In vista della partita contro la Roma, ha parlato il portiere dell'Inter Samir Handanovic
Ormai manca poco al ritorno della Serie A e per l'Inter si tratterà di un ritorno col botto. Nella 21^ giornata infatti, i nerazzurri saranno impegnati a San Siro contro la Roma. In vista proprio del ritorno del campionato – ai microfoni di Inter Tv – ha parlato il portiere dei nerazzurri Samir Handanovic. Lo sloveno ha iniziato parlando degli inizi di carriera: “Ho iniziato per divertimento come tutti, poi verso i 10-11 anni è nata la passione vedendo mio cugino. Sono stato sempre in porta a parte quando giocavamo a calcio a 5. Dal Domzale sono passato all'Udinese nel 2004-2005 con mister Spalletti ed ero il secondo portiere alle spalle di De Sanctis. Siamo arrivati quarti, storica qualificazione in Champions League. Poi il Treviso e, dopo Calciopoli, ci siamo ritrovati in Serie A. Avevo iniziato titolare, poi ho perso il posto e a gennaio sono passato alla Lazio come terzo portiere dietro Peruzzi e Ballotta“.
Oltre al calcio, il numero uno dell'Inter ha anche la passione per gli scacchi: “Questa passione nasce dalla mia famiglia, incuriosisce il livello che si può raggiungere. L'alfiere nella nostra squadra? Penso sia Santon. La torre è Skriniar. La regina dico Borja Valero. Il cavallo, invece, è Perisic: ha una forza come un cavallo“.
Si passa alle parate più belle e al VAR: “Le parate decisive mi caricano, ovviamente. Capisci subito di aver fatto qualcosa di buono, importante in una partita. Ti esaltano. Ma non mi sento un eroe, ci credo poco negli eroi. Però mi piace il soprannome Batman, che mi ha dato Scarpini. Julio Cesar è stato veramente forte, ha contribuito ai titoli del club. Il VAR mi piace, anche se si perde un po' di emozione. Sono a favore, specie in Italia dove si vive di polemica“.
In chiusura, sul suo futuro: “Non ho pensato a tante cose, era il mio obiettivo arrivare in un grande club. Un sogno che si è avverato. Io una bandiera? Sì, qui sto bene e c'è tutto per fare risultati e riportare l'Inter dove merita di stare. Siamo un grande gruppo, molto merito di Spalletti ma anche dei ragazzi, ottimi calciatori e persone a posto. Restare qui per sempre? Non dipende solo da me, bisogna vedere uno come sta“.
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La prima metà di stagione di Samir Handanovic è stata di altissimo livello. Il portiere sloveno ha totalizzato 21 presenze, in nove delle quali è riuscito a tenere inviolata la porta. INSUPERABILE