È una notte di maggio che sa di storia. Una notte che riporta indietro il tempo di due decenni, quando Milano era il centro del calcio europeo e le sue due squadre si contendevano il pass per la finale di Champions League. Una notte che vede di nuovo protagoniste Inter e Milan, in un derby che vale più di una stagione. Un derby che si gioca stasera, martedì 16 maggio, alle ore 21.00 allo stadio San Siro, con i nerazzurri avanti per 2-0 dopo la vittoria dell’andata.
Un derby che richiama alla memoria quello del 2003, quando i rossoneri passarono il turno grazie alla regola dei gol in trasferta dopo lo 0-0 dell’andata e il 1-1 del ritorno. Un derby che mette a confronto le formazioni di oggi con quelle di vent’anni fa, per scoprire le differenze e le somiglianze tra due epoche diverse ma altrettanto affascinanti.
Siete pronti a rivivere le emozioni dell’euroderby? Allora seguiteci in questo articolo, dove vi racconteremo la cronaca della partita del 2003 e il confronto con le formazioni del 2023. Buona lettura!
Inter-Milan 2003: il gol in trasferta che decise la finale di Champions
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Il 13 maggio 2003 si giocò una partita che entrò nella storia del calcio italiano e mondiale. Il ritorno della semifinale di Champions League tra Inter e Milan, il secondo euroderby dopo quello dell’andata finito 0-0. Un derby che aveva il sapore di una finale anticipata, con due squadre piene di campioni e di rivalità. Un derby che si risolse con un gol in trasferta, quello di Shevchenko al 45’ del primo tempo, che permise al Milan di Carlo Ancelotti di accedere alla finale di Manchester contro la Juventus. Un derby che fece soffrire e gioire i tifosi rossoneri, che videro il loro sogno europeo avvicinarsi. Un derby che fece piangere e arrabbiare i tifosi nerazzurri, che videro sfumare la possibilità di tornare a vincere la coppa dalle grandi orecchie dopo 37 anni.
La cronaca della partita: un susseguirsi di emozioni e colpi di scena
L’Inter di Hector Cúper parte forte e cerca il gol con Recoba e Crespo, ma Abbiati è attento. Il Milan si affida alle giocate di Rui Costa e alla velocità di Shevchenko e Inzaghi, ma Toldo è reattivo. Al 45’ arriva il momento chiave: su assist di Seedorf, il cerbiatto rossonero batte Toldo in uscita. Il Milan passa in vantaggio e l’Inter è costretta a segnare due gol per ribaltare il risultato. Nella ripresa l'hombre vertical cambia modulo e inserisce Martins al posto di Recoba.
L’Inter attacca con più convinzione e crea diverse occasioni pericolose. Al 83’ Martins trova il gol del pareggio vincendo un rimpallo fortuito con Paolo Maldini e battendo Abbiati. L’Inter ci crede e spinge ancora, ma il Milan resiste con ordine e grinta. Cúper gioca la carta Kallon al posto di Crespo. L’attaccante sierraleonese ha la palla buona per segnare. Ma Abbiati nega il gol con un miracolo, respingendo con il polpaccio una conclusione da distanza ravvicinata. Il Milan tiene fino al triplice fischio dell’arbitro e festeggia la qualificazione alla finale. L’Inter resta a terra, incredula e disperata.
Tabellino dell’incontro:
Inter – Milan 1-1 (Shevchenko 45’+1, Martins 83’)
Inter: Toldo; J. Zanetti, F. Cannavaro, Materazzi, Córdoba; Sérgio Conceição, C. Zanetti, Di Biagio (Dalmat 46’), Emre Belözoğlu; Recoba (Martins 46’), Crespo (Kallon 71’) All. Cúper
Milan: Abbiati; Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze; Gattuso, Pirlo (Brocchi 89’), Seedorf; Rui Costa (Ambrosini 64’); Shevchenko, Inzaghi (Serginho 80’) All. Ancelotti
Inter-Milan 20 anni dopo: le formazioni a confronto
È una sfida che vale una finale, una partita che fa vibrare i cuori di due città e di milioni di tifosi in tutto il mondo. Inter e Milan si ritrovano a contendersi l’accesso all’atto conclusivo della Champions League dopo 20 anni da quella storica semifinale del 2003, quando i rossoneri ebbero la meglio sui cugini grazie alla regola dei gol in trasferta. Da allora, molte cose sono cambiate: giocatori, allenatori, presidenti, ma non la passione e la rivalità che animano questo derby d’Europa. Come sono cambiate le due squadre in questi due decenni? Quali sono i punti di forza e le debolezze delle formazioni attuali rispetto a quelle del passato? Proviamo a confrontarle ruolo per ruolo, partendo dai portieri.
Tra i pali, duello tra sicurezza e spettacolarità
Nel 2003, i portieri delle due milanesi erano due italiani: Christian Abbiati per il Milan e Francesco Toldo per l’Inter. Entrambi erano affidabili e solidi, ma non avevano l’esplosività e la reattività dei loro successori. Abbiati era un portiere sobrio e posizionato, che non si faceva mai sorprendere da tiri imprevedibili. Toldo era un portiere carismatico e leader, che sapeva infondere sicurezza alla sua difesa. Entrambi avevano una buona tecnica con i piedi, ma non erano abituati a partecipare alla costruzione del gioco.
Nel 2023, i portieri delle due milanesi sono due stranieri: Mike Maignan per il Milan e André Onana per l’Inter. Entrambi sono portieri moderni e completi, che sanno fare la differenza con le loro parate. Maignan è un portiere fenomenale, che ha dimostrato di essere uno dei migliori al mondo con le sue prestazioni in Serie A e in Champions League. Onana è un estremo difensore spettacolare, che ha una grande tecnica con i piedi e sa lanciare l’azione con i suoi passaggi. Entrambi sono portieri coraggiosi e reattivi, che non esitano a uscire dalla propria area per anticipare gli avversari.
Reparti difensivi a confronto: tra esperienza e velocità
Nel 2003, le difese delle due milanesi erano composte da giocatori esperti e affermati, che avevano già vinto trofei importanti. Il Milan schierava una linea a quattro con Costacurta, Nesta, Maldini e Kaladze. Una difesa di gran classe e personalità, che sapeva leggere le situazioni e anticipare le mosse degli attaccanti. L’Inter rispondeva con una linea a quattro con Javier Zanetti, Cannavaro, Materazzi e Córdoba. Una difesa di grande carattere e grinta, che non si lasciava intimidire da nessuno e combatteva su ogni pallone.
Nel 2023, le difese delle due milanesi sono composte da giocatori giovani e veloci, che devono ancora confermarsi al massimo livello. Il Milan schiera una linea a quattro con Calabria, Thiaw, Tomori e Theo Hernandez. Una difesa di grande dinamismo e aggressività, che sa impostare il gioco e spingere in avanti. L’Inter risponde con una linea a tre con Darmian, Acerbi e Bastoni. Una difesa di grande qualità e intesa, che sa coprire gli spazi e uscire palla al piede.
Centrocampo a confronto: tra equilibrio e fantasia
Nel 2003, i centrocampi delle due milanesi erano composti da giocatori equilibrati e completi, che sapevano svolgere sia compiti di interdizione che di impostazione. Il Milan schierava un triangolo con Gattuso, Pirlo e Seedorf. Un centrocampo di grande sostanza e classe, che sapeva recuperare palloni e lanciare gli attaccanti. L’Inter rispondeva con un quadrato con Sérgio Conceição, Cristiano Zanetti, Di Biagio ed Emre Belözoğlu. Un centrocampo di grande corsa e grinta, che sapeva pressare gli avversari e creare superiorità numerica.
Nel 2023, i centrocampi delle due milanesi sono composti da giocatori fantasiosi e creativi, che sanno inventare giocate decisive e sorprendere le difese. Il Milan schiera una mediana composta da Krunic e Tonali, due giocatori con grande spirito di sacrificio, con il secondo pronto a far ripartire e illuminare le trame offensive del Diavolo. L’Inter risponde con un quintetto con Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu e Dimarco. Un centrocampo di grande qualità e versatilità, che sa cambiare ritmo e schema a seconda delle situazioni.
In attacco, duello tra potenza e intesa
Nel 2003, gli attacchi delle due milanesi erano composti da giocatori potenti e letali, che sapevano sfruttare ogni occasione per andare a segno. Il Milan schierava una coppia con Shevchenko e Inzaghi. Un attacco di grande forza fisica e fiuto del gol, che sapeva finalizzare le azioni create dal centrocampo. L’Inter rispondeva con una coppia con Recoba e Crespo. Un attacco imprevedibile e cinico sotto porta, che sapeva crearsi gli spazi con le loro giocate.
Nel 2023, gli attacchi delle due milanesi sono composti da giocatori con grande intesa e complementari, che sanno combinare tra loro per disorientare le difese. Il Milan schiera un quartetto con Giroud come unica punta supportato da Leao sulla sinistra, Brahim Diaz al centro e Saelemaekers sulla destra. Un attacco di grande intelligenza tattica e capacità di dialogo, che sa variare le posizioni e le soluzioni offensive. L’Inter risponde con la coppia con Lautaro Martinez e Dzeko, Big Rom in panca pronto a subentrare nella ripresa.
I moduli a confronto, duello tra tradizione e innovazione
Nel 2003, i moduli delle due milanesi erano composti da schemi tradizionali e consolidati, che rispecchiavano la filosofia dei loro allenatori. Il Milan di Ancelotti schierava un 4-3-1-2 con Rui Costa alle spalle di Shevchenko e Inzaghi. Un modulo di grande equilibrio e fluidità, che sapeva sfruttare la qualità del trequartista e la potenza delle due punte. L’Inter allenata da el hombre vertical rispondeva con un 4-4-2 con Recoba e Crespo in attacco. Un modulo di grande solidità e verticalità, che sapeva sfruttare la velocità degli esterni e l'estro delle due punte.
Nel 2023, i moduli delle due milanesi sono composti da schemi innovativi e flessibili, che si adattano alle caratteristiche dei loro giocatori. Il Milan schiera un 4-2-3-1 con Brahim Diaz come trequartista e Giroud come unica punta. Un modulo di grande dinamismo e creatività, che sa sfruttare la tecnica dei trequartisti e la presenza fisica della punta. L’Inter risponde con un 3-5-2 con Lautaro Martinez e Dzeko in attacco e Calhanoglu in cabina di regia. Un modulo di grande versatilità e varietà, che sa sfruttare la qualità dei centrocampisti e l’intesa delle due punte.
Inter-Milan: le due formazioni per la sfida di ritorno
È tutto pronto per il ritorno della semifinale di Champions League tra Inter e Milan, che si affrontano a San Siro dopo il 2-0 dell’andata a favore dei nerazzurri. Una partita che vale una stagione, un derby che fa la storia. Le due squadre si presentano con formazioni diverse rispetto alla gara di mercoledì scorso, con alcuni cambiamenti dovuti a infortuni e scelte tecniche.
Il Milan ritrova Rafael Leao, che dovrebbe partire titolare sulla fascia sinistra.Il portoghese darà velocità e imprevedibilità all’attacco rossonero, che avrà ancora Giroud come riferimento centrale. Nuova tegola per Pioli, che dovrà rinunciare a Bennacer; stagione finita per lui. Al posto di Kjaer giocherà Thiaw in difesa al fianco di Tomori. Krunic ha invece recuperato e sarà sulla mediana insieme a Tonali. Saelemaekers parte favorito su Junior Messias per una maglia di titolare sull’out di destra.
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L’Inter dovrebbe confermare gli undici che hanno vinto all’andata, con Calhanoglu titolare e Brozovic dalla panchina. Il turco ha convinto Inzaghi con la sua prestazione di mercoledì e sarà ancora il jolly del centrocampo nerazzurro, pronto a spostarsi a sinistra o al centro a seconda delle situazioni. Romelu Lukaku scalpita dopo la doppietta contro il Sassuolo, ma sarà ancora Edin Dzeko ad affiancare Lautaro dal primo minuto. Il bosniaco ha segnato il gol del vantaggio all’andata e ha dimostrato di avere un ottimo feeling con il Toro di Bahía Blanca .
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Inter-Milan: probabili formazioni
Probabile formazione Inter (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Dimarco; Lautaro Martinez, Dzeko. All. Simone Inzaghi
Probabile formazione Milan (4-2-3-1): Maignan; Calabria,Tomori, Thiaw,Theo Hernandez; Krunic, Tonali; Saelemaekers, Brahim Diaz, Leao; Giroud. All. Stefano Pioli
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