
I fallimenti più incredibili nella storia europea della Juventus: dal Porto al Lione, dall’Ajax al Deportivo La Coruna, dal Galatasaray al Bordeaux, fino al piccolo Wiener
È successo di nuovo. Ancora una volta, la Juventus delude malamente in Champions League. Quando il gioco si fa duro, la Vecchia Signora smette di giocare.
Un po’ a sorpresa, o forse no, la Juventus viene eliminata agli ottavi di finale di Champions League. Per il terzo anno consecutivo. Stavolta il suo carnefice è stato il Villarreal di Unai Emery, allenatore che tanto bene ha fatto nella sua storia in campo internazionale. Gli spagnoli sono stati bravi e fortunati, ed hanno buttato fuori dalla competizione i bianconeri.
Dopo l’1-1 dell’andata, la Juventus ha perso clamorosamente 0-3 al ritorno all’Allianz Stadium. Due calci di rigore ed una rete da calcio d’angolo, è vero, ma poco importa. Nel primo tempo i padroni di casa potevano andare in vantaggio almeno in due occasioni con Morata e Vlahovic, ma poco importa. Le assenze per Massimiliano Allegri hanno pesato, ma poco importa.
L’esito è scioccante. Non solo per la Juve ma anche per il campionato italiano intero. Ancora una volta, nessuna squadra di Serie A è tra le migliori 8 formazioni d’Europa. La Juventus come società ha fallito ancora, e i tifosi bianconeri non sanno più cosa pensare.
Sono infatti diverse nella storia le batoste europee per la Vecchia Signora. Oltre a quello di ieri sera, ecco i fallimenti più cocenti della Juventus nella storia della Champions League.
Ottavi di finale 2020/21 – Porto
La passata stagione la Juventus di Andrea Pirlo è stata eliminata agli ottavi di finale dal Porto di Sergio Conceiçao. I bianconeri hanno giocato male la gara d’andata in Portogallo, facendosi sorprendere nei primi minuti di entrambi i tempi. Dopo 2 minuti Taremi ha approfittato dell’errore clamoroso di Bentancur; stessa cosa ha fatto Marega al 46’, che ha bucato la difesa bianconera come se fosse la cosa più facile da fare. Nel finale, Chiesa è riuscito a metterci una pezza e a riequilibrare il risultato in vista della gara di ritorno (2-1).
Le cose non vanno però come Pirlo sperava, anche se in questo caso la (s)fortuna ha giocato un ruolo fondamentale. Ad aprire le danze è stato Sergio Oliveira su rigore. Torino gelata, ma riscaldata subito ad inizio secondo tempo dal miglior giocatore per distacco della scorsa stagione: Federico Chiesa. Al 49’ gran gol di destro a giro su appoggio di Cristiano Ronaldo, poi al 63’ rete di testa su cross al bacio di Cuadrado. Sul 2-1 la partita va ai tempi supplementari, con gli ospiti che sono anche in un uomo in meno per l’espulsione di Taremi. A 5’ dal termine arriva però la punizione sempre di Sergio Oliveira, che spegne le speranze bianconere. Inutile il gol di testa allo scadere di Rabiot. Finisce 3-2 per la Juve, ma non basta.
Senza Chiellini e Dybala – tanto per cambiare – infortunati, la Juventus non è riuscita a ribaltare il risultato. O meglio, ci è riuscita, ma in virtù della regola del gol in trasferta a passare il turno è stato proprio il Porto.
Ottavi di finale 2019/20 – Lione
Altrettante dolorosa fu l’eliminazione agli ottavi di finale nella stagione 2019/20, quando la Juventus venne buttata fuori dall’umile Lione guidato da Memphis Depay. Quella fu una stagione molto particolare per i bianconeri, che salutavano Allegri dopo 5 anni di dominio ed abbracciavano a sorpresa Maurizio Sarri. Il mister non è però riuscito ad inculcare i suoi principi di gioco ai giocatori, e il resto è storia.
La gara d’andata in Francia è stata una delusione. Una Juve spenta e con poche idee non è riuscita a rispondere alla rete di Tousart alla mezz’ora, incassando un 1-0 pesante. Al ritorno le cose andarono diversamente, ma ancora una volta il regolamento non premiò i bianconeri. In un’atmosfera da brividi vista l’assenza del pubblico nel periodo post-lockdown, i padroni di casa hanno battuto inutilmente 2-1 i francesi.
Ad andare in vantaggio sono stati però proprio gli ospiti con un rigore del loro uomo simbolo, Depay. Poi è salito in cattedra Cristiano Ronaldo, che non è però riuscito a ripetere l’impresa compiuta 2 anni prima contro l’Atletico Madrid. La sua doppietta – prima di rigore al termine del primo tempo e poi di sinistro dalla distanza al 60’ – è stata inutile: la gara dell’Allianz Stadium è terminata 2-1 e, visto il gol subito, a passare il turno è stato proprio il Lione.
Quarti di finale 2018/19 – Ajax
Cocente e sorprendente, soprattutto viste le due cavalcate precedenti, fu anche l’eliminazione nella stagione 2018/19. Stavolta però ai quarti di finale.
La Juventus di Allegri – all’ultimo anno della sua prima parentesi bianconera – veniva da due finali perse (con Barcellona e Real Madrid) negli anni passati, e con l’arrivo di Cristiano Ronaldo pensava che sarebbe riuscita ad arrivare fino in fondo ed alzare finalmente quella coppa che manca dal 1996. Così però non è stato, perché sulla sua strada ha trovato un grandissimo Ajax, che agli ottavi aveva addirittura già eliminato il Real Madrid. Quella squadra, guidata da talenti come De Jong, De Ligt, Tadic e Van de Beek, ha prima pareggiato l’andata all’Amsterdam Arena, e poi vinto il ritorno all’Allianz Stadium.
Il primo atto in Olanda terminò 1-1. Ad andare in vantaggio fu proprio la Juventus con la rete, tanto per cambiare, di Cristiano Ronaldo sul finire del primo tempo. A pareggiare i conti ci ha pensato poi il brasiliano Neres con una bella azione in solitaria sulla sinistra. L’X sembrava un bel pareggio per il club juventino, che tornò a Torino convinto di vincere il ritorno davanti ai propri tifosi. Ciò però non avvenne, anzi.
E pensare che la Vecchia Signora passò anche in vantaggio al 28’ con il gol ancora di Ronaldo, sempre di testa. Pochi minuti dopo, però, Van de Beek ha pareggiato i conti, e nella ripresa ci ha pensato capitan De Ligt a far valere il suo strapotere fisico in area di rigore. Proprio il centrale olandese veste oggi la casacca bianconera, ma in quell’occasione diede davvero un grande dispiacere ai suoi futuri nuovi tifosi. 1-2 decisivo! Ajax vincente e Juventus clamorosamente eliminata.
Fase a gironi 2013/14 – Real Madrid, Galatasaray e Copenhagen
Alla terza ed ultima stagione di Antonio Conte sulla panchina della Juventus, i bianconeri hanno clamorosamente toppato in Champions League. Dopo 2 anni di dominio in Serie A (poi ne sarebbero arrivati altri 7 consecutivi), la Juve non è riuscita a rispettare le attese sul campo internazionale.
Ai gironi Conte ha pescato il Real Madrid di Cristiano Ronaldo, che ha ovviamente dominato il gruppo ed avrebbe poi vinto il trofeo finale. Ma poi Galatasaray e Copenhagen, squadre sulla carta inferiori. I turchi però hanno fatto davvero male alla Vecchia Signora, che è letteralmente caduta nella trappola di Istanbul.
All’ultima giornata, con un vantaggio di 2 punti, la Juventus è annegata nella bufera di neve che ha colpito la Turchia in quei giorni. Prima il rinvio del match al giorno successivo, poi la disputa della gara su un campo a dir poco impraticabile. Guidato da campioni come Drogba e Sneijder – e da Felipe Melo, vecchia conoscenza bianconera – la Juventus è stata sconfitta 1-0, perdendo così il secondo posto e l’opportunità di ripetere quanto di buono fatto l’anno prima.
Fase a gironi 2009/10 – Bordeaux, Bayern Monaco e Maccabi Haifa
Andando un po’ più indietro con gli anni, si ricorda un’altra eliminazione dolorosa. Quello però era un periodo del tutto differente, un’epoca in cui la Juventus non era ancora tornata grande dopo Calciopoli e la retrocessione in Serie B.
Era la stagione 2009/10, la seconda dal ritorno nell’Europa che conta per i bianconeri. La Vecchia Signora allora era guidata in campo da un certo Alessandro Del Piero, mentre in panchina in quel momento c’era mister Ciro Ferrara. Stagione deludente per la Juventus, che fece malissimo non solo in Serie A ma anche e soprattutto in Europa.
I bianconeri furono infatti eliminati addirittura ai gironi di qualificazione. Sorteggiati con Bayern Monaco, Bordeax e Maccabi Haifa, la Vecchia Signora chiuse al terzo posto dietro a francesi e tedeschi. I bavaresi – che avrebbero poi perso la finalissima a Madrid contro l’Inter – erano inarrivabili per quella Juve, ma il Bordeaux ha giocato davvero un brutto scherzo alla squadra di Ferrara. E pensare che proprio loro dominarono il raggruppamento, chiudendo al primo posto con 16 punti conquistati. Al secondo il Bayern Monaco con 10, terza invece la Juventus con 8. Decisiva l’ultima giornata, quando i bianconeri arrivano allo scontro diretto casalingo coi bavaresi a +1: bastava un pareggio per passare il turno, ma i tedeschi hanno dominato la Vecchia Signora vincendo per 1-4.
A seguire però la Juventus, se possibile, fece ancora peggio. Scesa in Europa League, infatti, la squadra bianconera venne subito eliminata agli ottavi di finale dall’umile Fulham. Dopo aver vinto 3-1 la gara d’andata a Torino, perse il ritorno a Londra addirittura per 1-4. Che delusione!
Ottavi di finale 2003/04 – Deportivo La Coruna
Tornando ancora indietro, ecco un’altra delusione bianconera. Specialmente se si considera che l’anno prima la Juventus aveva perso la finale contro il Milan solo ai calci di rigore. E invece, l’incredibile Deportivo La Coruna le ha eliminate entrambe: prima i bianconeri agli ottavi e poi proprio il Diavolo campione in carica ai quarti, con una rimonta davvero impossibile.
Lo squadrone di Marcello Lippi è stato letteralmente ipnotizzato dai vari Tristan, Pandiani, Luque e Valeron. Il terzetto offensivo che ha fatto tremare il mondo in quegli anni – Del Piero, Trezeguet e Nedved – non ha potuto nulla, segnando 0 gol in 180 minuti.
I bianconeri hanno perso prima l’andata in Spagna per 1-0 (Luque), e poi il ritorno allo Stadio Delle Alpi di Torino. Sempre 0-1, firmato Pandiani. Delusione, sorpresa e applausi allo stesso tempo.
Primo turno 1958/59 – Wiener Sportklub
Infine, quando la Champions League ancora si chiamava Coppa dei Campioni, c’è una batosta che rimane indimenticabile nei libri dei record.
Al primo turno dell’edizione 1958/59, infatti, la Juventus di Sivori, Boniperti e Charles venne clamorosamente eliminata dal piccolo Wiener Sportklub, club austriaco che milita oggi nella terza serie nazionale.
Dopo il 3-1 dell’andata a Torino, i bianconeri vennero letteralmente distrutti al ritorno in Austria. Il Wiener vinse in maniera incredibile, rifilando un 7-0 senza precedenti alla ben più quotata Vecchia Signora. Questo fu però solo il primo grande, brutto, fallimento europeo nella storia della Juventus.
