
Anche le tre italiane nel lotto degli avvertimenti UEFA dettati al fair play finanziario
Con l'avvento del Covid e le ingenti perdite da parte di tutte le società di calcio, ci eravamo un po' scordati del Fair Play Finanziario. I provvedimenti del FFP erano stati congelati dalla pandemia ma ora l' UEFA sta mettendo i conti un po' in ordine andando a scavare tra i bilanci di mezza Europa. La possibilità data dagli organi competenti ai club, vista l'eccezionalità della pandemia, è stata quella di spalmare le perdite accorpando quelle delle stagioni 2020 e 2021. In questo contesto è emerso che al 30 giugno 2021, ben 30 società non sono comunque riuscite a stare dentro i parametri imposti dai paletti del provvedimento. In Italia sono finite nel mirino Inter, Roma e Milan. Per l'Inter in particolare proprio “Inter Media and Comunication” in un comunicato annuncia l'apertura di un procedimento:
“Nell'ottobre 2021 abbiamo presentato alla UEFA i nostri calcoli relativi al requisito di pareggio per il Fair Play Finanziario (“FFP”) al 30 giugno 2021. Tali calcoli hanno dimostrato di non aver soddisfatto il requisito di pareggio come attualmente stabilito, e di conseguenza, la UEFA ha richiesto ulteriori informazioni nel novembre 2021.
Il 17 dicembre 2021 la UEFA ha comunicato ufficialmente che la revisione effettuata dalla Prima Camera CFCB dei requisiti di pareggio da noi fornite ha evidenziato un significativo disavanzo aggregato per il periodo di monitoraggio che copre i periodi di rendicontazione 2018, 2019, 2020 e 2021 e ha richiesto la presentazione delle nostre informazioni più aggiornate sul pareggio previste per il periodo di riferimento che termina in giugno 2022 (che abbiamo fornito il 20 gennaio 2022).
Il 14 febbraio 2022 la UEFA ci ha comunicato:
– la nomina di un membro relatore incaricato di accertare i fatti e raccogliere tutte le prove pertinenti (incluso un piano aziendale per il periodo FY23-FY25) ai sensi dell'articolo 12, paragrafo 2, delle regole procedurali;
– l’invito a partecipare a un'audizione dinanzi alla Prima Sezione CFCB nel marzo 2022 (data da confermare) presso la Casa del Calcio Europeo di Nyon (Svizzera), una volta che il membro segnalante avrà emesso le sue conclusioni sul caso del nostro club.
A causa dell'ampia gamma di misure disciplinari potenzialmente imposte dalla CFCB, nonché l'applicazione del principio di proporzionalità previsto dalle sue norme procedurali quando si considerano i fatti e le circostanze rilevanti che contribuiscono a una deviazione dalle regole della FFP, e tenuto conto delle significative discussioni in corso a livello istituzionale in merito alla riforma delle normative vigenti (considerando anche che sono presenti diversi club in tutta Europa violazione delle attuali regole di pareggio FFP), non siamo in grado di formulare aspettative in questa fase se la UEFA imporrà sanzioni a seguito del mancato rispetto il requisito del pareggio”. – la loro decisione di aprire un procedimento nei confronti del nostro club in conformità con l'Articolo 12 (1) delle regole procedurali che disciplinano il controllo finanziario dei club UEFA.”
In attesa che nel prossimo maggio vengano riscritte le regole del FFP (che entreranno in vigore presumibilmente nella stagione 2024/25), difficilmente verranno imposte sanzioni ai club, che comunque non sono da escludere. Le motivazioni vanno ricercate nel largo ventaglio di società coinvolte la cui esclusione minerebbe la qualità delle competizioni dei prossimi anni. Per ora le società a cui è stato notificato il procedimento sono solo tenute a presentarsi ad un colloquio formale. Se per l'Inter la convocazione è attesa per marzo, potrebbe essere in aprile quella che riguarda il Milan. Nelle prossime ore sono attese altre comunicazioni da parte del UEFA che potrebbero includere altri club tra cui la Juventus.
