Il ct della nazionale italiana apre il raduno per le partite di qualificazione europee contro Malta e Inghilterra: “Chiesa sta bene? Deve decidere lui. Ma l'altra volta…”
Terminata l'8^ giornata di Serie A, ecco che arriva la seconda pausa stagionale per lasciare spazio alle squadre nazionali. Fra queste c'è ovviamente anche l‘Italia di Luciano Spalletti, che nei prossimi giorni sarà impegnata nelle gare di qualificazione ai prossimi Europei di Germania del 2024. Gli azzurri si ritrovati ad inizio settimana per preparare le prossime sue sfide importantissime: quella di sabato 14 ottobre a Bari contro Malta e poi soprattutto quella di martedì 17 ottobre a Wembley contro l'Inghilterra.
Il ct azzurro ha ovviamente diramato le sue convocazioni. Fra i 26 giocatori chiamati, a cui potrebbero aggiungersi eventuali “sostituti”, figura anche Federico Chiesa, attaccante della Juventus protagonista di questo avvio di campionato – sia in termini di numeri che di prestazioni. Il numero 7 bianconero non ha giocato il derby vinto contro il Torino sabato sera per non correre rischia per via di qualche fastidio muscolare di troppo. A detta del mister Massimiliano Allegri, Chiesa non sarebbe tranquillo circa la sua condizione fisica: di conseguenza, è rimasto a riposo contro i granata.
Questa situazione non ha però impedito a Spalletti di convocarlo in Nazionale per le partite contro Malta e Inghilterra; d'altronde, Chiesa è un giocatore tanto importante per la Juventus quanto lo è per l'Italia. E l'Europeo vinto un paio d'estati fa con Mancini lo dimostra.
Detto ciò, non sono passate in osservato le parole – che sono sembrate più un avvertimento – da parte proprio di Spalletti nei confronti di Chiesa. Frasi che fanno sicuramente riflettere e testimoniano che forse, ancora, non si sta remando tutti verso la stessa direzione.
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Italia, le parole di Luciano Spalletti su Federico Chiesa
“La Juventus non è assolutamente rimasta sorpresa da questa convocazione. Stiamo valutando la situazione in queste ore. Siamo in continuo contatto con i medici della Juventus e secondo loro c'è pochissimo, quasi nessun problema. Anche noi abbiamo avuto gli stessi responsi dagli esami effettuati. Poi però contano le intenzioni del ragazzo e le sue sensazioni – spiega Spalletti nella prima conferenza stampa che apre il raduno dell'Italia, poi il ct continua – Vedremo se Chiesa potrà rimanere o preferirà tornare a casa. Basta che non succeda come l'altra volta che lo abbiamo mandato a casa e poi dopo 2 giorni era in campo e ha giocato tranquillamente con la Juventus“.
Spalletti dunque è molto chiaro e, parlando indirettamente di lui e di Zaccagni al momento non al meglio della forma, conclude: “Sono i ragazzi a decidere se venire o meno quando convocati. Capita che chi ha dei problemi fisici rifiuti per il suo bene, ma se uno è a posto lo portiamo molto volentieri. L'importante è che qui non venga nessuno in maniera forzata: noi non obblighiamo nessuno a rispondere alla chiamata della Nazionale. Se un giocatore vuole restare in vacanza può farlo senza problemi e noi lo accontentiamo. Non vogliamo giocatori che non abbiano a cuore le sorti di questa squadra“.