Nonostante fosse stato annunciato, il passaggio in viola del centrocampista ivoriano non sarebbe ancora stato finalizzato per alcune anomalie cardiache
Il suo trasferimento dall'Empoli alla Fiorentina è già stato annunciato dal club viola, eppure le operazioni nella pratica non sono state ancora finalizzate del tutto. Hamed Junior Traoré è una delle belle sorprese del campionato degli azzurri: un centrocampista classe 2000 che ha saputo ritagliarsi uno spazio importante in Serie A prima con Andreazzoli e poi con Iachini, imponendosi per le qualità tecniche e fisiche. Secondo quanto riportato da La Nazione, però, ci sarebbe una spiegazione dietro alla non chiusura definitiva delle pratiche di trasferimento, e magari anche dietro alle ultime panchine dell'ivoriano.
La sospetta patologia cardiaca
Nelle visite mediche effettuate lo scorso gennaio a Careggi, nel tracciato dell'elettrocardiogramma sotto sforzo di Traoré sono emerse delle anomalie che hanno insospettito i tecnici dell'istituto di Medicina dello Sport e dell'esercizio. La risonanza magnetica del 17 gennaio ha mostrato ulteriori anomalie che potrebbero segnalare una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro. L'aumento della dimensione del ventricolo potrebbe però esser dovuta anche soltanto all'attività intensa svolta dal 19enne, al quale è stato così rilasciato un certificato medico valido per soli 4 mesi, contro i soliti 12 di validità nel caso in cui non vengano rinvenuti sintomi o segni clinici. E nonostante l'Empoli continui a convocarlo (pur limitandone l'impiego) e faccia sapere che ci sarebbero altre squadre pronte a un'offerta nel caso in cui la Fiorentina si dovesse tirare indietro, al momento la cosa migliore è andare a fondo con i controlli per confermare o scongiurare il sospetto problema cardiaco. Soprattutto a qualche giorno dall'anniversario della scomparsa di Davide Astori.
Cos'è la cardiomiopatia aritmogena ventricolare
“Una patologia del muscolo cardiaco caratterizzata da anomalie funzionali e strutturali dovute alla sostituzione del miocardio (il normale tessuto muscolare cardiaco) con tessuto adiposo o fibro-adiposo“. Così è descritta dal sito dell'Humanitas, ospedale ad alta specializzazione, centro di Ricerca e sede di insegnamento universitario, la displasia o cadiomiopatia aritmogena del ventricolo destro. È una patologia a carattere progressivo e per questo presenta sintomi eterogenei, e ha una distribuzione familiare nel 30-50% dei casi.
Nell'elenco dei possibili trattamenti, la prima soluzione è un cambiamento dello stile di vita che escluda attività fisica rilevante. In caso di aritmie non controllabili con il trattamento medico si deve poi ricorrere all'ablazione transcatetere, mentre in casi limite viene installato un defibrillatore (prevalentemente quando sono però coinvolti entrambi i ventricoli). All'ablazione chirurgica è invece ricorso recentemente lo juventino Khedira per risolvere l'aritmia atriale diagnosticatagli.
Pillola di fanta
Solo panchina per Traoré nelle ultime due uscite del suo Empoli contro Sassuolo e Milan, con Acquah che ne ha preso il posto nell'undici titolare. Una scelta tecnica o di prevenzione? A gennaio sono diversi i fantallenatori che hanno investito sul 19enne come titolare low-cost e che ora potrebbero aver preso un granchio. SENZA VOTO