"È nata una stella all'Etihad Stadium" queste le parole di Massimo Callegari, telecronista di Mediaset Premium, dopo il gol del momentaneo 1-2 di Kylian Mbappé contro il Manchester City. Sì, perché già dai primi minuti di Manchester City-Monaco sulla fascia destra monegasca si vede un giocatore dotato di notevole talento, grande intelligenza e velocità di pensiero, nonché un atteggiamento di grande responsabilità, caratteristiche che gli hanno permesso di esordire in Champions League a soli 18 anni. Ma andiamo a vedere più nello specifico chi è Mbappé e com'è salito alla ribalta del grande calcio.
LA FAMIGLIA: nasce a Bondy, comune di Parigi, il 20 dicembre 1998 da papà Wilfrid allenatore di calcio di origini camerunensi e mamma Fayza ex giocatrice di pallamano. Kylian ha anche un fratello adottivo che gioca in Arabia Saudita: si chiama Jires Kembo-Ekoko, ha 29 anni e gioca da attaccante nell'Al Nasr.
L'EUROPEO U19: l'Italia già conosce Mbappé per averlo affrontato quest'estate nella finale dell'europeo under-19 persa 4-0 contro la sua Francia. In quel torneo Kylian è stato uno dei grandi protagonisti del trionfo francese in terra tedesca: 5 gol in altrettante partite, con una doppietta decisiva nella semifinale contro il Portogallo e la rete più bella contro la Croazia nella fase a gironi, in cui scartò il portiere dopo un gran controllo in corsa.
IL NO AL REAL E I 40 MILIONI OFFERTI DAL CITY: si può dire no a una delle squadre migliori del mondo? Ebbene Mbappé ci è riuscito perché nel dicembre 2012 viene invitato a Madrid per un provino dopo aver impressionato gli osservatori dei Galacticos. La mamma Fayza ha raccontato: "Era il suo 14esimo compleanno e siamo andati lì non per parlare del suo futuro ma per fare un regalo a Kylian, che è tifoso del Real Madrid sin da piccolo". Ad accoglierlo è stato Zidane in persona, suo connazionale: "Ero un bambino che ascoltava parlare il miglior calciatore francese della storia del calcio – il ricordo di Kylian – Fu un grande momento, ma non se ne fece nulla. Avevo 14 anni e volevo rimanere in Francia".
E quest'estate il rifiuto del Monaco alla sontuosa offerta del Manchester City: Pep Guardiola, dopo i costosissimi colpi in prospettiva di Leroy Sané dallo Schalke 04 e Gabriel Jesus dal Palmeiras, voleva anche l'allora 17enne scuola Monaco arrivando a offrire ben 40 milioni per un ragazzo che aveva alle spalle soltanto qualche partita di Ligue 1 e una manciata di minuti accumulati in Europa League. Una cifra davvero importante quella rifiutata dai biancorossi, che già sapevano di avere un grandissimo talento tra le mani, un futuro top player.
L'EREDE DI HENRY: parliamo di top player e come non ricordare Monsieur Thierry Henry anche lui scuola Monaco. L'idolo di Kylian è Cristiano Ronaldo, è stato accostato ultimamente anche a Martial e Robinho, ma Arsene Wenger che di giovani se ne intende, non ha dubbi: "Mbappé è come Henry, ha qualità simili, il talento e il potenziale sono simili. È un ragazzo elettrico, sa dribblare ed essere efficace. Può essere il nuovo Henry". Lo stesso Henry ha speso parole importanti per il giovane campioncino del Monaco: "Ha qualcosa di speciale, bisogna essere onesti. Se mantiene la testa sulle spalle può arrivare lontano".
FUTURO AL PSG?: "Chi è che non sogna di giocare nel PSG?" queste le parole rilasciate in un'intervista a 'Le Parisien' qualche tempo fa. Il contratto di Mbappé col Monaco scadrà nel 2019 ed è difficile pensare che il numero 29 nativo di Parigi, possa rimanere a lungo con la società monegasca; Real Madrid, Manchester City, Arsenal, Barcellona e soprattutto PSG pensano costantemente a lui per il futuro. Ma nella stessa intervista Kylian ha precisato che per il momento non intende muoversi: "Nel calcio tutto può succedere, ma sono molto legato al Monaco".