
Quando il gioco si fa duro, l’attaccante inizia a segnare: da Abraham a Morata, da Giroud a Piatek, fino alla tripletta di Lautaro Martinez
La 28^ giornata è stata totalmente all’insegna del numero 9. I bomber sono tali perché sanno come e quando essere decisivi, ma questo weekend lo sono stati ancor di più. Non solo per le reti segnate, ma anche per il contesto e per l’avversario che – grazie alle loro giocate – hanno affondato.
9 di maglia o 9 di fatto, poco importa: in questo weekend di Serie A sono stati tanti i centravanti che hanno regalato i 3 punti alla propria squadra, quasi tutti determinanti. In una due giorni di scontri diretti, questo è proprio ciò che si aspettavano gli allenatori delle formazioni vincenti: il gol vittoria del proprio attaccante per uscire dai guai. Voluto, cercato e trovato!
Ecco i bomber a segno nella 28^ giornata di Serie A.
I numeri 9 in gol: da Dzeko ad Abraham, da Morata a Giroud
Andando per ordine, il primo numero 9 a timbrare il cartellino è stato Edin Dzeko. L’Inter aveva bisogno di tornare al gol dopo un periodo complicato senza vittorie: in questo senso, l’anticipo giocato venerdì sera in casa a San Siro contro la Salernitana è stato perfetto. Dopo la tripletta del compagno di reparto, infatti, l’attaccante bosniaco è riuscito anche a mettere la sua firma nel secondo tempo. 2 volte.
Il numero 9 nerazzurro ha prima sfruttato alla grande l’assist di Gosens anticipando tutti sul primo palo, e poi ha fatto lo stesso sul secondo capitalizzando in gol il cross dalla destra di Dumfries. Entrambi di sinistro, nel giro di una manciata di minuti. Dzeko segna così i suoi gol numero 11 e 12 in campionato e, insieme al compagno, regala i 3 punti all’Inter.
Questo weekend ci sono stati però attaccanti ancor più decisivi. In particolare, ci sono 3 bomber che portano la casacca numero 9 delle rispettive squadre che hanno regalato i 3 punti in partite importantissime in termini di classifica. Il primo è stato Tammy Abraham sabato pomeriggio, quando la Roma ha ospitato all’Olimpico l’Atalanta.
I giallorossi hanno sofferto gli attacchi della Dea, ma alla fine è risultato decisivo lo spunto del centravanti inglese. Trovato alla grande da Zaniolo al limite dell’area, il numero 9 giallorosso si libera di Palomino e Demiral e buca Musso a metà primo tempo. Vittoria pesantissima per la squadra di Mourinho, che grazie alla sua punta torna pienamente in corsa per i più importanti posti europei.
Discorso simile per la Juventus, che ha giocato domenica pomeriggio in casa contro lo Spezia. La squadra di Allegri ha sofferto sicuramente più del dovuto, ma in un weekend come questo era fondamentale vincere più che esprimere un bel gioco. I bianconeri hanno regolato i liguri vincendo appena 1-0 all’Allianz Stadium, proprio grazie al loro numero 9 di fiducia: Alvaro Morata.
L’attaccante spagnolo è stato relegato ad esterno sinistro d’attacco dopo l’arrivo di Vlahovic, ma paradossalmente questo sembra il ruolo più adatto per il classe 1992. Libero dalle strette marcature dei difensori avversari, Morata ha così la possibilità di arrivare da dietro e punire con la sua qualità. Questo è proprio quello che ha fatto a metà primo tempo contro lo Spezia: palla recuperata a metà campo, Locatelli trova lo spagnolo sulla sinistra che apre il piattone e trova il secondo palo. 3 punti di importanza capitale per la Juventus, che consolida il 4^ posto in classifica e comincia a guardare concretamente le squadre che le stanno davanti.
Ancor più pesante, però, è la rete arrivata nel posticipo della domenica sera. Allo Stadio Diego Armando Maradona infatti si è giocato lo scontro diretto tra le due squadre prime in classifica – Inter permettendo. Il Napoli ha ospitato il Milan, nella speranza di ripetere il risultato dell’andata a San Siro e staccare così i rivali in testa alla classifica. In realtà, però, le cose sono andate all’esatto opposto.
Con Ibrahimovic appena rientrato dall’infortunio, ad imporsi sono stati proprio i rossoneri che hanno avuto la meglio per 0-1 grazie alla zampata decisiva di Olivier Giroud. Tiro strozzato dal limite di Calabria, ma il piede dell’attaccante francese è determinante: la palla si infila meravigliosamente all’angolino, Ospina è battuto e il Milan conquista 3 punti incredibili grazie al suo numero 9.
Attaccanti che non indossano il numero 9: da Lautaro ad Immobile, da Piatek a Scamacca
Non solo però i numeri 9 di maglia, ma anche quelli di fatto. Ci sono infatti centravanti che sono stati anch’essi decisivi questo weekend appena trascorso, ma che non portano sulle spalle la casacca numero 9.
Su tutti ovviamente Lautaro Martinez, che non segnava in campionato addirittura dal 2021. Dopo mesi di agonia, il centravanti argentino si è però risvegliato alla grande e, purtroppo per la povera Salernitana, tutto d’un colpo. Il classe 1997, che di mestiere fa la punta ma indossa la maglia numero 10, ha realizzato una fantastica tripletta.
Due gol da killer vero nel primo tempo, quando ben trovato da Barella va a segno in due occasioni simili col mancino bucando la difesa avversaria. Il tris arriva ad inizio ripresa: Dzeko sulla destra mette un bel pallone in mezzo, e Lautaro da bomber vero attacca il primo palo con rabbia, segnando ancora. Tripletta per il numero 10 nerazzurro, che finalmente si porta a casa il pallone.
Discorso simile per Ciro Immobile, che ha giocato sabato sera a Cagliari con la sua Lazio. I biancocelesti hanno superato facilmente per 0-3 i sardi, e l’attaccante titolare di Sarri ha timbrato il cartellino ad inizio gara su calcio di rigore. Battuto Cragno, Lazio in vantaggio e 20 gol in campionato per il centravanti – che indossa sulle spalle il numero 17, ma è comunque un bomber vero.
Nella domenica pomeriggio, invece, sono andati in gol altri due attaccanti. Molto importante di sicuro è la rete di Krzysztof Piatek con la sua Fiorentina: la rete dell’attaccante polacco – che veste la numero 19 – ha permesso alla Viola di conquistare un punto in casa contro il temibile Hellas Verona. Terza rete per lui dal suo ritorno in Serie A nel calciomercato di gennaio.
Più felice ancora il gol di Gianluca Scamacca, vera e propria rivelazione di questo campionato. Il centravanti del Sassuolo – col suo numero 91 – ha chiuso i giochi nel match di Venezia. I suoi compagni di reparto avevano già fatto quasi tutto il lavoro portando il match sull’1-3, ma poi il classe 1999 è riuscito a mettere anche il suo nome sul taccuino dell’arbitro – seppur con un calcio di rigore. Con questo gol, Scamacca è arrivato in doppia cifra in Serie A per la prima volta nella sua carriera: fin qui sono 11 gol in 26 gare di campionato per il centravanti del Sassuolo – già battuto il record dell’anno scorso con il Genoa (8).
