Uno dei problemi della squadra di Allegri che ha pesato sulla sconfitta in finale è stata l’assenza di valide alternative. Per la Juventus il mercato diventa ora fondamentale
Minuto 78. Real Madrid in vantaggio per tre reti a uno nella finale di Champions League contro la Juventus. Allegri toglie Dybala e mette in campo…Lemina. Non è tanto la sostituzione dell’attaccante (che ha toccato pochissimi palloni senza combinare nulla) a far scalpore, quanto il sostituto. Ma il vero problema è alla base: i bianconeri non hanno riserve di qualità.
È vero, a inizio stagione il modulo non doveva essere questo e i reparti erano, almeno al minimo, coperti. Tuttavia, col passaggio al 4-2-3-1, si sapeva che i rischi c’erano, soprattutto per le poche alternative a disposizione di Allegri. L’infortunio di Pjaca, comunque praticamente mai incisivo per tutta la stagione, ha accentuato un’emergenza che, nella partita più importante della stagione, è risultata fatale.
In caso di infortunio di qualche pedina fondamentale, il tecnico livornese ha sempre lavorato su più moduli. Tuttavia la Juventus non si è mai ritrovata a dover rimontare una partita a tutti i costi per tutta la stagione e questo dettaglio ha influito in questa pesante sconfitta. Quando si deve ribaltare il risultato gli allenatori sono soliti buttare in campo anche quattro punte. Ma Allegri non ha potuto farlo.
Il motivo? Semplice, la Juventus non ha attaccanti di riserva. L’errore non è tanto del tecnico, quanto della società, che, almeno nella sessione invernale di mercato, doveva acquistare almeno una punta di livello medio-alto. Vuoi per far rifiatare i vari Dybala, Higuain, Mandzukic anche più di uno alla volta, vuoi per queste situazione di emergenza a cui i bianconeri, per loro merito, sono nuovi.
Ora la dirigenza ha il dovere di mettere più frecce appuntite all’arco di Allegri, per evitare che gli errori si ripetano anche nella prossima stagione. La Vecchia Signora rimane comunque una delle favorite anche per la prossima Champions League, ma urge un arricchimento del parco attaccanti. In questo senso Keita e Schick possono essere due innesti fondamentali per il futuro. Certo, gli attaccanti dovranno essere disposti ad accettare un turn over più frequente, ma anche un pizzico di sana competizione all’interno dello spogliatoio non guasta mai.
Pillola di Fanta
Mario Mandukic ha segnato forse il gol più bello in una finale di Champions League. L’attaccante bianconero ha iniziato la stagione come riserva di Higuain per poi venir trasformato in esterno offensivo da Massimiliano Allegri e conquistarsi la titolarità. 7 gol in 2 partite e una fantamedia di 6,85 sono più numeri da buon centrocampista che da attaccante. Tuttavia, con questa nuova posizione, il croato è una terza o quarta linea da tenere in considerazione per il parco attaccanti. GUERRIERO