
Le dichiarazioni dell'allenatore dell'Udinese dopo la sconfitta subita dalla Sampdoria nella 18^ giornata di Serie A
Nella 18^ giornata di Serie A l'Udinese perde nell'anticipo del sabato sera per 2-1 contro la Sampdoria. I friulani giocano bene nel primo tempo tenendo il pallino del gioco. Nella ripresa passa in vantaggio con De Paul, poi qualcosa si spezza e la squadra di Gotti perde la bussola e il risultato finale. Ora i friulani, che hanno conquistato appena un punto nelle ultime cinque partite, devono stare attenti vista la posizione in classifica: quindicesimi con 16 punti sono a solo tre lunghezze di distanza dalla zona retrocessione. Queste le dichiarazioni dell'allenatore dell?udinese Gotti al termine della gara valevole per la 18^ giornata di Serie A.
Gotti sulla sconfitta contro la Sampdoria: “Per 70 minuti l’Udinese ha fatto una buona partita, raccogliendo meno. Eravamo in vantaggio e fino al rigore sembrava che avessimo personalità. Se ti abbassi anche in virtù dei cambi della Sampdoria, ci può stare ma non c’era la sensazione che ci fosse paura. Sono stati i quindici minuti dopo il pareggio di Candreva che non mi sono piaciuti, lì è subentrata veramente la paura, fino alla rete di Torregrossa”.
L'allenatore ha parlato del momento della sua squadra: “Non abbiamo una brutta classifica e veniamo da una partita persa al 90esimo dove stiamo molto a riflettere e ragionare. Partita tosta, affrontata con coraggio per lunghi tratti qui a Genova. Vai in vantaggio, poi dopo il rigore vedi i fantasmi e a quel punto è l’aspetto mentale a determinare il resto”.
Gotti ha parlato della rosa corta: “Riflettevo su come avrei potuto gestire meglio i 15 minuti dopo il pareggio. Ma non c’erano grandi soluzioni per cambiare in quel momento della partita, non avrei potuto fare di più. Siamo senza parecchi giocatori, alcuni non torneranno più come Pussetto. Auguriamoci che quelli infortunati tornino presto”.
Infine sul possibile esonero: “Di sicuro ci saranno le valutazioni con la società e ci metteremo a discutere come facciamo sempre, soprattutto in luce di questa complicata classifica”.
