La Roma esonera De Rossi dopo sole 4 partite, ma quale sarà la prossima panchina a saltare in Serie A? Ecco i 3 possibili nomi a rischio
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Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, questa mattina la Roma ha deciso di esonerare dal suo incarico di allenatore Daniele De Rossi. E pensare che l'ormai ex tecnico giallorosso quest'estate aveva firmato il rinnovo fino a giugno del 2025.
Ancora non sono chiari i motivi della scelta – di sicuro deve essersi incrinato qualcosa a livello societario – ma fatto sta che De Rossi non è più, suo malgrado, l'allenatore della Roma. E' dunque durata meno di un anno l'avventura DDR16 come tecnico della squadra del suo cuore, quel club che lo ha reso grande e che gli ha dato tutto nel mondo del calcio. Lui ha fatto il possibile per ripagarlo, ma non ci è riuscito a sufficienza evidentemente.
Subentrato a metà della passata stagione al posto di Mourinho, stavolta l'esperienza di De Rossi finisce dopo appena 4 partite. Determinante sicuramente anche il brutto pareggio in trasferta contro il Genoa, che lascia la Roma a soli 3 punti in questo avvio. Domenica 22 settembre, match valido per la 5^ giornata di Serie A, all'Olimpico arriverà l'Udinese 1^ in classifica. Chi ci sarà sulla panchina giallorossa? Con tutta probabilità, Ivan Juric.
L'ex Torino cambierà tanto in casa Roma, anche in termini di fantacalcio. Questa al momento è la preoccupazione più grande dei fantallenatori che hanno puntato sui giocatori giallorossi: continueranno a giocare? Se sì, in quale posizione?
La Roma però non è l'unica squadra a trovarsi in una pessima posizione di classifica. Stessa sorte capitata a De Rossi infatti, potrebbe toccare a breve anche ad altri allenatori del nostro campionato. Vediamo allora quali sono le 3 panchine che scottano in questo momento.
Paulo Fonseca (Milan)
Dopo una buonissima tournée estiva negli Stati Uniti d'America, il Milan sta deludendo. Il Diavolo infatti non convince né da un punto di vista dei risultati né delle prestazioni. L'unica vittoria stagionale fin qui è il 4-0 casalingo di sabato sera col Venezia; per il resto in campionato sono arrivati due pareggi per 2-2 con Torino e Lazio e addirittura un ko per 2-1 a Parma contro la neopromossa. Come se non bastasse, ieri sera all'esordio in Champions League il Liverpool ha letteralmente dominato i rossoneri imponendosi per 1-3.
Ma c'è di peggio. Ciò che traspare dall'esterno infatti è che la squadra di Fonseca non sappia cosa fare, come muoversi in campo e come gestire le varie situazioni. Inoltre, i casi Theo Hernandez e Rafael Leao sono veramente scottanti: i tifosi si sono schierati contro di loro, i quali invece sembrano essersi chiusi e non volerne sapere di porgere l'altra guancia. In questo momento casa Milan è un putiferio, e Fonseca non pare avere le armi per salvare nessuno. Massimiliano Allegri osserva molto interessato.
Vincenzo Italiano (Bologna)
Di sicuro l'ex Fiorentina ha bisogno di tempo, anche perché a Bologna hanno tutti ancora negli occhi la strepitosa stagione dell'anno scorso con Thiago Motta in panchina ed hanno cominciato la stagione con grandi aspettative. Purtroppo per i tifosi rossoblu però, nulla sta funzionando. La squadra ha poche idee, e quelle che ci sono non sono concrete; i giocatori migliori sono partiti e i sostituti al momento non sembrano essere all'altezza. L'attacco non punge e la difesa è un colabrodo. I risultati sono sotto l'occhio di tutti: 3 pareggi contro Udinese, Empoli e Como, a cui si aggiunge una brutta sconfitta a Napoli per 3-0.
Questa sera per lo meno mister Italiano esordirà in Champions League con il suo Bologna: gara storica per lui e per la società. I felsinei ospiteranno al Dall'Ara lo Shakhtar Donetsk. Qualora dovesse arrivare una buona prestazione e magari anche la vittoria, allora l'allarme sarebbe rientrato. Nel caso in cui invece il Bologna dovesse ancora giocare male e non dovesse portare a casa i 3 punti, allora sì che Italiano sarebbe sulla graticola. D'altronde, le alternative valide in circolazione non mancano: da Pioli a Sarri.
Raffaele Palladino (Fiorentina)
Vale un discorso simile a quello di Italiano, che lo stesso Palladino ha sostituito sulla panchina della Fiorentina. L'ex allenatore del Monza viene da una dimensione diversa e per il momento sta pagando lo scotto. La Viola ha cambiato molto in estate e per ora tutti stanno deludendo. In campionato sono arrivati 3 pareggi con Parma, Monza e Venezia, per ultima invece la sconfitta per 3-2 in rimonta contro l'Atalanta. I toscani non hanno ancora vinto fin qui e di certo il presidente Commisso non se lo aspettava con tutti i soldi spesi sul calciomercato.
Domenica la Fiorentina ospiterà la Lazio al Franchi, poi comincerà la Conference League. Le prossime settimane saranno decisive per capire se mister Palladino abbia la stoffa per allenare a certi livelli oppure no. La Serie A purtroppo non aspetta nessuno, e nel calcio italiano i risultati devono arrivare subito.