Il Tas di Losanna ha emesso la sentenza definitiva dando ragione all’Inter che ha vinto la causa infinita contro il Sunderland per il riscatto di Alvarez
Sono passati due anni da quando il Sunderland si era rifiutato di pagare i 10,5 milioni di euro concordati in caso di salvezza per l’obbligo di riscatto di Ricky Alvarez, di proprietà dell’Inter. Il club inglese all’epoca dei fatti aveva giustificato il mancato pagamento facendo leva su un problema fisico al ginocchio del fantasista uruguaiano. Ma l’Inter non si è fatta spaventare dal rifiuto e ha subito fatto ricorso al Tas di Losanna per avere giustizia. Il punto principale del ricorso riguardava il fatto che nel contratto stipulato con il Sunderland ci fosse una clausola che imponeva al Sunderland di esercitare l’obbligo di riscatto in caso di salvezza a prescindere dai problemi fisici.
Proprio per questa clausola a due anni dal mancato pagamento la tenelovela è finita: il Tas ha dato ragione al club nerazzurro e il Sunderland sarà costretto a pagare i 10,5 milioni pattuiti nel 2015 in quattro rate. Una vittoria ritardata per il club di Corso Vittorio Emanuele che comunque aveva messo a bilancio i soldi della cessione di Alvarez già nella passata stagione.