Sono tredici i cambi di guida tecnica in Serie A, eguagliato un record stabilito nel 2011: c'è anche una particolarità
Tra un mese esatto inizierà la nuova stagione di Serie A, la 2024/25. Una stagione che inizierà con diversi cambiamenti. Tanto per cominciare, per la prima volta nella storia il massimo campionato italiano avrà ben cinque squadre in Champions League; sono otto invece quelle qualificate per le varie competizioni europee. Inoltre la stagione partirà con diversi cambi in panchina rispetto a quello che è stato l'ultimo campionato.
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Tra big, squadre di mezza classifica e neopromosse, sono ben tredici quelle che hanno cambiato guida tecnica prima dell'estate. Numero che ha permesso di eguagliare un record che era stato stabilito prima dell'inizio della stagione 2011/12. Salvo sorprese tale record non verrà superato, ma più della metà delle squadre inizieranno il campionato con un allenatore diverso rispetto a quello della passata stagione. Differenza sostanziale con la scorsa stagione, che era iniziata con solo quattro cambiamenti per quanto riguarda le venti panchine.
Serie A, 13 cambi in panchina: eguagliato il record del 2011
Partiamo dalle sette panchine che sono state riconfermate: Inter (che dopo il primo scudetto ha anche rinnovato il contratto di Inzaghi), Atalanta (Gasperini), Roma (De Rossi), Genoa (Gilardino), Lecce (Gotti), Parma (Pecchia) e Como (Fabregas). Delle 17 rimanenti dallo scorso campionato, sono stati confermati solo cinque allenatori. Anche le big non hanno avuto paura di cambiare.
La prima a cambiare è stata la Juventus, che ha salutato Massimiliano Allegri ed il traghettatore Paolo Montero, in favore di Thiago Motta. Il Napoli abbraccia Conte, mentre il Milan è stato affidato a Fonseca. Palladino saluta il Monza e vola alla Fiorentina, che saluta Italiano, nuovo tecnico del Bologna. Dopo l'ottima salvezza con il Verona, a Baroni viene affidata la Lazio.
Il posto di Palladino al Monza va a Nesta. Nel Torino via Juric, dentro Vanoli, dopo la promozione ottenuta con il Venezia. L'Udinese saluta Cannavaro, e prende l'austriaco Runjaic. Nel Venezia al posto di Vanoli approda Di Francesco, che torna dunque in Serie A. Nel Verona salutato Baroni posto per Zanetti. Nel Cagliari via Ranieri e dentro Nicola, dopo l'ennesima salvezza conquistata alla grande con l'Empoli. Nell'Empoli via Nicola un po' a sorpresa, preso D'Aversa.
C'è anche una casualità che fa ben sperare i tifosi del Napoli. Quest'anno i cambi sono stati 13 come prima della stagione 2011/12. In quel caso uno dei 13 cambi fu quello di Antonio Conte che, dopo aver salutato il Siena, venne nominato nuovo allenatore della Juventus. Alla prima stagione in bianconero, senza coppe, Conte fu capace di portare i bianconeri a vincere lo scudetto, il primo dal ritorno dalla Serie B.
Ricorda un po' il Napoli di quest'anno. Dopo aver vinto il campionato due anni fa, i partenopei sono crollati, non trovando nemmeno la qualificazione per le competizioni europee nel corso dell'ultima stagione. Adesso arriva proprio Conte, che sia solo un caso? I tifosi napoletani sperano che il pugliese possa ripetersi, d'altronde ha dimostrato già di essere in grado di portare a compimento imprese degne di nota.
- Atalanta: Gasperini (confermato)
- Bologna: Italiano (nuovo)
- Cagliari: Nicola (nuovo)
- Como: Fabregas (confermato)
- Empoli: D'Aversa (nuovo)
- Fiorentina: Palladino (nuovo)
- Genoa: Gilardino (confermato)
- Inter: Inzaghi (confermato)
- Juventus: Thiago Motta (nuovo)
- Lazio: Baroni (nuovo)
- Lecce: Gotti (confermato)
- Milan: Fonseca (nuovo)
- Monza: Nesta (nuovo)
- Napoli: Conte (nuovo)
- Parma: Pecchia (confermato)
- Roma: De Rossi (confermato)
- Torino: Vanoli (nuovo)
- Udinese: Runjaic (nuovo)
- Venezia: Di Francesco (nuovo)
- Verona: Zanetti (confermato)