C'è anche Rafael Leao del Milan tra i migliori dribblatori dei top cinque campionati europei, l'esterno dei rossoneri è secondo: la classifica dei migliori cinque
Se è vero che per vincere le partite la cosa più importante, e fondamentale, sono i gol. E se è vero che per farli serve anche qualcuno che fornisca un assist vincente, nella maggior parte dei casi. È anche vero che il pubblico, specialmente quello neutrale, quando guarda una partita di calcio vuole vedere spettacolo. Tra i tanti modi che ci sono per dare spettacolo, dal bel gioco a delle azioni con delle trame offensive sofisticate e perfettamente eseguite, uno dei modi principali sono i cosiddetti “giochetti” o dribbling, che non tutti i calciatori sono in grado di eseguire. I calciatori in grado di saltare l'uomo, possibilmente con un gioco di prestigio, sono però quelli che riscuotono il maggior successo tra il pubblico.
Storicamente i calciatori più tecnici, da questo punto di vista, sono quelli che giocano esterni di attacco. Le ali, per intenderci. Degli ottimi esempi possono essere rappresentati da Neymar e Mbappé del PSG nei giorni nostri, oppure ancora dalla coppia formata da Ribery e Robben, che per anni con la maglia del Bayern Monaco ha fatto ammattire gran parte delle difese del campionato tedesco e delle principali squadre d'Europa in Champions League. In Serie A, purtroppo, non sono moltissimi i calciatori con questo tipo di caratteristiche ed abilità.
Ognuna delle venti squadre del massimo campionato italiano ha però almeno un calciatore imprevedibile da questo punto di vista, uno che quando prende palla è solito inventarsi qualche giocata un po' più particolare o che è propenso a puntare il diretto avversario per saltarlo e creare superiorità numerica. Un esempio di questo tipo è rappresentato dall'esterno alto portoghese del Milan Rafael Leao. Il numero 17 dei rossoneri in questa stagione ha fatto decisamente un salto di qualità abbastanza importante, diventando uno dei fari e trascinatori della formazione allenata da Stefano Pioli.
Se guardiamo però alla totalità dei top cinque campionati europei (quindi a Serie A, Premier League, Ligue 1, Bundesliga e La Liga), possiamo notare che ci sono altri calciatori che hanno questo tipo di propensione offensiva, seppur Leao sia uno dei migliori. Andiamo quindi a vedere, grazie ai dati forniti da Opta, la classifica dei cinque migliori dribblatori dei top cinque campionati europei.
La classifica dei cinque migliori dribblatori dei top cinque campionati europei
5. Patrick Wimmer (47 dribbling riusciti)
Ala destra classe 2001 in forza all'Arminia Bielefeld, ma in prestito dal Wolfsburg, l'austriaco sta per chiudere la sua prima stagione in Bundesliga con degli ottimi numeri. Oltre ai 47 dribbling riusciti, che lo rendono il quinto dribblatore migliore dei top cinque campionati europei, Wimmer ha anche contribuito nel tentativo di trascinare la squadra verso la salvezza con gol ed assist. Tentativo però rivelatosi vano, con l'Arminia che retrocederà nella seconda serie tedesca al termine della stagione, dove all'appello manca una sola giornata. Sono tre i centri e otto gli assist vincenti nelle 30 presenze accumulate nel massimo campionato tedesco, 26 delle quali dal primo minuto.
4. Samuel Chukwueze (50 dribbling riusciti)
Molti tifosi italiani, specialmente quelli della Juventus, se lo ricorderanno bene Samuel Chukwueze: l'esterno nigeriano classe 1999 di proprietà del Villarreal, che contro i bianconeri negli ottavi di finale di Champions League è stato autore di due prestazioni molto positive. La sua ottima stagione però non si limita alla sola competizione europea, anche nel campionato spagnolo ha fatto molto bene. Con 50 dribbling riusciti conquista il quarto posto tra i migliori dribblatori dei top cinque campionati europei. In campionato ha trovato anche tre gol e tre assist, numeri che possono sembrare bassi ma che in realtà sono discreti considerando che ha giocato solamente dieci partite da titolare delle 24 totali.
3. Dwight Mcneil (51 dribbling riusciti)
Altro esterno alto, questa volta di sinistra e di proprietà del Burnley: stiamo parlando di Dwight Mcneil, astro nascente classe 1999. Per lui sono 51 i dribbling riusciti, che lo rendono il terzo migliore dei top cinque campionati europei. Appena uno in più di Chukwueze quarto. Dal suo punto di vista però, rispetto agli altri presenti in classifica, c'è una scarsa propensione per gol ed assist. Nemmeno un gol trovato in campionato ed appena un assist a referto, in 35 presenze, 32 delle quali dal primo minuto.
2. Rafael Leao (57 dribbling riusciti)
Arriviamo quindi a Rafael Leao, unico rappresentate per la Serie A in questa speciale classifica. Anche lui esterno alto di attacco ed anche lui classe 1999. Conquista il secondo posto tra i migliori dribblatori dei top cinque campionati europei in virtù dei 57 dribbling riusciti. Ma la sua stagione, più che di dribbling, è stata fatta di ottime prestazioni e tanti bonus. Ha trascinato i rossoneri, specialmente nella seconda metà di stagione, come detto prima caricandosi la squadra sulla spalle in più di una occasione. La testimonianza arriva direttamente dai numeri. Sono dieci i gol e sette gli assist trovati nelle 32 partite di campionato, 29 delle quali giocate da titolare. Numeri che lo rendono anche il miglior marcatore del Milan in Serie A, davanti anche agli attaccanti. Con due partite ancora mancanti per la chiusura del campionato di Serie A, potrebbe anche conquistare la doppia doppia, ovvero la doppia cifra sia per quanto riguarda i gol che per quanto riguarda gli assist.
1. Allan Saint-Maximin (65 dribbling riusciti)
Lo scettro di miglior dribblatore dei top cinque campionati europei va invece ad Allan Saint-Maximin, esterno alto francese classe 1997 attualmente in forza al Newcastle. Nel corso di questa stagione complicata per la sua squadra è stato decisamente il faro ed uno dei più importanti in ottica salvezza. Oltre agli addirittura 65 dribbling completati con successo, l'esterno francese è stato autore di prestazioni al di sopra della media e molto spesso decisive. Anche se guardando i numeri non si direbbe, cinque gol e quattro assist in 33 presenze di Premier League, 29 delle quali dal primo minuto. Nella nuova società che sta costruendo la squadra inglese, Saint-Maximin avrà sicuramente uno ruolo di primo piano e magari anche un bel rinnovo con ritocco dello stipendio.