Inter a caccia della nona semifinale di Champions League della sua storia: il racconto dei precedenti
Contents
- Inter a caccia della nona semifinale di Champions League della sua storia: il racconto dei precedenti
- Coppa dei Campioni 1963/64
- Coppa dei Campioni 1964/65
- Coppa dei Campioni 1965/66
- Coppa dei Campioni 1966/67
- Coppa dei Campioni 1971/72
- Coppa dei Campioni 1980/81
- Champions League 2002/03
- Champions League 2009/10
È andata bene, forse addirittura meglio delle aspettative, l'andata dei quarti di finale di Champions League per l'Inter. I ragazzi di Simone Inzaghi si sono imposti per 2-0 in casa del Benfica (il racconto del match), infliggendo la prima sconfitta di questa edizione ai portoghesi. Adesso la strada verso la semifinale – almeno sulla carta – è spianata, basterà difendere il doppio vantaggio a San Siro per poter festeggiare la semifinale.
Semifinale che, nel caso in cui dovesse passare l'Inter, sarà sicuramente tutta italiana. Questa edizione della Champions potrebbe quindi regalare la seconda semifinale di Champions League tutta italiana della storia (l'altra volta andò bene proprio ad una milanese). Nella sua storia l'Inter ha giocato otto semifinali di Champions, considerando anche quelle disputate quando la competizione si chiamava ancora Coppa dei Campioni. Quest'anno i meneghini potrebbero aggiungere alla collezione la nona di sempre, che (chissà) potrebbe portare anche alla sesta finale di sempre.
Coppa dei Campioni 1963/64
Il primo trofeo nerazzurro arrivò nella nona edizione di sempre nella storia della competizione. Competizione completamente diversa da quella a cui siamo abituati oggi, con 31 squadre qualificate al primo turno (le 31 vincitrici dei vari campionati nazionali), più la vincitrice dell'edizione precedente, in quel caso il Milan, che entrò in gioco solo a partire dagli ottavi di finale. L'Italia si presentò quindi con due squadre ai nastri di partenza: Milan ed Inter.
Dopo aver avuto la meglio dell'Everton per 1-0 nel doppio confronto del primo turno, l'Inter dovette scontrarsi con il Monaco agli ottavi di finale. Contro i francesi, tra andata e ritorno, secco 4-1. Ai quarti di finale tutto facile contro il Partizan, liquidato grazie a due vittorie ed un punteggio complessivo di 4-1. In semifinale quindi il Borussia Dortmund che, dopo il 2-2 dell'andata, si arrese per 2-0 al ritorno. L'Inter conquistò dunque la prima finale della sua storia, finale a senso unico nella quale i nerazzurri si imposero per 3-1 sul Real Madrid. Finale decisa da una doppietta di Mazzola (capocannoniere dell'edizione con sette gol totali) e da un gol di Milani.
Coppa dei Campioni 1964/65
Bastò aspettare l'annata successiva per poter vedere un'altra semifinale. Semifinale che, anche in questo caso, portò prima alla finale e poi alla vittoria della coppa. Stessa modalità descritta per l'annata precedente, con i nerazzurri che entrarono in gioco solo a partire dagli ottavi di finale. L'altra italiana qualificata al primo turno fu il Bologna, che però non riuscì ad andare oltre le prime due partite.
Il cammino interista iniziò contro la Dinamo Bucarest che, dopo il 6-0 rimediato all'andata, si arrese per 1-0 anche al ritorno. Un po' più tirata la partita contro il Rangers ai quarti, 3-1 all'andata e sconfitta di misura al ritorno, che permise all'Inter di passare il turno. In semifinale il Liverpool; questa volta doppio scontro di fuoco e con il brivido: dopo aver perso per 3-1 all'andata i nerazzurri sembravano spacciati, ma una vittoria per 3-0 al ritorno spedì i milanesi nuovamente in finale. Finale questa volta giocata proprio contro il Benfica, battuto di misura per 1-0 grazie al gol di Jair.
Coppa dei Campioni 1965/66
Anno successivo, stessa modalità, esito differente. Entrati ancora una volta in gioco dagli ottavi di finale, grazie alla vittoria dell'anno precedente, i nerazzurri non riuscirono a concedere il tris. Questa volta, inoltre, l'Inter fu l'unica italiana a prendere parte al torneo, perché vincitrice anche della Serie A 1964/65.
Anche in questo caso l'avversario degli ottavi di finale fu la Dinamo Bucarest, che questa volta non si lascio tramortire come l'annata precedente; anzi, i rumeni si imposero per 2-1 all'andata, venendo eliminati a causa della sconfitta per 2-0 al ritorno. Chi si lasciò tramortire fu invece il Ferencvaros, che tra andata e ritorno venne liquidato con un sonoro 5-1. In semifinale quindi il Real Madrid, che vendicò la finale di due anni prima eliminando l'Inter di misura; dopo aver perso per 1-0 all'andata ai nerazzurri non bastò infatti il pareggio del ritorno.
Coppa dei Campioni 1966/67
Gli anni '60 furono decisamente degli anni d'oro per l'Inter, come testimoniato dalla quarta semifinale di Coppa dei Campioni consecutiva. In questo caso i nerazzurri arrivarono si fino alla finale, ma vennero battuti, portando a casa la prima finale persa della storia. Sempre solita modalità, con l'Inter questa volta qualificata grazie alla vittoria della Serie A 1965/66.
Il cammino nerazzurro iniziò quindi dal primo turno, nel quale i meneghini si imposero appena per 1-0 sulla Torpedo Mosca (prima squadra nella storia dell'Unione Sovietica qualificata per la competizione), tra andata e ritorno. Agli ottavi tutto facile contro il Vasas, sconfitto per 4-1 nel complessivo. Ai quarti ancora una volta il Real Madrid, con il terzo round che venne vinto dai nerazzurri, vittoriosi sia all'andata che al ritorno. Tiratissima la semifinale che, dopo l'1-1 dell'andata ed il 2-2 del ritorno, vide i nerazzurri avere la meglio del CSKA Sofia solo dopo la vittoria nello spareggio. In finale il Celtic; dopo essere passati in vantaggio al 7′ minuto del primo tempo con un rigore di Mazzola, i nerazzurri vennero raggiunti e superati nei 25 minuti finali. Andò quindi al Celtic la prima coppa dalle grandi orecchie, la stessa che conosciamo adesso.
Coppa dei Campioni 1971/72
Per trovare un'altra semifinale bisogna aspettare il 1971/72, anche in questo caso edizione terminata con la sconfitta in finale per l'Inter. Cammino iniziato a partire dal primo turno, grazie alla vittoria della Serie A 1970/71. La modalità di svolgimento la stessa vista per le quattro edizioni precedenti.
Inizio movimentato per l'Inter, che conquistò l'accesso agli ottavi di finale grazie al 6-4 complessivo contro l'AEK Atene nel primo turno. Ottavo di finale che venne deciso solo con la gara di andata, terminata 4-2 in favore dell'Inter contro il Borussia Mönchengladbach, 0-0 invece al ritorno. Più tosta la pratica Standard Liegi ai quarti, tra la vittoria di misura all'andata e la sconfitta di misura al ritorno, l'Inter festeggiò la semifinale solo grazie alla regola del gol doppio fuori casa. In semifinale il Celtic, per vendicare la finale di qualche anno prima; dopo lo 0-0 maturato tra andata e ritorno, l'Inter si impose per 5-4 solo dopo i calci di rigore. In finale non ci fu storia contro l'Ajax; dopo aver tenuto botta nella prima frazione, l'Inter si arrese nel secondo tempo.
Coppa dei Campioni 1980/81
La semifinale successiva arrivò nell'edizione 1980/81. Nonostante gli ulteriori nove anni passati, la modalità di svolgimento del torneo rimase la stessa delle precedenti. L'Inter conquistò il primo turno (adesso sedicesimi di finale) grazie alla vittoria della Serie A 1979/80.
Ai sedicesimi i nerazzurri ebbero la meglio dell'Universitatea Craiova, eliminata con un complessivo 3-1. Finì in totale 3-2 per i nerazzurri invece l'ottavo di finale contro i francesi del Nantes. E di misura fu anche la vittoria sulla Stella Rossa, incontrata ai quarti. Il cammino dei milanesi si interruppe proprio in semifinale, dove il Real Madrid si rivelò ostacolo insormontabile per l'Inter, con gli spagnoli che si imposero per 2-1 tra andata e ritorno.
Champions League 2002/03
Questa volta salto di oltre 20 anni e modalità di svolgimento della competizione (nel frattempo rinominata Champions League) differente dalle precedenti, ma anche da quella a cui siamo abituati adesso. Due fasi a gironi e fase ad eliminazione diretta a partire dai quarti di finale. Alla prima fase a gironi furono ammesse 32 squadre: 16 provenienti dal terzo turno preliminare e 16 classificate dai campionati (due posti per le nazioni dal primo al sesto posto del ranking UEFA, uno solo per le nazioni dal settimo al decimo). Per l'Italia dunque quattro posti, due diretti e due tramite i preliminari.
E partì proprio dal terzo turno preliminare, a causa del terzo posto nella Serie A dell'anno precedente, il cammino dell'Inter. Per i nerazzurri vittoria nel doppio confronto contro lo Sporting Lisbona, grazie allo 0-0 dell'andata ed al 2-0 del ritorno. Conquistati i gironi l'Inter venne sorteggiata nel gruppo D, con Ajax, Lione e Rosenborg. A passare alla seconda fase a gironi furono le prime due classificate di ogni girone. Tra queste, ovviamente, anche l'Inter, che vinse il proprio raggruppamento grazie a tre vittorie, due pareggi ed una sconfitta. Questa volta ai nerazzurri toccò il gruppo A, con Barcellona, Newcastle e Bayer Leverkusen. L'Inter riuscì ad approdare alla fase ad eliminazione diretta grazie al secondo posto nel girone, frutto di tre vittorie, due pareggi ed una sconfitta.
Ai quarti per i meneghini il Valencia, vincitore del proprio girone. Partita tirata quella contro gli spagnoli, con l'Inter che conquistò la semifinale solo grazie alla regola del gol doppio fuori casa, dopo il 2-2 complessivo dei tempi regolamentari. In semifinale, come ben sappiamo, il Derby della Madonnina contro il Milan. Quello tra le milanesi fu un derby molto tirato che, dopo lo 0-0 della gara di andata, si chiuse sull'1-1 al ritorno. A passare in finale fu quindi il Milan, ma solamente grazie alla regola del gol doppio fuori casa, avendo pareggiato 1-1 in casa dell'Inter.
Champions League 2009/10
L'ultima semifinale conquistata dall'Inter fu quella della stagione 2009/10, anno del famoso triplete per i nerazzurri. Edizione diversa dalle precedenti, uguale a quella a cui siamo abituati adesso, con una fase a gironi e fase ad eliminazione diretta a partire dagli ottavi di finale. L'Inter si qualificò alla fase a gironi grazie alla vittoria della Serie A 2008/09.
Nei gironi i nerazzurri vennero sorteggiati nel gruppo F, con Barcellona, Rubin Kazan e Dinamo Kiev. I ragazzi di Mourinho conquistarono gli ottavi grazie al secondo posto del raggruppamento. Agli ottavi tutto facile contro il Chelsea, battuto per 3-1 tra andata e ritorno. Tutto facile anche ai quarti, con due vittorie di misura sul CSKA Mosca. In semifinale ancora il Barcellona, imbattibile nella fase a gironi, che venne eliminato con un 3-2 complessivo da brivido. In finale quindi il Bayern Monaco, finale che tutti ricordiamo decisa da Diego Milito, autore di un gol per tempo. Per i nerazzurri terzo (e finora ultimo) trofeo di sempre.
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