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Inter, perché Barella può diventare una bandiera

Inter, perché Barella può diventare una bandiera

Nicolò Barella potrebbe diventare la prossima bandiera dell'Inter: al suo terzo anno in nerazzurro il centrocampista cagliaritano è sempre più al centro del progetto dei milanesi

Si dice spesso che nel calcio moderno non esistono più le bandiere, i calciatori che si legano a vita ad una squadra e ne diventano il simbolo. E questo ragionamento è anche vero, ed è confermato da molti esempi di calciatori che – dopo aver giurato amore ad una squadra – decidono di lasciarla qualche stagione dopo, per i motivi più svariati.

Tra i tanti che usano questo ragionamento, c'è però una parte che invece la pensa in maniera diametralmente opposta ed è legata a quel concetto di bandiera per come descritto sopra. Tra questi qualche esempio è presente anche nel campionato di Serie A. Calciatori come Giorgio Chiellini per la Juventus, che ha recentemente rinnovato addirittura per altre due stagioni. Ma Chiellini non è il solo, ed inoltre è possibile trovare esempi anche nel resto dei migliori campionati europei e non solo. Qui, oggi, vogliamo però parlarvi di un altro giocatore che potrebbe ripercorrere un po' le orme del capitano della Juventus, ma in nerazzurro: stiamo parlando di Nicolò Barella, che ha da poco iniziato la sua terza stagione con la maglia dell'Inter. Proviamo a capire perché e – soprattutto – se il giovane centrocampista sardo può diventare la prossima bandiera nerazzurra.

Barella: dalle giovanili del Cagliari alla fascia da capitano

Nato a Pirri (municipalità di Cagliari) ma cresciuto a Sestu, poco distante, Nicolò Barella inizia a muovere i primi passi nella scuola calcio Gigi Riva alla veneranda età di 3 anni e mezzo. A 9 anni viene dunque scoperto ed inserito nelle giovanili del Cagliari dove, dopo una trafila durata otto anni, arriva alla prima squadra dei sardi. L'esordio in prima squadra nel massimo campionato italiano avviene il 4 maggio del 2015, all'età di 18 anni, nella partita contro il Parma vinta proprio dai sardi per quattro a zero. Nel resto della stagione arriveranno altre due presenze, contro Cesena e Udinese, quest'ultima è anche la prima da titolare in carriera da professionista. Dopo aver iniziato la stagione successiva sempre con i sardi, nel frattempo retrocessi in Serie B, a gennaio del 2016 passa in prestito al Como, dove guadagna una maglia da titolare sempre nel campionato cadetto.

Nell'estate del 2016, complice anche la retrocessione del Como in Lega Pro, fa ritorno in Sardegna. Il Cagliari, che nel frattempo è tornato in Serie A, è alle prese con qualche problema causato da infortuni e dunque il tecnico Rastelli decide di affidare a Barella un posto da titolare. A 19 anni diviene dunque titolare in Serie A e contribuisce, nel prosieguo della stagione, alla salvezza del Cagliari, rendendosi protagonista con delle prestazioni più che positive. La seconda stagione in rossoblù è ormai uno dei titolari inamovibili e trova anche il suo primo gol in carriera nel massimo campionato italiano, nella partita contro la SPAL vinta per 2-0 dai sardi. Chiude il campionato con ben 34 presenze ed anche sei gol a referto. Nel corso della stagione ottiene inoltre un record molto importante, soprattutto per lui che è cagliaritano di origine, diventando il più giovane calciatore di sempre ad aver indossato la fascia da capitano della squadra sarda, a 20 anni, 10 mesi e nove giorni. La terza – e ultima – stagione con il Cagliari è ancora una volta di altissimo livello. Al termine dell'anno Barella raggiunge anche le 100 presenze con la maglia dei sardi. In estate, alla porta del Cagliari, bussa dunque l'Inter, che se lo assicura per un esborso totale di 45 milioni, tra prestito oneroso, obbligo di riscatto e vari bonus.

Barella: l'approdo all'Inter e l'esplosione definitiva

Ad appena 22 anni e dopo appena due stagioni e mezza giocate da titolare in Serie A, Nicolò Barella approda dunque in un top club. All'Inter ci mette poco a diventare inamovibile per Antonio Conte, che inizia già ad inserirlo nell'undici titolare a partite dalla quarta giornata di Serie A. Ben presto arriva anche il primo gol in nerazzurro, il 17 settembre del 2019 nella partita contro lo Slavia Praga valida per i gironi di Champions League, partita nella quale fa anche il suo esordio in competizioni europee. Termina la stagione da titolare ormai inamovibile e giocando anche la finale di Europa League persa contro il Siviglia.

Il secondo anno in nerazzurro è il migliore della sua carriera, almeno fino ad ora. Il numero 23 è ormai un perno del centrocampo dell'Inter ed è sempre più protagonista, non tanto per i gol, che a fine anno saranno appena tre, quanto per le prestazioni. L'ex centrocampista del Cagliari si trova sempre nel posto giusto al momento giusto, ed è uno dei migliori di tutto il campionato per quanto riguarda i palloni recuperati. Dotato anche di una grande visione di gioco, la qualità che più mette in mostra all'Inter è l'aggressività, è sempre pronto a lottare su ogni pallone e lo fa con tanta foga, anche grazie ad una buona resistenza fisica nei contrasti. A fine anno si laurea campione d'Italia con l'Inter, portando a casa il suo primo trofeo in carriera, e vince inoltre il prestigioso premio di miglior centrocampista della stagione, a conferma del fatto che è ormai diventato una certezza. Per concludere una stagione d'oro viene anche convocato da mister Mancini per gli Europei, che vince – ancora una volta da titolare e protagonista – chiudendo una stagione quasi perfetta.

Anche la stagione da poco iniziata è partita subito bene per Barella, che ha trovato sei gol ed un assist nelle prime otto partite di campionato ed ha festeggiato anche le 100 presenze con la maglia dell'Inter.

Inter, perché Barella può diventare una bandiera

Il matrimonio tra l'Inter e Barella procede a gonfie vele. Un centrocampista come lui serve sempre in una big ed il numero 23 sembra trovarsi alla grande nella famiglia nerazzurra. Proprio per questo è proprio l'Inter che sta studiando un piano per trasformare il centrocampista sardo nella prossima bandiera del club. Parte di questo piano passa anche dal rinnovo, recentemente firmato, che ha legato Barella all'Inter per altre cinque stagioni, con conseguente aumento dell'ingaggio. I presupposti sono dunque ottimi e Barella, salvo sorprese, potrebbe realmente diventare la prossima bandiera dell'Inter.


Giuseppe Patti

Classe '96, siciliano. Innamorato delle statistiche, forse tanto quanto del calcio. Appassionato di cinema e serie tv, oltre che di tutto quello che ha a che fare con numeri e record.

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