Vlahovic raccoglie la pesantissima eredità di CR7: ecco tutti i numeri 7 nella storia della Vecchia Signora
Dalla stagione 1995/96, in Serie A esistono le maglie personalizzate: vale a dire niente più numeri dall’1 all’11 per i titolari, ma totale libertà nella scelta dei numeri di maglia indipendentemente da chi è in campo e dai ruoli – con tanto di cognomi dei giocatori. Oggi i numeri di maglia sono fissi per l’intera stagione calcistica, salvo alcune rarissime eccezioni.
In questi anni ne abbiamo viste di ogni, ma generalmente la maggior parte dei calciatori cerca di mantenere sempre lo stesso numero – laddove possibile – in ogni squadra in cui milita. Simbolo più di tutti di quest’affezionamento al numero, oltre che operazione di marketing senza precedenti, è senza dubbio Cristiano Ronaldo.
Fin dalla sua prima esperienza nel Manchester United, il fenomeno portoghese ha vestito la casacca numero 7, creando così il famosissimo brand CR7. Questo numero lo ha ovviamente accompagnato poi nelle sue avventure future: prima a Madrid con il Real – anche se la prima stagione dovette vestire la 9 per via della presenza in rosa ancora di capitan Raul – e poi alla Juventus, fino al suo ritorno quest’estate ai Red Devils.
Ronaldo ha lasciato la Vecchia Signora a fine agosto 2021, e con essa anche ovviamente la maglia numero 7 – che per 3 stagioni da record è stata sulle sue spalle. Per l’intero girone d’andata nessun calciatore bianconero ha richiesto la 7, avendo già tutti cominciato la stagione con un altro numero.
A gennaio è però arrivato Dusan Vlahovic, acquistato per 75 milioni di euro dalla Fiorentina. Il bomber serbo avrebbe preferito la 9 di Morata, ma si è dovuto “accontentare” proprio della numero 7. Il classe 2000, infatti, con personalità e coraggio, ha deciso di raccogliere la pesantissima eredità di CR7, capace di segnare oltre 100 gol in bianconero in 3 anni.
Non sarà la numero 10, ma anche la 7 ha avuto padroni illustri nel passato della storia juventina. Se Vlahovic riuscirà o meno a ricalcare le orme del suo predecessore è tutto da vedere.
Il numero 7 ai tempi moderni: da Ronaldo a Deschamps, passando per Cuadrado e Pessotto
Il più grande di tutti, manco a dirlo, è stato ovviamente Cristiano Ronaldo. Acquistato dalla Juventus per 100 milioni di euro nell’estate 2018, ha portato alla causa 2 scudetti, senza però riuscire a regalare la Champions League – il sogno da anni di Andrea Agnelli. In ogni caso, a livello personale sono state stagioni incredibili quelle in bianconero per CR7: tra tutte le competizioni, il campione ha totalizzato 134 presenze, 101 gol e 22 assist. Il più veloce nella storia della Juventus ad arrivare in tripla cifra con le reti segnate.
Chi gli ha letteralmente lasciato la maglia numero 7 al suo arrivo fu Juan Cuadrado. Il colombiano, che prima vestiva il 16 ed oggi ha la numero 11 bianconera, ha ceduto il suo numero al fenomeno portoghese. Il ragazzo ha indossato il 7 solo per due stagioni: 2016/17 e 2017/18.
Molto importante fu anche Simone Zaza, che indossò la maglia per un paio di stagioni. L’attaccante ex Sassuolo non fece benissimo come ci si aspettava, ma fu determinante nella vittoria dello scudetto nella stagione 2016/17 segnando il gol del decisivo sorpasso al Napoli.
Tra i giocatori che i tifosi bianconeri ricordano con più piacere c’è sicuramente Simone Pepe, che non sarà stato un campionissimo ma ha contribuito alla grande ai risultati del club. Sotto la guida di mister Conte, infatti, l’ex Udinese è stato protagonista dei primi scudetti vinti – quelli della rinascita juventina. Con la numero 7 indosso, Pepe ha giocato dal 2011 al 2015, vincendo 4 scudetti in altrettante stagioni.
Prima di lui ci fu Hasan “Brazzo” Salihamidzic. L’esterno destro ex Bayern Monaco fu il proprietario del 7 dal 2007 al 2011 – anni decisamente complicati per la società, quelli subito dopo il ritorno dalla Serie B.
Un giocatore indimenticabile è sicuramente Gianluca Pessotto, che sulla fascia ha portato avanti l’onore del numero 7 dal 1999 al 2006. Stesso discorso, ma in mezzo al campo, si può fare per il titolare prima di lui: il leader e capitano Didier Deschamps, che per due gloriose stagioni vestì ovunque il 7 bianconero – vincendo anche la Champions League e la Coppa del Mondo per club.
I numeri 7 del passato: Di Livio, Conte, Tardelli e Boniperti
Prima e dopo di lui ci fu anche Angelo “Pendolino” Di Livio, che sulla corsia di destra andò su e giù con quel numero sulla maglia dal 1993 al 1999, fatta eccezione proprio quando era sulle spalle del centrocampista francese tra il 1994 ed il 1996.
Andando ancora indietro, si trovano invece tanti altri giocatori che hanno vestito la maglia numero 7 prima che i numeri diventassero fissi e le casacche personalizzate. Tra questi, fra i più celebri, c’è sicuramente Antonio Conte, bianconero nel sangue nonostante la sua recente esperienza da allenatore dell’Inter. Infaticabile centrocampista, prima di scegliere il numero 8, Conte ha vestito la 7 in diverse occasioni nelle stagioni 1992/93 e 1993/94.
Negli anni ’90 e ‘80, toccò anche a Paolo Di Canio, Giancarlo Marocchi, Massimo Mauro, Roberto Bettega e Zbigniew Boniek – il “bello di notte”. Indimenticabili poi negli anni ’70 i Campioni del Mondo Marco Tardelli e Franco Causio.
E via via tanti altri, fino alla stagione 1951/52. Fra i primissimi durante quel periodo, toccò anche al grandissimo ex dirigente bianconero Giampiero Boniperti.
Tutti i numeri 7 nella storia della Juventus
Dusan Vlahovic (21/22)
Cristiano Ronaldo (18/19 – 21/22)
Juan Cuadrado (16/17 – 17/18)
Simone Zaza (15/16 – 16/17)
Simone Pepe (11/12 – 14/15)
Hasan Saihamidzic (07/08 – 10/11)
Gianluca Pessotto (99/00 – 05/06)
Didier Deschamps (94/95 – 95/96)
Angelo Di Livio (93/94 – 98/99)
Gianluca Francesconi (93/94)
Antonio Conte (92/93 – 93/94)
Andreas Moller (92/93)
Paolo Di Canio (92/93)
Roberto Galia (91/92 – 92/93)
Giancarlo Marocchi (91/92 – 94/95)
Thomas Habler (90/91)
Paolo Di Canio (90/91)
Angelo Alessio (90/91)
Sergey Aleynikov (89/90)
Daniele Fortunato (89/90)
Roberto Galia (88/89)
Giancarlo Marocchi (88/89)
Massimo Mauro (88/89)
Angelo Alessio (87/88)
Massimo Mauro (85/86 – 86/87)
Massimo Briaschi (84/85)
Beniamino Vignola (83/84)
Domenica Penzo (83/84)
Roberto Bettega (82/83)
Zbigniew Boniek (82/83)
Domenica Marocchino (81/82 – 82/83)
Marco Tardelli (75/76)
Antonelli Cuccureddu (75/76 – 76/77)
Franco Causio (75/76 – 76/77)
Fernando Viola (74/75)
Oscar Damiani (74/75 – 75/76)
Franco Causio (72/73 – 73/74)
Franco Causio (70/71)
Helmut Haller (70/71)
Gianfranco Zigoni (68/69)
Erminio Favilli (68/69)
Elio Rinero (66/67)
Gianfranco Zigoni (66/67)
Erminio Favilli (66/67)
Gino Stacchini (66/67)
Nestor Combini (64/65)
Carlo Dell'omodarme (63/64 – 64/65)
Gino Stacchini (63/64)
Nardo (55/56)
Umberto Colombo (55/56)
Stefano Francescon (55/56)
Giampiero Boniperti (51/52)
Emilio Caprile (51/52)
Pasquale Vivolo (51/52)
Ermes Muccinelli (51/52)