Calciomercato, una big europea pronta a pagare la clausola di Kim: i possibili sostituti al Napoli

Iconsport / SUSA

Con la stagione ormai conclusa per il Napoli, la società di De Laurentiis sta già iniziando a ricevere le prime proposte per alcuni calciatori. Una di queste riguarda Kim, giocatore coreano diventato in una sola stagione in Serie A uno dei migliori difensori del campionato italiano. Ecco la big europea pronta a prenderlo e i possibili sostituti per il Napoli.

Il Man United alle porte del Napoli, le offerte per Kim

È già da qualche mese che una big europea cerca di entrare nelle grazie del giocatore partenopeo. In particolare, il Manchester United ha espresso uno spiccato interesse e ha già concluso più di un vertice con gli agenti di Kim, presentando al difensore coreano un contratto pluriennale dal valore di 7 milioni di euro netti a stagione.

Attualmente, il contratto che lega Kim al Napoli dovrebbe durare fino al 2025 e vede uno stipendio di 2.5 milioni netti a stagione, però la società partenopea ha anche preparato un piano per scoraggiare eventuali offerte provenienti dall’estero, ovvero una clausola rescissoria dal valore di 50 milioni. Quest’ultima era poi stata alzata a 60 milioni proprio per ‘difendersi’ dalla Premier League.

Tuttavia, il Manchester United non è stato spaventato dalla clausola per Kim e sembra pronto a volerla pagare pur di portare il coreano in Inghilterra. Inoltre, un simile stipendio sta facendo riflettere molto il difensore.

I possibili sostituti di Kim

I Red Devils potrebbero pagare la clausola rescissoria entro metà luglio, per questo il Napoli sta iniziando a pensare a un sostituto per la linea difensiva. Tra i nomi più allettanti per De Laurentiis c’è quello di Giorgio Scalvini, difensore centrale classe 2003 che interessa al Napoli sia per le sue prospettive future, che per le qualità tecniche sfoggiate nei ranghi dell’Atalanta.

Altri due nomi papabili come alternative a Kim sono il greco Mavropanos, ora militante nello Stoccarda, e Danso del Lens, che potrebbe però rivelarsi l’opzione più costosa.

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