Leandro Paredes, in un'intervista rilasciata per il sito ufficiale della Roma, ha raccontato la sua storia: dai primi calci per le strade di San Justo, passando per la Bombonera fino all'Olimpico di Roma.
I PRIMI CALCI – “Non ho mai praticato nessun altro sport, al di fuori del calcio. I miei primi campi? sotto casa, tra le strade di San Justo, il mio quartiere di Buenos Aires”.
IL DEBUTTO – “Avevo 16 anni quando esordii nel calcio professionistico con il Boca Juniors. Un sogno che si realizzava. Giocai solo 6 minuti, ma saranno indimenticabili”
IDOLO – “A livello calcistico: Riquelme. E' il giocatore che mi piaceva e guardavo di più. Ho imparato, poi, tanto quando l'ho avuto come compagno di squadra, è stato fondamentale per la mia crescita. Oggi quando mi guarda giocare, mi scrive. A fine carriera dichiarò che sarei stato il suo erede, per me fu un onore immenso”.
Il BELLO DELL'ESSERE CALCIATORE – “Lavorare con la cosa che ti piace di più nella vita, in questo modo non
ti peserà mai quello che fai: hai il privilegio di essere pagato per
mettere in pratica le cose che ti piacciono di più”.