevuto sondaggi da Cremonese e Sampdoria, e Kiyine. Sembrano profili che possono avere mercato tra bassa Serie A e alta Serie B, ma al momento non sembra esserci nulla di particolarmente concreto e il tempo passa inesorabilmente.
Menzione finale per Ahmed Sanogo, attaccante italo-ivoriano classe 2004 della Vis Pesaro per cui i biancocelesti sembrerebbero a un passo dalla chiusura. Si tratta comunque di un colpo in prospettiva, più che di un rinforzo immediato per la prima squadra.
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