Roberto De Zerbi presenta il posticipo di domenica sera tra Juventus e Sassuolo. Alla vigilia della partita il tecnico parla dell'inizio di stagione e delle condizioni dei suoi
E' già il weekend e la Serie A è già scesa in campo alle 15:00 con Benevento-Atalanta, primo match della 17^ giornata. A chiudere la domenica di campionato, Juventus e Sassuolo si incontreranno all'Allianz Stadium alle ore 20:45. I bianconeri, forti dell'1-3 rifilato al Milan, hanno fame di punti e vogliono trovare la terza vittoria consecutiva. La squadra di Pirlo si trova attualmente al quinto posto a quota 30 punti e una partita in meno da recuperare contro il Napoli. Il Sassuolo, dal canto suo, sta vivendo un momento d'oro: i neroverdi si trovano poco sotto i bianconeri, a quota 29. Il tecnico bresciano è intervenuto ai microfoni della consueta conferenza stampa per la preparazione del match contro i bianconeri. Di seguito le sue parole.
Un inizio stagione coi fiocchi
Otto vittorie, cinque pareggi e tre sconfitte: questo è il bottino accumulato finora dagli emiliani e le prime due partite del 2021 hanno portato solo tre punti. Il 2-1 contro il Genoa dello scorso 6 gennaio ha dato la giusta carica ai ragazzi di De Zerbi per credere nella vittoria contro la Juventus.
“Tutto quello che fa il Sassuolo sia diventato un po' scontato, un po' perché abbiamo abituato bene, un po' perché le aspettative sono sempre più grandi ma la realtà è che il Sassuolo, in mezzo alle difficoltà di questi mesi, sta facendo un campionato strepitoso. Anche nelle partite dove siamo venuti meno, non abbiamo cambiato identità, siamo andati con coraggio. Ci sta perdere con Milan, Inter e Atalanta, anche in maniera non bella, perché queste sono squadre più forti di noi. Abbiamo dichiarato che non ci nascondiamo per qualsiasi obiettivo ma quello che non deve essere preso un obbligo a chissà cosa fare. Conosciamo bene la realtà, non ci nascondiamo in niente, comunichiamo in maniera chiara a differenza di quello che fanno gli altri che si nascondono dietro a un dito e cercano di abbassare la pressione ma bisogna riconoscere quello che stiamo facendo perché con il Genoa in casa, veder giudicato male più di uno dei miei giocatori quando abbiamo 29 punti in 16 partite mi dà molto fastidio, per loro. Io posso essere abituato, ora faccio un altro lavoro. Ma un calciatore che vince dopo aver perso 5-1 a Bergamo e si riprende vincendo contro il Genoa che veniva da un periodo positivo allora vuol dire che qualcuno viene da un altro pianeta”.
Una sorpresa chiamata Sassuolo
In sedici partite giocate, il Sassuolo ha perso solamente tre volte: i 29 racimolati finora sono la prova del bel gioco realizzato dai ragazzi di De Zerbi. 29 sono anche i gol realizzati e 23 sono quelli subiti: così risponde il tecnico bresciano alla possibilità che i neroverdi siano la rivelazione della stagione 2020/21.
“Il Sassuolo si sta confermando sorpresa, è più difficile di quando diventi sorpresa. Ci stiamo confermando, dove arriveremo non lo so ma bisogna avere equilibrio e fare ragionamenti per quella che è l'aspettativa perché se una si fa accecare dall'aspettativa e sbaglia giudizio allora non siamo noi in torto”.
Le condizioni di Berardi
Lesione distrattiva dei flessori della coscia destra: questo il responso degli accertamenti medici che metto ko Domenico Berardi. Il numero 25 neroverde si è infortunato nella partita contro il Genoa e starà fuori almeno 20 giorni, proverà a rientrare agli inizi di febbraio.
“Abbiamo una rosa lunga, ogni assenza è stata sempre sostituita nel modo giusto. E' un giocatore determinante in tutto, soprattutto nell'ultimo periodo non solo calcisticamente ma anche a livello di personalità ma abbiamo delle alternative per poterci permettere di poter andare a Torino e a fare risultato”.
Il peso delle tre sconfitte subite
Inter, Milan e Atalanta: queste sono le tre squadre che hanno portato via punti al Sassuolo. Sconfitte pesanti, soprattutto per come sono arrivate: i nerazzurri hanno rifilato uno 0-3 letale al Mapei Stadium mentre i rossoneri hanno prevalso per 1-2. L'ultima sconfitta subita, la prima del 2021, è quella contro l'Atalanta ed è la più schiacciante: la squadra di Gasperini ha bucato la rete ben cinque volte in casa dei neroverdi. Ma quanto rammarico c'è per queste sconfitte?
“No, il rammarico è quello di non aver avuto giocatori determinanti nel pieno della loro condizione, come Djuricic, Caputo, Boga, Magnanelli, giocatori determinanti. Non voglio regali, cambia l'anno e a Natale si cerca qualcosa sotto l'albero e io non cerco niente sotto l'albero, cerco la condizione migliore di giocatori migliori che spostano. Se abbiamo fatto bene senza questi, possiamo solo migliorare. Magnanelli ha giocato 2 partite, non è al 100% ma è determinante già così, figuriamoci quando migliorerà. Stessa cosa Caputo. Questi giocatori li farò giocare anche quando non sono al 100% perché sono importanti e proprio perché se voglio raggiungere il 100% lo riesco a raggiungere attraverso la gara e non solo con l'allenamento”.
L'atteggiamento vincente del Sassuolo
Squadra che vince non si cambia: così come il bel calcio, vale anche per l'atteggiamento in campo. Lo spirito di gioco di Caputo e compagni ha dato una forte identità al Sassuolo, che sta dando prova di poter essere insieme alle grandi squadre che ricoprono i piani alti della classifica.
“Sì, il nostro atteggiamento non cambia, non cambiamo identità, cambierà lo sviluppo della partita come succede in ogni gara. Noi anche se giochiamo contro la Juve cerchiamo di rimanere noi stessi, rispettando la Juve che è una squadra con giocatori forti e che gioca a calcio. Io la stimo quest'anno perché ha qualcosa di diverso rispetto alle altre”.
Il confronto tra le rose della Juventus e del Sassuolo
Due squadre diametralmente opposte, con un valore di mercato totalmente differente: Juventus e Sassuolo scenderanno in campo per giocarsi la vittoria, a un punto di distanza l'una dell'altra. La rosa bianconera vale 692,40 milioni di euro mentre quella neroverde solo 217,38 ma la differenza in campo non è poi così palpabile.
“E' un dato di fatto, come è un dato di fatto che si parte da 0-0 e che poi le partite bisogna giocarsele in campo 11 contro undici è un altro dato di fatto. Sappiamo i valori, come lo sappiamo quando andiamo a Bergamo e perdiamo 5-1, quando giochiamo in casa con il Milan e l'Inter ma anche quando andiamo a Roma e a Napoli. L'importante è che la realtà la si abbia sempre ben presente e poi mettiamo passione, coraggio, conoscenza, qualità perché ne abbiamo tanta e cerchiamo di fare il meglio”.
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