Di Francesco in conferenza stampa non ritiene Juventus e Napoli di un livello maggiore e considera Florenzi il vero jolly della squadra. Svelati tre titolari di domani: Alisson, Kolarov e Dzeko
Archiviato il Benevento, per la Roma è già tempo di vigilia: domani all'Olimpico arriva l'Udinese di Delneri. L'allenatore dei giallorossi Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa.
Sui titolari di domani: “Anche se le hanno giocate tutte, domani Alisson, Kolarov e Dzeko saranno ancora titolari. Poi con Qarabag e Milan valuteremo, essendoci anche dei viaggi di mezzo. Nainggolan ieri si è allenato con la squadra. Oggi sarà l'esame finale: se dovesse essere tutto ok, sarà sicuramente convocato e magari partirà anche titolare. Defrel è stato preso soprattutto come alternativa a Dzeko, ma può adattarsi anche a destra, come ha già fatto, sacrificandosi molto per la squadra. Sulle corsie laterali siamo ancora in costruzione“.
Sul turnover: “La rotazione aiuta quando arrivano i risultati. Diventa valido quando si raggiungono determinati obiettivi. Dal primo giorno che sono qua ho parlato sempre di collettivo e mai individualmente; ho parlato sempre di due giocatori per ruolo, mai di titolari e riserve. Questo è ciò che voglio far entrare nella testa dei giocatori, ma anche dell'ambiente, per far capire a tutti che tutti sono indispensabili per poter raggiungere obiettivi importanti“.
Sul ruolo di Florenzi: “Lui può essere il jolly di questa squadra: allenandolo mi rendo conto che ha la capacità impressionante di predisporsi per qualunque ruolo. In allenamento non cambia espressione in viso se gli dico di cambiare ruolo e questo per un allenatore è gratificante, il sapere che dall'altra parte c'è grandissima disponibilità“.
Sugli avversari e su Delneri: “Davanti abbiamo una squadra che ha dei valori importanti rispetto alla classifica che ha. Ha un allenatore che prepara sempre al meglio le partite e oggi come oggi sta raccogliendo meno di ciò che ha seminato. Noi dal canto nostro dobbiamo avere lo stesso atteggiamento avuto contro Verona e Benevento“.
Sugli infortunati Karsdorp ed Emerson: “Emerson oggi è andato ad Amburgo per una visita di controllo del suo ginocchio a livello muscolare e credo che sia nel percorso giusto, rispettando i tempi. Karsdorp, invece, ha avuto questo piccolo infortunio muscolare che ha frenato la sua crescita fisica e credo che, come Schick, sia importantissimo allenarli bene prima di mandarli in campo“.
Sulla riduzione del campionato a 18 squadre: “Può essere questa una soluzione, ma credo che chi ha conquistato la Serie A, debba meritare questa chance. Certo, il divario ora esiste, così come l'anno precedente, ma siamo solo all'inizio; vedrete che come andrà avanti il campionato questa differenza si assottiglierà“.
Sul livello di Juventus e Napoli: “Io credo di avere una squadra forte, che può competere con Juventus e Napoli. Loro hanno dimostrato, in questo momento, di avere maggior solidità, dovuta anche alla continuità dei loro allenatori. Noi abbiamo cambiato tanto, a livello di giocatori, allenatore, società, ma stiamo recuperando terreno, convinzione, consapevolezza. Queste due vittorie, non prendendo gol, ci devono dare ancora maggior forza, ma i campionati sono lunghi“.
Infine, sul rapporto con l'ambiente: “Ogni mondo è paese. Ho un rapporto ottimo con l'ambiente e sento l'affetto da parte di tutti qua fuori, ma ciò che non mi piace è quando si parte prevenuti. Io sono qua per lavorare per la Roma ed è il pensiero che ho quando parlo di collettivo; tutto ciò che c'è attorno cerco di farmelo scivolare a dosso“.
? Pillola di Fanta
Alisson è partito decisamente col piede giusto. Dopo un anno di ambientamento alle spalle di Szczesny e qualche ovvio mal di pancia per il ruolo da dodicesimo, si è preso la Roma, stante anche la cessione del polacco. Tante ottime parate hanno salvato spesso la Roma, in particolare nella sfida di Champions con l'Atletico Madrid. Con lui titolare e Skorupski riserva, la sensazione è che la porta della Roma quest'anno sia veramente in ottime… mani. E non dimentichiamoci che è il portiere titolare della Nazionale brasiliana. NUMERO 1