Dubbio amletico per Simone Inzaghi per l'ultima partita di campionato: schierare o no De Vrij contro la sua prossima squadra? In questa puntata della nostra rubrica svisceriamo tutte le motivazioni del tecnico biancoceleste
Nemmeno un regista da oscar avrebbe potuto girare un finale di stagione come quello che domenica alle 20:45 vedrà Lazio e Inter giocarsi l'unico posto ancora disponibile per l'accesso alla prossima Champions League. In questa trama sicuramente accattivante spunta un attore protagonista d'eccezione. Si tratta di Stefan De Vrij, difensore olandese in forza alla Lazio. In questi mesi si è tanto parlato del suo trasferimento all'Inter che è stato confermato dal deposito del contratto avvenuto la settimana scorsa. Da quel momento Simone Inzaghi si chiede se sia giusto – quanto favorevole – schierarlo nell'ultima di campionato contro la sua prossima squadra. Noi abbiamo provato – senza voler sostituirci al mister biancoceleste – a sviscerare tutte le motivazioni per le quali De Vrij dovrebbe o meno prender parte alla gara.
Perché si
De Vrij è il leader assoluto della difesa della Lazio. Nonostante il parco difensori dei biancocelesti sia ben assortito nessuno ha la classe del numero 3. Altro fattore a favore dell'olandese è senz'altro la completa professionalità dimostrata nell'arco di tutta la stagione offrendo prestazioni sempre all'altezza della situazione. Un esempio è senz'altro l'ultima gara contro il Crotone in cui ha salvato un gol sulla linea di porta ed ha offerto l'assist del pareggio a Milinkovic Savic esultando come un bimbo al primo gol alle giovanili. Non teniamo da parte l'aspetto più pragmatico: i gol segnati quest'anno sono 6, nessuno come lui tra i difensori. Un'abilità come quella dell'olandese di essere così decisivo sui calci da farmo potrebbe essere fondamentale in una gara bloccata come quella che ci aspettiamo all'Olimpico. Morale della favola? De Vrij è troppo importante per tenerlo in panchina nella gara che vale una stagione.
Perché no
Comunque vada a finire la gara di De Vrij verrà passata alla lente d'ingrandimento. Così una lettura sbagliata così come un intervento in ritardo – che può capitare e capita anche ai top player – verrebbe catalogata come un “favore” alla sua prossima squadra. D'altro canto l'essere decisivo per la Lazio lo porrebbe in condizioni alquanto complicate quando tra pochi giorni si dovrà presentare alla sua prossima tifoseria. Magari come quello che ha impedito ai nerazzurri di raggiungere la Champions dopo anni di limbo. La tranquillità del ragazzo, che avrà già giocato la partita mille volte nella sua testa è sicuramente minata da questi fattori non di certo secondari. C'è un dato che tranquillizzerebbe Simone Inzaghi: nelle sette partite senza De Vrij la squadra ha subito soli tre gol. Una media di 0,43 gol a partita che si alza vertiginosamente a 1,4 nelle 41 partite con l'olandese in campo. Ovviamente il dato non è ben supportato dalla differenza macroscopica tra le partite con e senza De Vrij. Ma una cosa è certa la Lazio può cavarsela anche senza il suo difensore più forte.