Stilata la classifica dei migliori arbitri della storia del calcio. Pierluigi Collina vince il premio, precedendo Aston e Vautrot. Presenti anche Webb e Frappart
La rivista France Football, nota soprattutto per il Pallone d'oro, dopo aver proposto la squadra dei migliori giocatori di sempre, ha stilato un'altra classifica che stavolta vede in testa un italiano. Si tratta della classifica riservata ai migliori arbitri della storia del calcio. Al primo posto di questa speciale graduatoria infatti si trova Pierluigi Collina. Il fischietto bolognese è stato premiato dalla rivista francese con le seguenti parole:
“Quando si parla di arbitri, il primo nome che viene in mente è il suo. Dal debutto nel 1977 al suo addio nel 2005, Collina ha scritto la storia del calcio“.
L'arbitro italiano precede, nella classifica, fischietti passati alla storia per diversi motivi. Al secondo posto infatti si trova Ken Aston, un direttore di gara inglese considerato un innovatore del calcio moderno per le sue invenzioni. Dopo di lui, chiude il podio il francese Michel Vautrot, protagonista di tantissime finali sia per club che per nazionali.
Nel resto della classifica si alternano nomi più recenti e conosciuti a quelli più datati. L'inglese Mike Dean e la sorpresa Stephanie Frappart (primo arbitro donna in Champions League) sono i direttori di gara ancora in attività, mentre si sono ritirati da poco Markus Merk (più volte nominato miglior arbitro di Germania) e Howard Webb, l'ex poliziotto inglese protagonista per molto tempo della Premier League e delle competizioni internazionali. Andando indietro nel tempo, France Football inserisce in classifica il tunisino Ali Bennaceur, noto per non aver visto la “mano de Dios” di Maradona, oltre all'olandese Charles Corver e allo scozzese Ian Foote.
1 – Pierluigi Collina (Italia)
Considerato da molti il miglior arbitro italiano di sempre, Pierluigi Collina vince il premio di miglior arbitro della storia del calcio. L'ex direttore di gara italiano, ha arbitrato 467 partite in carriera e oggi ricopre il ruolo di Presidente della Commissione Arbitri della FIFA. Collina ha avuto sempre un'ottima reputazione anche all'estero, non solo per le sue capacità ma soprattutto per la sua personalità in campo. Il rapporto diretto con i giocatori ha consentito a Collina di essere rispettato sia in Serie A che in campo internazionale.
Nella sua carriera, tra le partite più importanti ci sono sicuramente la finale di Coppa Campioni 1998/99, la finale del Mondiale 2002 e la finale di coppa Uefa 2003/04. Collina fu l'arbitro della discussa partita Perugia-Juventus: dopo la sospensione per 71 minuti a causa di un violento nubifragio, Collina decise di far riprendere la partita e la Juventus con una sconfitta perse lo scudetto in favore della Lazio. Questo premio si aggiunge a quello dell'IFFHS (federazione mondiale di storici e statistici del calcio) che ha premiato Collina come miglior arbitro al mondo tra 1998 e 2005. Il fischietto bolognese inoltre è entrato nel 2011 nella Hall of Fame del calcio italiano.
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2- Ken Aston (Inghilterra)
Oltre ad essere un insegnante e un ex soldato dell'esercito britannico, Ken Aston fu un innovatore nel settore dell'arbitraggio. Al fischietto inglese infatti vengono attribuite l'invenzione dei cartellini, la sostituzione dell'arbitro con “l'antenato del quarto uomo”, l'introduzione delle bandierine gialle per i guardalinee, e l'uso della lavagna per indicare le sostituzioni. Aston raccontò che l'idea dei cartellini gli venne pensando a un semaforo, dopo un curioso episodio durante il mondiale del 1966: un giocatore espulso si rifiutò di abbandonare il campo e la partita fu sospesa per 11 minuti; l'arbitro inglese penso ad un modo per evitare la ripetizione di episodi simili e inventò i cartellini gialli per le ammonizioni e i rossi per le espulsioni.
La sua carriera fu lunga, fra gli anni '50 e '70. Nonostante le sue numerose invenzioni, il nome di Aston viene ricordato soprattutto fra i tifosi italiani, per la Battaglia di Santiago, durante i mondiali in Cile del 1962. Nella partita Cile-Italia infatti, l'inglese espulse due italiani per falli duri, ma non sanzionò i pugni del cileno Sanchez nei confronti dei giocatori azzurri.
3- Michel Vautrot (Francia)
Vautrot svolse la sua carriera di arbitro dalla fine degli anni '70 all'inizio degli anni '90. Il fischietto francese, indicato per due volte come miglior arbitro dell'anno (1988 e 1989), ha diretto diverse finali consecutivamente: coppa Intercontinentale 1983, coppa Uefa 198/85, Coppa dei Campioni 1985/86. In campo internazionale invece fu protagonista sia di due mondiali sia di due europei. Durante la sua carriera, venne coinvolto nel 1984 in uno scandalo che riguardò la partita Roma-Dundee United, semifinale di Coppa dei Campioni, in cui i dirigenti della Roma vennero accusati di tentata corruzione dell'arbitro, dopo aver offerto a Vautrot 100 milioni di lire per ribaltare il risultato dell'andata.
4- Markus Merk (Germania)
Il tedesco Merk, è stato eletto per ben sette volte miglior arbitro di Germania. Oltre alla sua professione di dentista, Merk ha diretto la finale degli Europei del 2004, la finale della Coppa delle Coppe nel 1997, ma soprattutto la finale della Champions League del 2003 a Manchester, fra Milan e Juventus. Oltre ad essere inserito in questa speciale classifica, il tedesco è stato premiato dall'IFFHS come miglior arbitro dell'anno per tre volte (2004, 2005, 2007). Nella sua carriera ha diretto in totale 338 partite di Bundesliga e 49 partite di Champions League.
5- Charles Corver (Olanda)
Corver inizia la sua carriera da calciatore e dopo il ritiro a causa di un infortunio diventa uno dei più importanti arbitri europei e mondiali. La sua carriera si svolge principalmente negli anni '70, tra le sue partite più importanti ci sono: la finale di Coppa Intercontinentale del 1974, la finale di andata di Coppa Uefa 1976/77 tra Juventus e Athletic Bilbao, la finale di Coppa dei Campioni 1977/78, e a fine carriera la finale di Coppa Uefa del 1983. L'arbitro olandese viene ricordato per la prima partita di un mondiale finita ai calci di rigore (Germania Ovest-Francia, 1982): in quella stessa partita il francese Battiston, dopo un'entrata pericolosa del portiere Schumacher restò a terra privo di sensi per circa un minuto, ma Corver non sanzionò in alcun modo l'intervento.
6- Mike Dean (Inghilterra)
Mike Dean è un arbitro inglese ancora in attività, dopo aver iniziato la sua carriera in Premier League nel 2000. A causa del raggiungimento del limite di età di 45 anni, dal 2013 non è più un arbitro internazionale ma continua a dirigere le partite del massimo campionato inglese da ormai 20 anni. Nella sua carriera non ha mai arbitrato importanti finali internazionali. L'unica finale importante, oltre al Community Shield del 2004 fra Arsenal e Manchester United, risale alla finale di FA Cup del 2008 fra Arsenal e Portsmouth. Un episodio curioso, ma pericoloso per il direttore di gara inglese, si verificò nel 2009, quando durante una partita Dean venne colpito da una monetina lanciata da un tifoso del Cardiff.
7- Ian Foote (Scozia)
Anche Foote, come Corver, inizia la sua carriera di arbitro negli anni '70, dopo aver abbandonato quella di calciatore. Corver è considerato uno dei migliori arbitri di sempre del campionato scozzese. Corver di professione faceva il commerciante di thè, e morì abbastanza giovane all'età di 62 anni. Viene ricordato soprattutto dai tifosi francesi, per il suo arbitraggio controverso durante la partita di qualificazione ai mondiali del 1978, fra Bulgaria e Francia appunto. I francesi riuscirono a qualificarsi nonostante il rigore, inventato secondo i francesi ma assegnato da Foote, e fortunamente sbagliato dal bulgaro Bonev.
8- Ali Bennaceur (Tunisia)
Il tunisino Ali Bennaceur, è stato uno degli arbitri più longevi come carriera internazionale. Il direttore di gara ha fatto parte della delegazione FIFA dal 1976 al 1991, ben 15 anni. Ma il nome di Bennaceur, non viene ricordato per la sua carriera, ma soprattutto per una partita passata alla storia del calcio. Il tunisino infatti diresse il quarto di finale dei mondiali 1986 fra Argentina e Inghilterra, la famosa partita in cui Diego Armando Maradona segnò due dei suoi gol più iconici. Il secondo fu lo slalom incredibile fra tutti i giocatori inglesi. Il primo fu il gol della “mano de Dios”. In quella occasione, Bennaceur convalidò il gol dell'argentino non accorgendosi del tocco di mano.
9- Stephanie Frappart (Francia)
Stephanie Frappart è ormai nota al grande pubblico, per essere stata la prima donna ad arbitrare una partita di calcio maschile in Champions League (Juventus-Dinamo Kiev). La Frappart detiene oltre a questo diversi altri primati. Nel 2014 infatti, la francese diventa la prima donna ad ad arbitrare una partita di calcio maschile della Ligue 2. Oltre a dirigere le partite del campionato femminile, nel 2019 ottiene un nuovo riconoscimento per le sue capacità: è la prima donna a dirigere una finale di Supercoppa europea di calcio maschile (Liverpool-Chelsea). Prima dell'esordio in Champions League, ha arbitrato anche una partita di calcio maschile nei gironi di Europa League.
10 – Howard Webb (Inghilterra)
Chiude la classifica di France Football, un altro inglese: Howard Webb. L'ex agente di polizia, è considerato da molti uno dei migliori arbitri di sempre, e la sua carriera lunga 25 anni ne è la conferma. Webb ha diretto due partite importanti: la finale di Champions League 2009/10 fra Inter e Bayern Monaco, e la finale dei mondiali 2010 in Sudafrica fra Olanda e Spagna. Durante la sua carriera è sempre stato scelto per le partite più importanti sia in patria che nelle coppe europee. Si ritira nel 2014 e viene nominato direttore tecnico degli arbitri di Premier League. Webb viene ricordato anche per essere uno dei protagonisti del docufilm Kill the Referee. girato durante gli Europei 2008, e il cui titolo nasce proprio dalle minacce di morte ricevute dall'arbitro inglese dopo Austria-Polonia.